M5S: Sergo, scongiurare crisi Acqua Paradiso di Pocenia
(ACON) Trieste, 20 lug - COM/AB - "Un'altra azienda di fuori
regione, che però qui ha investito, ora è in crisi e rischia di
mettere in strada 25 lavoratori. È molto grave quanto sta
accadendo all'Acqua Paradiso di Pocenia, la società controllata
dal gruppo emiliano Nuova Unibread srl che nel settembre del 2015
aveva acquisito la gestione dello stabilimento di Pocenia.
Facciamo fatica a credere che anche in questa occasione,
nonostante i soliti buoni propositi, non si possa scongiurare
l'ennesima crisi occupazionale scoppiata nel Friuli Venezia
Giulia".
Il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale
Cristian Sergo commenta così le preoccupazioni dei sindacati che
temono la chiusura della storica azienda della regione.
"Lo scorso 12 aprile era stato convocato infatti un tavolo in
Regione per esplorare tutte le soluzioni da mettere in campo.
Dopo quell'incontro, secondo i sindacati, non è stato fatto però
nessun passo concreto. In sostanza azienda e lavoratori sono
stati abbandonati a se stessi - attacca Sergo. La situazione è
particolarmente critica perché i dipendenti dello stabilimento di
Cremona hanno chiesto il fallimento del gruppo Nuova Unibread e
la sentenza dovrebbe arrivare il prossimo 12 settembre".
"Ricordiamo che la Giunta Serracchiani ha giocato un ruolo
decisivo in questa partita industriale. L'assessorato alle
Attività produttive della Regione, con decreto datato 28 agosto
2015, infatti, aveva trasferito la concessione per lo
sfruttamento della "fonte corte paradiso" alla Nuova Unibread
srl, guidata dall'imprenditore Armando Tedesco, che ha la sua
sede principale a Bibbiano in provincia di Reggio Emilia. Già a
marzo c'erano state le prima avvisaglie dello stato di difficoltà
in cui versava l'azienda, con i dipendenti costretti a lavorare a
giorni alterni e con i fornitori che avevano iniziato a non
mandare più le materie per paura di non essere pagati. Da allora
la crisi è via via peggiorata - conclude Sergo - nel silenzio di
chi amministra il Friuli Venezia Giulia. Unica speranza è che
questo silenzio abbia portato alla soluzione dell'intricata
vicenda, sicuri che Friulia sappia essere vicina a un'impresa
storica del nostro territorio e ai lavoratori che l'hanno resa
tale. Chiederemo questo alla Giunta Serracchiani con una
interrogazione".