GM: Pustetto, sanità, tagliare non è sempre sinonimo di risparmio
(ACON) Trieste, 5 mag - COM/MPB - Dichiarazioni di grave
preoccupazione vengono espresse su più fronti a livello nazionale
sul rapporto spesa sanitaria pubblica/Pil riferito al prossimo
triennio".
Questo il commento del consigliere regionale Stefano Pustetto
(Gruppo Misto) che, in occasione dell'approvazione del Documento
di economia e finanza in Parlamento, auspica una riflessione
anche a livello regionale.
"La Federazione italiana dei medici di medicina generale e
Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato hanno
nuovamente messo in evidenza che il livello della spesa sanitaria
attuale è già largamente inferiore a quella di altri Paesi
europei. Questo si traduce - spiega Pustetto - in gravi
ripercussioni sull'applicazione uniforme dei Lea, sull'equità di
accesso alle cure, sul nuovo piano nazionale vaccini,
sull'accesso ai farmaci innovativi e sulla sanità digitale.
Tuttavia la politica continua a chiudere gli occhi e a tagliare
servizi fondamentali - denuncia il consigliere - e la prova
l'abbiamo sotto il naso. L'Organizzazione mondiale della sanità
(Oms) ha individuato il livello di guardia del rapporto tra spesa
sanitaria pubblica e prodotto interno lordo al 6,5%, soglia al di
sotto della quale si intacca l'assistenza e vi è diminuzione
dell'aspettativa di vita.
"Oggi in Italia la politica centrale ha portato la spesa
sanitaria al 6,4%".
"Giova ricordare - conclude Pustetto - che i tagli di per sè non
sono sinonimo né di risparmio e né di migliori prestazioni. Mi
auguro che in sede di applicazione della riforma sanitaria
regionale si tenga conto di questo principio".