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III Comm: presentato Rapporto 2015 sulla disabilità

23.05.2017
17:26
(ACON) Trieste, 23 mag - CMC - Presentati alla III Commissione del Consiglio regionale dall'assessore Maria Sandra Telesca il Rapporto sulla disabilità (2015) e un documento che compie un'ampia e dettagliata ricognizione sull'attuale sistema di offerta dei servizi residenziali e semiresidenziali nel settore.

Si tratta di un quadro di insieme che fornisce un punto di vista generale sulla materia, mette a fuoco le principali caratteristiche del sistema, compie un'opera di censimento della rete di strutture e servizi attivi sul territorio e offre una rappresentazione dei bisogni attuali delle persone con disabilità, divenendo materiale propedeutico alla definizione di una strategia complessiva di riforma capace di supportare con sempre maggiore efficacia l'integrazione socio-relazionale e la partecipazione attiva nei contesti di vita. Il Rapporto conferma la presenza in Friuli Venezia Giulia di un sistema integrato di offerta rilevante, nato circa vent'anni fa - tra i primi nel panorama nazionale - e fornisce informazioni e dati su: accessibilità e mobilità; disabilità nelle scuole e nei servizi socioeducativi e socioassistenziali; supporto alla domiciliarità; inserimento lavorativo; accoglienza residenziale e semiresidenziale.

Dalla relazione emerge che ammonta a circa 70-75 milioni di euro la spesa annua regionale per il settore, 55 dei quali dedicati alle strutture residenziali e semiresidenziali, cui si aggiunge la spesa del Comuni (circa 20 milioni) e la quota di partecipazione dell'utenza (circa 5 milioni).

L'accessibilità e la mobilità vengono garantite con l'eliminazione delle barriere architettoniche (250 domande, 1.765.000 euro), l'adeguamento dei mezzi di trasporto (42 domande, spesa 321.000 euro) e i servizi di trasporto individuale (spesa 1.643.000 euro). Nell'anno scolastico preso in esame risultano iscritti 3.311 alunni con disabilità, di cui 1.684 hanno usufruito dei servizi socioeducativi e socioassitenziali in ambito scolastico ed extrascolastico per un investimento annuo di circa 10-12 milioni di euro e l'impiego di 400 educatori.

In tema di supporto alla domiciliarità, circa 1.370 utenti hanno usufruito dei servizi e delle contribuzioni legati al Fondo autonomia possibile (FAP), 370 al Servizio di assistenza domiciliare, 311 al Fondo gravissimi e 67 al Fondo SLA. I dati legati all'integrazione lavorativa rilevano che, con il sistema di integrazione in area lavoro, 8.511 sono state le iscrizioni alle liste di collocamento mirato e 642 gli avviamenti al lavoro, mentre 1.018 sono le persone che hanno usufruito del sistema di protezione sociale.

Circa 2.160 persone hanno fruito del sistema di offerta residenziale e semiresidenziale che poggia su una rete articolata di enti, soggetti gestori e unità d'offerta. Si tratta principalmente di giovani adulti (18-34 anni), anche se è previsto l'accoglimento di minori e ultra trentacinquenni. Il quadro d'insieme evidenzia che le persone con disabilità e le loro famiglie posso godere di un sistema articolata di servizi, strutturato sulle specifiche esigenze nell'arco del proprio percorso di vita, anche se tuttavia affiora un'eccessiva frammentazione che complica i passaggi dell'utenza tra i servizi. Contestualmente si assiste all'emergere di nuovi bisogni per i quali sembrano necessari nuovi strumenti di risposta come, ad esempio, nel caso dell'aumento della disabilità in ambito scolastico, o le conseguenze determinate dall'invecchiamento delle persone disabili.

(immagini tv)