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II Comm: approvato ddl agricoltura, foreste, caccia

23.06.2017
12:28
(ACON) Trieste, 23 giu - RCM - Approvato dalla maggioranza della II Commissione consiliare, astensione delle opposizioni, il disegno di legge n. 220 in materia di risorse agricole, forestali e ittiche e di attività venatoria. Il testo arriverà all'attenzione dell'Aula la prossima settimana; relatori di maggioranza saranno il presidente della Commissione, Gratton (Sel-FVG), e Agnola (Pd), di minoranza Piccin (FI) e Dal Zovo (M5S).

Una modifica a firma FI-Pd-AR alla legge regionale n. 6 del 2008 sulla programmazione faunistica, illustrata dalla consigliera Piccin, afferma che gli ungulati seriamente feriti da incidente stradale possono essere abbattuti sul posto da un cacciatore chiamato dal direttore della Riserva di caccia in cui è avvenuto l'investimento, il quale avviserà anche il personale regionale competente per la vigilanza; le spoglie saranno di proprietà della Riserva. Con un altro emendamento FI-Pd alla LR 6/2008, si afferma che il certificato di abilitazione al maneggio delle armi è rilasciato presso poligoni di tiro a segno nazionale, non più dai campi di tiro a volo. Inoltre, l'accertamento dell'annotazione sul tesserino venatorio deve essere effettuato esclusivamente alle persone trovate mentre stanno cacciando (attualmente "deve essere effettuato entro un anno dal termine dell'annata venatoria cui il tesserino si riferisce").

Non da ultimo, una richiesta di AR-Pd-FI-Misto inerente i controlli sulla selvaggina dispone che tutti gli animali cacciati in regione messi in commercio debbano, prima, essere sottoposti ad almeno un controllo da parte di un cacciatore "formato". Il cacciatore che ha abbattuto l'animale o il rettore della Riserva di caccia o un delegato può venderlo direttamente al consumatore finale o a un commerciante, sino a un massimo di 5 ungulati e un totale di 100 pennuti e/o lepri. Oltre questo numero, deve rivolgersi a un centro di lavorazione della selvaggina riconosciuto.

Per il resto, le novità registrare sono state quelle già illustrate nella seduta di ieri dall'assessore Panontin, salvo il ritiro dell'emendamento che prevede l'obbligo per il cacciatore di tenere il cane a guinzaglio e il fucile scarico e nel fodero quando si muove a piedi per raggiungere il luogo o l'appostamento di caccia e per allontanarsi da essi rispettivamente prima e dopo gli orari consentiti per l'attività venatoria. Ne riparliamo per l'Aula, ha affermato l'assessore.

(immagini tv)