V Comm: Festa dell'Europa, presa d'atto documento Calre
(ACON) Trieste, 9 mag - RCM - La V Commissione consiliare
regionale ha ricordato la festa della nascita dell'Unione europea
- Europe Day, Festa dell'Europa - che si celebra il 9 maggio ed è
avvenuta 60 anni fa, prendendo atto dei contenuti di un documento
adottato dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee
legislative regionali europee (Calre) in cui si ricalcano la
storia istituzionale dell'Ue nonché i principi che devono muovere
le realtà istituzionali comunitarie.
I Trattati di Roma, firmati il 25 marzo 1957 - si legge nel
documento -, hanno segnato l'inizio del processo di integrazione
europea, fornendo il quadro per l'azione politica e legislativa
delle istituzioni comunitarie. Il 60esimo anniversario di questa
data storica costituisce l'occasione per mettere in luce i
risultati raggiunti, tra cui una pace duratura; la diffusione del
rispetto dei diritti dell'uomo; la libertà di movimento delle
persone, dei servizi, dei beni e dei capitali; l'euro, la nostra
moneta comune; il programma Erasmus, che ha sostenuto milioni di
studenti e consentito loro di divenire cittadini europei; la
politica di coesione, che ha favorito la riduzione dei ritardi di
sviluppo e la crescita di tutti i territori. Il 60esimo
anniversario è, però, anche l'occasione per rispondere alle
richieste dei cittadini e approfondire il ruolo delle Regioni
nella definizione e nella progettazione dell'Europa del XXI
secolo.
L'identità europea è chiaramente e storicamente radicata nelle
sue regioni, città e paesi, e i parlamenti regionali europei
rappresentano un ponte tra i cittadini e Bruxelles. A tale
riguardo, la Calre ha un ruolo essenziale da giocare come
interlocutore per raggiungere tale obiettivo e affermare il
proprio parere, in seno alle istituzioni europee, nelle fasi di
discussione e approvazione delle leggi che interessano tutti
considerato che, secondo i nostri Trattati e in accordo con il
principio di sussidiarietà, le decisioni dell'Unione europea
devono essere prese al livello di fatto più vicino ai cittadini.
La Calre si impegna a promuovere un processo decisionale europeo
più democratico e trasparente, in cui alle Regioni sia lasciato
il margine di manovra necessario per proteggere e valorizzare le
proprie specificità e rafforzare il proprio potenziale di
innovazione.
Di fronte alle correnti anti-europeiste che sfidano il lavoro dei
governi e dei parlamenti proclamando che l'Europa è il problema -
sottolinea ancora il comunicato della Conferenza -, noi
affermiamo che l'Europa è la soluzione alle esigenze e alle
preoccupazioni della popolazione, considerando congiuntamente le
dimensioni sociale ed economica della cittadinanza europea. A tal
fine dobbiamo promuovere la democrazia europea, la cittadinanza
attiva e garantire i diritti fondamentali, le pari opportunità e
uno sviluppo sostenibile e armonioso in linea con i nostri
obiettivi di coesione economica, sociale e territoriale,
considerando la diversità dei territori europei e le loro
differenti necessità. Solo così si promuoveranno le opportunità
di crescita in tutte le regioni, senza riguardo alle loro
caratteristiche - insulari, arcipelagiche o montane - e si
ridurranno le distanze dai centri decisionali, specificamente per
le regioni ultra-periferiche, costruendo una Unione più giusta e
solidale in cui tutti i cittadini si sentano parte integrante del
progetto europeo e siano consapevoli dei suoi benefici.
L'annunciato protagonismo degli enti territoriali decentrati,
previsto dal Trattato di Lisbona, non è stato concretizzato in
una reale ottica di sussidiarietà e partecipazione al processo
legislativo europeo. In questo modo, gli enti territoriali
continuano a essere quasi sempre solamente i terminali delle
politiche comunitarie e non reali protagonisti nell'elaborazione,
soprattutto legislativa, delle stesse. L'Unione europea deve
comunicare le proprie politiche in modo decentrato, con più
chiare e trasparenti responsabilità politiche, e rafforzare il
ruolo dell'Unione come attore chiave a livello globale, rendendo
il continente un luogo sicuro dove libertà, sicurezza e giustizia
sono garantite per ogni cittadino.
Nella Giornata dell'Europa, i parlamenti delle Regioni d'Europa
si impegnano a promuovere questi obiettivi e a riaffermare il
loro ruolo centrale, insieme ai governi regionali, di
collegamenti vitali tra i cittadini e le istituzioni dell'Unione
europea, in modo da contribuire a promuovere l'europeismo tra i
cittadini e a trasformare il nostro continente in una grande
potenza democratica, culturale ed economica che garantisca i
diritti fondamentali della popolazione e i valori che hanno
gettato le basi dell'Unione europea all'interno dei suoi confini:
la pace, l'uguaglianza, la giustizia, la solidarietà e la non
discriminazione.
Noi, in qualità di rappresentanti locali e regionali più vicini
ai cittadini - sono le conclusioni della Calre -, siamo in grado
di dare un valido contributo per aiutare a trasformare l'attuale
scetticismo in speranza e consolidare il nostro continente come
luogo in cui i cittadini possano vedere che il loro parere ha un
valore reale e dove le persone si sentano al sicuro.
(immagini tv)