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IV Comm: illustrazione e audizioni pdl e ddl eradicazione nutria

22.05.2017
11:6
(ACON) Trieste, 22 mag - RCM - Misure selettive per debellare quello che da tempo è un vero flagello in regione, ma anche in tutta la pianura padana e non solo: il Myocastor coypus, conosciuto un tempo come "castorino" per l'utilizzo della sua pelliccia al posto del più costoso visone, oggi noto più semplicemente come nutria. Le hanno proposte alla IV Commissione consiliare, sotto forma di legge, tanto la consigliera di FI Mara Piccin quanto l'assessore regionale Paolo Panontin.

Contenimento ed eradicazione di questo roditore, dunque, per la Piccin, che ha spiegato che si tratta di un animale originario del Sud America, dannoso in quanto la sua ampia diffusione ha un impatto negativo su strutture quali arginature minori, sponde di fossati e carraie attigue, canali, dove scava gallerie che provocano crolli con gravi rischi per la sicurezza idraulica e l'incolumità degli operatori agricoli. Per non parlare dei danni alle colture e alle nidiate dell'avifauna acquatica.

Per poter procedere al prelievo della nutria - ha rimarcato la Piccin - è necessario prioritariamente adottare interventi finalizzati al suo contenimento ed eradicazione. Tale compito spetta alla Regione, che elabora uno specifico Piano triennale sentito l'Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale (Ispra). Ai Comuni il dovere di cooperare con la Regione nei casi e nei modi stabiliti dal Piano. Il contenimento finalizzato all'eradicazione delle nutrie è permesso in ogni periodo dell'anno, su tutto il territorio regionale, si autorizza l'abbattimento diretto degli animali tramite il Corpo forestale regionale in collaborazione con determinati operatori.

A seguire, l'assessore Panontin ha ricordato alla Commissione che, per fare fronte alle emergenze, l'Amministrazione regionale aveva già autorizzato il controllo della nutria sulla base di un decreto del Servizio caccia e risorse ittiche. Con il disegno di legge in esame, ci si propone di predisporre uno strumento più efficace per il controllo e l'eradicazione delle nutrie.

L'approvazione, da parte della Giunta regionale - ha aggiunto Panontin -, di un apposito Piano triennale conforme alla bozza di Piano già elaborata dall'Ispra consentirà di: realizzare gli interventi con possibilità di collaborazioni più efficaci con i vari enti coinvolti (Comuni, enti gestori delle aree protette, Consorzi di bonifica, realtà associative organizzate); stabilire i criteri per l'impiego e il coordinamento, a livello regionale, dei soggetti che saranno materialmente preposti all'attuazione del Piano (guardie volontarie, addetti alla vigilanza idraulica, soggetti muniti di licenza di caccia), così come i criteri per la loro formazione. Non da ultimo, è previsto un controllo veterinario con finalità di prevenzione delle malattie trasmissibili all'uomo.

A seguire, i consiglieri hanno ascoltato in audizione i pareri delle categorie maggiormente coinvolte nella problematica, da Confagricoltura ai Consorzi di bonifica, ma anche associazioni venatorie, animaliste e ambientaliste. Domani si riunirà un comitato ristretto a cui è stato dato il compito di elaborare un testo di legge unico da portare all'attenzione della Commissione già giovedì prossimo, 25 maggio.

(immagini tv)