CR: AttivaGiovani-lavoro accessorio, rel. minoranza Novelli (9)
(ACON) Trieste, 4 apr - RCM - Finalità della legge più che
condivisibili, per il relatore di minoranza, Roberto Novelli
(FI), in quanto la situazione di precarietà in cui vivono i
giovani è sotto gli occhi di tutti. Il numero assoluto di Neet
(Not engaged in education, employment or training) in Friuli
Venezia Giulia ha stimolato la Giunta regionale, a ridosso delle
elezioni amministrative, a presentare interventi che dedicano
azioni mirate a un target così specifico.
Dubbi vengono, invece, sollevati per quanto riguarda le modalità
di raggiungimento dei nobili fini - ha affermato Novelli -. Il
Capo I del disegno di legge non innova sostanzialmente nulla nel
quadro normativo regionale: sono già vigenti le norme che
garantiscono le finalità di cui all'articolo 1 in quanto il
sistema della formazione già valorizza gli interventi formativi a
favore dei giovani maggiormente vulnerabili. A riprova di ciò, si
vedano le decine di operazioni, e i centinaia di milioni di euro,
poste in essere e spesi sia nella programmazione comunitaria
attuale che in quella precedente.
La legge regionale 76/1982 sulla formazione professionale da 35
anni assicura la formazione in Regione, che è ancora
qualitativamente al top a livello nazionale mentre ancora poco,
se non nulla, è stato fatto sul fronte dell'incontro tra impresa
e offerta formativa. Non si capisce perché la misura di offerta
formativa promossa dal disegno di legge n. 197 debba andare a
ingrassare il documento "Pianificazione periodica delle
operazioni - PPO", non ancora approvato per il 2017 e che vede
operazioni del 2015 ancora da completare, anziché definire per
legge un programma formativo snello ed efficace che preveda il
collegamento Neet-enti di formazione-imprese con risultati
sfidanti e misurabili.
Il Capo II, invece - ha proseguito Novelli -, prevede incentivi
da 1.000 a 6.000 euro per le assunzioni degli ex voucheristi.
Intervento di dubbia efficacia, evidenziata anche dai soggetti
auditi dalla II Commissione. L'Inps ha pubblicato di recente la
circolare che attua la nuova Garanzia Giovani, incentivo per le
assunzioni effettuate in Italia per "favorire il miglioramento
dei livelli occupazionali dei giovani dai 16 ai 29 anni che non
siano inseriti in un percorso di studio o formazione". Un bonus
che va ai privati che assumono personale senza esservi tenuti, e
vale per assumere giovani che si registrano al "Programma
operativo nazionale Iniziativa occupazione giovani".
Visto l'incentivo nazionale e l'esiguità del contributo regionale
- è la riflessione finale del consigliere di opposizione -, forti
dubbi sorgono circa l'impatto reale che tale provvedimento possa
avere sulla propensione all'assunzione degli operatori economici
locali. Non si comprende perché non vi sia stata una forte presa
di posizione della Giunta sul tema, prevedendo ad esempio una
deduzione regionale Irap fino al massimo di 30.000 euro per
incrementi occupazionali conseguenti all'assunzione di giovani al
di sotto dei 35 anni di età, sulla base della felice esperienza
piemontese già del 2010 e prevista nella proposta di legge n. 64
di cui è prima firmataria la collega Piccin.
(immagini tv)
(segue)