Comitato controllo: esame relazione su tempi di attesa in sanità
(ACON) Trieste, 12 giu - CMC - Il Comitato per la legislazione,
il controllo e la valutazione del Consiglio regionale ha
esaminato, alla presenza dell'assessore regionale Telesca, la
relazione sullo stato di attuazione della legge 7/2009 e sui
risultati legati al contenimento dei tempi di attesa nella
fruizione delle prestazioni sanitarie.
Il documento riporta i dati sull'offerta di prestazioni di
specialistica ambulatoriale, evidenziando la percentuale di
appuntamenti che, negli anni 2015-2016, hanno rispettato i tempi
previsti e suddividendoli per classi di priorità, sistema che
differenzia l'accesso in rapporto alle condizioni di salute
dell'utente: B-breve (10 giorni di attesa), D-differita (30
giorni per visite, 60 per esami strumentali), P-programmata (fino
a 180 giorni).
Dalla relazione emerge che il 53,8% delle prenotazioni avviene
attraverso i CUP, il 34,4% per mezzo dei call center, l'11,7%
nelle farmacie e solo lo 0,1% online. Di queste l'80% delle
richieste sono attribuibili alla priorità P, circa il 4,5% alla
D, il 6,5% alla B, l'1,5% alle urgenze.
I dati di sintesi del biennio evidenziano un aumento delle
prestazioni erogate nei tempi previsti, passate dal 64% del 2015
al 74% del 2016 per le prestazioni in priorità Breve (95% è la
soglia di raggiungimento prevista dal patto tra Regione e
Direzioni generali degli enti del Servizio sanitario regionale),
Aumentano dell'1%, passando dal 75% del 2015 al 76% del 2016, le
prestazioni in priorità Differita (a fronte della soglia del 90%)
mentre costanti all'85% restano le prestazioni in priorità
Programmata, percentuale rispondente alla soglia prevista.
In generale le criticità maggiori interessano l'endocrinologia e
la neurologia, più limitatamente la gastroenterologia, la
chirurgia vascolare e l'ortopedia. Livelli di criticità si
registrano anche per alcune prestazioni strumentali: risonanza
magnetica, tomografia computerizzata, elettromiografia,
esofagogastroduodenoscopia, fundus oculi, elettrocardiogramma da
sforzo.
L'analisi per aree territoriali evidenzia maggiori problematiche
nelle aziende della provincia di Udine anche in considerazione
dell'elevata mobilità e della mancanza di filtri legati alla
residenza nell'accesso alle prestazioni.
Relativamente agli interventi chirurgici, dai dati riportati
nella relazione, emerge che per le prestazioni con priorità A (30
giorni) il ricovero è avvenuto nei tempi previsti nel 70% dei
casi, per la priorità B sono stati rispettati i 60 giorni nel 68%
dei casi, per le C i 180 giorni sono stati rispettati nell'87%
dei casi e per le D tutti gli interventi sono stati eseguiti
entro l'anno.
Il testo, indicando proposte migliorative al sistema, fa prima di
tutto riferimento al personale medico e per rientrare nei
parametri previsti stima un fabbisogno di medici a tempo pieno
pari a 30 unità.
Ulteriori correttivi consistono nel monitoraggio dell'attività
libero-professionale soprattutto per quelle prestazioni
specialistiche che non rientrano nelle priorità, nell'estensione
degli orari di apertura degli ambulatori fino alle ore 20 e
nell'incremento delle sedute operatorie.
Si intende inoltre vincolare gli specialisti alla prenotazione
diretta attraverso la procedura CUP aziendale, nominare un
responsabile unico aziendale per la gestione delle liste d'attesa
e ottimizzare l'informazione al cittadino, ampliando l'offerta
via web e migliorando i siti aziendali per agevolare l'accesso
agli utenti.
Al termine dei lavori, il Comitato di controllo ha espresso
parere favorevole sulla relazione che domani sarà esaminata dalla
III Commissione consiliare e nominato quale relatore il
consigliere Pustetto.
Il Comitato ha infine espresso parere favorevole sulla clausola
valutativa (art.6) del testo unificato dei progetti di legge
sull'azzardopatia.