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V Comm: Festa dell'Europa, presa d'atto documento Calre

09.05.2017
10:30
(ACON) Trieste, 9 mag - RCM - La V Commissione consiliare regionale ha ricordato la festa della nascita dell'Unione europea - Europe Day, Festa dell'Europa - che si celebra il 9 maggio ed è avvenuta 60 anni fa, prendendo atto dei contenuti di un documento adottato dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative regionali europee (Calre) in cui si ricalcano la storia istituzionale dell'Ue nonché i principi che devono muovere le realtà istituzionali comunitarie.

I Trattati di Roma, firmati il 25 marzo 1957 - si legge nel documento -, hanno segnato l'inizio del processo di integrazione europea, fornendo il quadro per l'azione politica e legislativa delle istituzioni comunitarie. Il 60esimo anniversario di questa data storica costituisce l'occasione per mettere in luce i risultati raggiunti, tra cui una pace duratura; la diffusione del rispetto dei diritti dell'uomo; la libertà di movimento delle persone, dei servizi, dei beni e dei capitali; l'euro, la nostra moneta comune; il programma Erasmus, che ha sostenuto milioni di studenti e consentito loro di divenire cittadini europei; la politica di coesione, che ha favorito la riduzione dei ritardi di sviluppo e la crescita di tutti i territori. Il 60esimo anniversario è, però, anche l'occasione per rispondere alle richieste dei cittadini e approfondire il ruolo delle Regioni nella definizione e nella progettazione dell'Europa del XXI secolo.

L'identità europea è chiaramente e storicamente radicata nelle sue regioni, città e paesi, e i parlamenti regionali europei rappresentano un ponte tra i cittadini e Bruxelles. A tale riguardo, la Calre ha un ruolo essenziale da giocare come interlocutore per raggiungere tale obiettivo e affermare il proprio parere, in seno alle istituzioni europee, nelle fasi di discussione e approvazione delle leggi che interessano tutti considerato che, secondo i nostri Trattati e in accordo con il principio di sussidiarietà, le decisioni dell'Unione europea devono essere prese al livello di fatto più vicino ai cittadini. La Calre si impegna a promuovere un processo decisionale europeo più democratico e trasparente, in cui alle Regioni sia lasciato il margine di manovra necessario per proteggere e valorizzare le proprie specificità e rafforzare il proprio potenziale di innovazione.

Di fronte alle correnti anti-europeiste che sfidano il lavoro dei governi e dei parlamenti proclamando che l'Europa è il problema - sottolinea ancora il comunicato della Conferenza -, noi affermiamo che l'Europa è la soluzione alle esigenze e alle preoccupazioni della popolazione, considerando congiuntamente le dimensioni sociale ed economica della cittadinanza europea. A tal fine dobbiamo promuovere la democrazia europea, la cittadinanza attiva e garantire i diritti fondamentali, le pari opportunità e uno sviluppo sostenibile e armonioso in linea con i nostri obiettivi di coesione economica, sociale e territoriale, considerando la diversità dei territori europei e le loro differenti necessità. Solo così si promuoveranno le opportunità di crescita in tutte le regioni, senza riguardo alle loro caratteristiche - insulari, arcipelagiche o montane - e si ridurranno le distanze dai centri decisionali, specificamente per le regioni ultra-periferiche, costruendo una Unione più giusta e solidale in cui tutti i cittadini si sentano parte integrante del progetto europeo e siano consapevoli dei suoi benefici.

L'annunciato protagonismo degli enti territoriali decentrati, previsto dal Trattato di Lisbona, non è stato concretizzato in una reale ottica di sussidiarietà e partecipazione al processo legislativo europeo. In questo modo, gli enti territoriali continuano a essere quasi sempre solamente i terminali delle politiche comunitarie e non reali protagonisti nell'elaborazione, soprattutto legislativa, delle stesse. L'Unione europea deve comunicare le proprie politiche in modo decentrato, con più chiare e trasparenti responsabilità politiche, e rafforzare il ruolo dell'Unione come attore chiave a livello globale, rendendo il continente un luogo sicuro dove libertà, sicurezza e giustizia sono garantite per ogni cittadino.

Nella Giornata dell'Europa, i parlamenti delle Regioni d'Europa si impegnano a promuovere questi obiettivi e a riaffermare il loro ruolo centrale, insieme ai governi regionali, di collegamenti vitali tra i cittadini e le istituzioni dell'Unione europea, in modo da contribuire a promuovere l'europeismo tra i cittadini e a trasformare il nostro continente in una grande potenza democratica, culturale ed economica che garantisca i diritti fondamentali della popolazione e i valori che hanno gettato le basi dell'Unione europea all'interno dei suoi confini: la pace, l'uguaglianza, la giustizia, la solidarietà e la non discriminazione.

Noi, in qualità di rappresentanti locali e regionali più vicini ai cittadini - sono le conclusioni della Calre -, siamo in grado di dare un valido contributo per aiutare a trasformare l'attuale scetticismo in speranza e consolidare il nostro continente come luogo in cui i cittadini possano vedere che il loro parere ha un valore reale e dove le persone si sentano al sicuro.

(immagini tv)