AR: proposta di legge Revelant per aiutare la montagna
(ACON) Trieste, 14 lug - COM/AB - "Riduzione totale dell'Irap
nelle zone più svantaggiate del territorio montano. Azzeramento
dell'addizionale Irpef regionale e comunale. Agevolazioni fiscali
per le imprese a patto che vengano salvaguardati i livelli
occupazionali".
Sono i tre punti salienti della proposta di legge presentata in
Consiglio regionale da Roberto Revelant (Autonomia Responsabile).
Spiega Revelant: "La norma ha un obiettivo di fondo: creare le
condizioni socio-economiche affinché la montagna friulana rialzi
la testa e argini il fenomeno dello spopolamento. La fuga da quei
territori è un processo in atto da decenni, che non si può
fronteggiare a colpi di luoghi comuni, o con un atteggiamento di
rassegnato fatalismo. La desertificazione della montagna non è
irreversibile, come ci dimostrano i casi delle Province di Trento
e Bolzano o della Valle D'Aosta, cresciute sensibilmente in
termini di popolazione negli ultimi 60 anni grazie a scelte
politiche lungimiranti. Ma serve una terapia shock per invertire
la rotta".
Ancora Revelant: "La proposta di legge è costituita da due
articoli e poche pagine. Non servono papiri, basta avere le idee
chiare e toccare i punti realmente importanti. Del divario
Nord-Sud leggiamo molte analisi, spesso condivisibili. Ma pochi
puntano l'accento sulla dicotomia tra pianura e montagna, e sui
differenziali di sviluppo. Ricordo che, senza un piano specifico,
rischiamo di condannare a morte la montagna ed estinguere la sua
funzione territoriale, ambientale, economica e sociale.
Semplicemente, non ce lo possiamo permettere. Per questo, visto
che la nostra montagna subisce anche la concorrenza di Austria e
Slovenia, serve un progetto dedicato, che preveda tagli alle
tasse e agevolazioni per chi fa impresa".
"Mi preme evidenziare un ulteriore aspetto: l'esodo dalla
montagna rischia di schiacciare la pianura e la costa. Assorbire
nuovi residenti provenienti dalla montagna significa mettere in
grande difficoltà equilibri consolidati, a iniziare dai servizi
socio sanitari. Rischiamo di produrre un effetto molto
pericoloso: desertificare i territori montani e congestionare
porzioni di territorio già molto popolose, con gravi disagi sotto
il profilo dei servizi, delle opportunità lavorative, del peso
amministrativo e del consumo del suolo".
Revelant aggiunge: "La mia proposta di legge è lineare e chiara,
così come precisa nell'individuare il budget necessario. Servono
25 milioni di euro complessivi, forse anche qualcosa in meno.
Nell'ambito di un bilancio regionale, la spesa è ampiamente
sostenibile. Queste iniziative, mirate a una riduzione
dell'imposizione a beneficio di chi in montagna vive o lavora,
devono necessariamente essere affiancate da una politica di
sviluppo e valorizzazione delle risorse naturali disponibili, a
partire dalle grandi derivazioni idroelettriche. Stop alla
svendita dell'acqua a società che pagano le tasse in altre
regioni. In questi ultimi mesi di legislatura mi aspetto che le
mie proposte di legge per la montagna vengano discusse e
approvate dall'Aula. Il 2018 può essere l'anno della ripresa. Ma
servono segnali e risorse dalla Regione".
Conclude Renzo Tondo, capogruppo di Autonomia Responsabile,
ricordando che "questa legge potrebbe chiudere un cerchio che
avevo tratteggiato già nel 1998, da assessore alla montagna.
All'epoca, avevo suddiviso per fasce il territorio montano, e
previsto misure di sostegno speciale per le zone più esposte. La
proposta di legge di Revelant consente finalmente alla montagna
di competere ad armi pari con i territori limitrofi, a iniziare
da Austria e Slovenia".