Pd: cittadinanza italiana a bambini stranieri, lettera a Grasso
(ACON) Trieste, 30 mag - COM/AB - "Il riconoscimento della
cittadinanza italiana ai bambini stranieri nati in Italia è un
atto di civiltà. Il presidente del Senato, Grasso fermi
l'emendamento del centrodestra che ci farebbe fare un netto passo
indietro nel campo dei diritti".
A dirlo è la consigliera regionale del Pd Silvana Cremaschi,
prima firmataria di una lettera rivolta al presidente del Senato,
Pietro Grasso, sottoscritta da tutta la maggioranza consiliare.
Il documento riprende l'appello inviato da un gruppo di donne
attive nel campo di diritti sociali, tra cui Augusta De Piero,
già vice presidente del Consiglio regionale.
"Ci è noto che ora è all'attenzione della Commissione Affari
costituzionali del Senato - si legge nella lettera al presidente
Grasso - la norma già approvata dalla Camera "Disposizioni in
materia di cittadinanza" che - oltre ad agire positivamente sulla
possibilità di acquisizione della cittadinanza - con il comma 3
dell'art. 2 garantirebbe, se approvata, la cancellazione della
norma che condanna alcuni nuovi nati in Italia all'inesistenza".
I consiglieri regionali esprimono "preoccupazione per la proposta
di un emendamento soppressivo del comma 3 dell'art. 2, firmato da
esponenti appartenenti a FI-PdL che, se approvato, manterrebbe
efficace l'atroce volontà di negare l'esistenza giuridica di
alcuni neonati, vanificando per costoro anche il significato
della volontà da espressa a Milano dallo stesso presidente
Grasso".