III Comm: presentato Rapporto 2015 sulla disabilità
(ACON) Trieste, 23 mag - CMC - Presentati alla III Commissione
del Consiglio regionale dall'assessore Maria Sandra Telesca il
Rapporto sulla disabilità (2015) e un documento che compie
un'ampia e dettagliata ricognizione sull'attuale sistema di
offerta dei servizi residenziali e semiresidenziali nel settore.
Si tratta di un quadro di insieme che fornisce un punto di vista
generale sulla materia, mette a fuoco le principali
caratteristiche del sistema, compie un'opera di censimento della
rete di strutture e servizi attivi sul territorio e offre una
rappresentazione dei bisogni attuali delle persone con
disabilità, divenendo materiale propedeutico alla definizione di
una strategia complessiva di riforma capace di supportare con
sempre maggiore efficacia l'integrazione socio-relazionale e la
partecipazione attiva nei contesti di vita.
Il Rapporto conferma la presenza in Friuli Venezia Giulia di un
sistema integrato di offerta rilevante, nato circa vent'anni fa -
tra i primi nel panorama nazionale - e fornisce informazioni e
dati su: accessibilità e mobilità; disabilità nelle scuole e nei
servizi socioeducativi e socioassistenziali; supporto alla
domiciliarità; inserimento lavorativo; accoglienza residenziale e
semiresidenziale.
Dalla relazione emerge che ammonta a circa 70-75 milioni di euro
la spesa annua regionale per il settore, 55 dei quali dedicati
alle strutture residenziali e semiresidenziali, cui si aggiunge
la spesa del Comuni (circa 20 milioni) e la quota di
partecipazione dell'utenza (circa 5 milioni).
L'accessibilità e la mobilità vengono garantite con
l'eliminazione delle barriere architettoniche (250 domande,
1.765.000 euro), l'adeguamento dei mezzi di trasporto (42
domande, spesa 321.000 euro) e i servizi di trasporto individuale
(spesa 1.643.000 euro).
Nell'anno scolastico preso in esame risultano iscritti 3.311
alunni con disabilità, di cui 1.684 hanno usufruito dei servizi
socioeducativi e socioassitenziali in ambito scolastico ed
extrascolastico per un investimento annuo di circa 10-12 milioni
di euro e l'impiego di 400 educatori.
In tema di supporto alla domiciliarità, circa 1.370 utenti hanno
usufruito dei servizi e delle contribuzioni legati al Fondo
autonomia possibile (FAP), 370 al Servizio di assistenza
domiciliare, 311 al Fondo gravissimi e 67 al Fondo SLA.
I dati legati all'integrazione lavorativa rilevano che, con il
sistema di integrazione in area lavoro, 8.511 sono state le
iscrizioni alle liste di collocamento mirato e 642 gli avviamenti
al lavoro, mentre 1.018 sono le persone che hanno usufruito del
sistema di protezione sociale.
Circa 2.160 persone hanno fruito del sistema di offerta
residenziale e semiresidenziale che poggia su una rete articolata
di enti, soggetti gestori e unità d'offerta. Si tratta
principalmente di giovani adulti (18-34 anni), anche se è
previsto l'accoglimento di minori e ultra trentacinquenni.
Il quadro d'insieme evidenzia che le persone con disabilità e le
loro famiglie posso godere di un sistema articolata di servizi,
strutturato sulle specifiche esigenze nell'arco del proprio
percorso di vita, anche se tuttavia affiora un'eccessiva
frammentazione che complica i passaggi dell'utenza tra i servizi.
Contestualmente si assiste all'emergere di nuovi bisogni per i
quali sembrano necessari nuovi strumenti di risposta come, ad
esempio, nel caso dell'aumento della disabilità in ambito
scolastico, o le conseguenze determinate dall'invecchiamento
delle persone disabili.
(immagini tv)