News


CR: AttivaGiovani-lavoro accessorio, rel. minoranza Novelli (9)

04.04.2017
17:18
(ACON) Trieste, 4 apr - RCM - Finalità della legge più che condivisibili, per il relatore di minoranza, Roberto Novelli (FI), in quanto la situazione di precarietà in cui vivono i giovani è sotto gli occhi di tutti. Il numero assoluto di Neet (Not engaged in education, employment or training) in Friuli Venezia Giulia ha stimolato la Giunta regionale, a ridosso delle elezioni amministrative, a presentare interventi che dedicano azioni mirate a un target così specifico.

Dubbi vengono, invece, sollevati per quanto riguarda le modalità di raggiungimento dei nobili fini - ha affermato Novelli -. Il Capo I del disegno di legge non innova sostanzialmente nulla nel quadro normativo regionale: sono già vigenti le norme che garantiscono le finalità di cui all'articolo 1 in quanto il sistema della formazione già valorizza gli interventi formativi a favore dei giovani maggiormente vulnerabili. A riprova di ciò, si vedano le decine di operazioni, e i centinaia di milioni di euro, poste in essere e spesi sia nella programmazione comunitaria attuale che in quella precedente.

La legge regionale 76/1982 sulla formazione professionale da 35 anni assicura la formazione in Regione, che è ancora qualitativamente al top a livello nazionale mentre ancora poco, se non nulla, è stato fatto sul fronte dell'incontro tra impresa e offerta formativa. Non si capisce perché la misura di offerta formativa promossa dal disegno di legge n. 197 debba andare a ingrassare il documento "Pianificazione periodica delle operazioni - PPO", non ancora approvato per il 2017 e che vede operazioni del 2015 ancora da completare, anziché definire per legge un programma formativo snello ed efficace che preveda il collegamento Neet-enti di formazione-imprese con risultati sfidanti e misurabili.

Il Capo II, invece - ha proseguito Novelli -, prevede incentivi da 1.000 a 6.000 euro per le assunzioni degli ex voucheristi. Intervento di dubbia efficacia, evidenziata anche dai soggetti auditi dalla II Commissione. L'Inps ha pubblicato di recente la circolare che attua la nuova Garanzia Giovani, incentivo per le assunzioni effettuate in Italia per "favorire il miglioramento dei livelli occupazionali dei giovani dai 16 ai 29 anni che non siano inseriti in un percorso di studio o formazione". Un bonus che va ai privati che assumono personale senza esservi tenuti, e vale per assumere giovani che si registrano al "Programma operativo nazionale Iniziativa occupazione giovani".

Visto l'incentivo nazionale e l'esiguità del contributo regionale - è la riflessione finale del consigliere di opposizione -, forti dubbi sorgono circa l'impatto reale che tale provvedimento possa avere sulla propensione all'assunzione degli operatori economici locali. Non si comprende perché non vi sia stata una forte presa di posizione della Giunta sul tema, prevedendo ad esempio una deduzione regionale Irap fino al massimo di 30.000 euro per incrementi occupazionali conseguenti all'assunzione di giovani al di sotto dei 35 anni di età, sulla base della felice esperienza piemontese già del 2010 e prevista nella proposta di legge n. 64 di cui è prima firmataria la collega Piccin.

(immagini tv)

(segue)