IV Comm: illustrazione e audizioni pdl e ddl eradicazione nutria
(ACON) Trieste, 22 mag - RCM - Misure selettive per debellare
quello che da tempo è un vero flagello in regione, ma anche in
tutta la pianura padana e non solo: il Myocastor coypus,
conosciuto un tempo come "castorino" per l'utilizzo della sua
pelliccia al posto del più costoso visone, oggi noto più
semplicemente come nutria. Le hanno proposte alla IV Commissione
consiliare, sotto forma di legge, tanto la consigliera di FI Mara
Piccin quanto l'assessore regionale Paolo Panontin.
Contenimento ed eradicazione di questo roditore, dunque, per la
Piccin, che ha spiegato che si tratta di un animale originario
del Sud America, dannoso in quanto la sua ampia diffusione ha un
impatto negativo su strutture quali arginature minori, sponde di
fossati e carraie attigue, canali, dove scava gallerie che
provocano crolli con gravi rischi per la sicurezza idraulica e
l'incolumità degli operatori agricoli. Per non parlare dei danni
alle colture e alle nidiate dell'avifauna acquatica.
Per poter procedere al prelievo della nutria - ha rimarcato la
Piccin - è necessario prioritariamente adottare interventi
finalizzati al suo contenimento ed eradicazione. Tale compito
spetta alla Regione, che elabora uno specifico Piano triennale
sentito l'Istituto superiore per la ricerca e la protezione
ambientale (Ispra). Ai Comuni il dovere di cooperare con la
Regione nei casi e nei modi stabiliti dal Piano. Il contenimento
finalizzato all'eradicazione delle nutrie è permesso in ogni
periodo dell'anno, su tutto il territorio regionale, si autorizza
l'abbattimento diretto degli animali tramite il Corpo forestale
regionale in collaborazione con determinati operatori.
A seguire, l'assessore Panontin ha ricordato alla Commissione
che, per fare fronte alle emergenze, l'Amministrazione regionale
aveva già autorizzato il controllo della nutria sulla base di un
decreto del Servizio caccia e risorse ittiche. Con il disegno di
legge in esame, ci si propone di predisporre uno strumento più
efficace per il controllo e l'eradicazione delle nutrie.
L'approvazione, da parte della Giunta regionale - ha aggiunto
Panontin -, di un apposito Piano triennale conforme alla bozza di
Piano già elaborata dall'Ispra consentirà di: realizzare gli
interventi con possibilità di collaborazioni più efficaci con i
vari enti coinvolti (Comuni, enti gestori delle aree protette,
Consorzi di bonifica, realtà associative organizzate); stabilire
i criteri per l'impiego e il coordinamento, a livello regionale,
dei soggetti che saranno materialmente preposti all'attuazione
del Piano (guardie volontarie, addetti alla vigilanza idraulica,
soggetti muniti di licenza di caccia), così come i criteri per la
loro formazione. Non da ultimo, è previsto un controllo
veterinario con finalità di prevenzione delle malattie
trasmissibili all'uomo.
A seguire, i consiglieri hanno ascoltato in audizione i pareri
delle categorie maggiormente coinvolte nella problematica, da
Confagricoltura ai Consorzi di bonifica, ma anche associazioni
venatorie, animaliste e ambientaliste. Domani si riunirà un
comitato ristretto a cui è stato dato il compito di elaborare un
testo di legge unico da portare all'attenzione della Commissione
già giovedì prossimo, 25 maggio.
(immagini tv)