VI Comm: audizione dirigente Ufficio scolastico regionale
(ACON) Trieste, 28 set - RCM - "Abbiamo avuto un periodo molto
impegnativo, tra luglio e agosto, per l'avvio dell'anno
scolastico 2017/2018 come organici, supplenze, reggenze,
copertura dei dirigenti amministrativi (Sga) e dirigenti
scolastici".
È quanto ha detto in apertura di audizione in VI Commissione
consiliare - presidente Franco Codega del Pd - la direttrice
dell'Ufficio scolastico regionale, Alida Misso.
Siamo in attesa del bando per gli Sga, intanto è uscito il
regolamento, ha proseguito la direttrice spiegando che si tratta
di persone il cui ruolo non si esaurisce con il predisporre
organici o pratiche, ma rappresentano anche la fase culturale e
pedagogica della scuola, l'attività progettuale oltre a quella
amministrativa.
La Misso ha quindi parlato dell'impiego dei dirigenti vicari, di
immissioni di ruolo e di supplenze, di carenza nazionale dei
docenti specializzati e di come si stia cercando una soluzione,
del grosso impegno degli Uffici scolastici provinciali nel
rivitalizzare il settore dell'istruzione e di carenze di
personale, con un organico ridottissimo perché non viene
sostituito, con una perdita del 50% rispetto a circa 8 anni fa.
Ma è stata attraverso le sollecitazioni dei consiglieri che è
entrata più nello specifico delle tematiche.
Armando Zecchinon (Pd) si è detto preoccupato per il numero non
adeguato dei dirigenti scolastici, della carenza anche degli
insegnanti di sostegno dove la continuità del rapporto con
l'alunno è fondamentale, dell'attenzione particolare di cui hanno
bisogno le scuole di montagna con trasporti non sempre agevoli,
della mancata presenza del defibrillatore in tutte le scuole
sebbene si faccia attività fisica e motoria. Ma ha anche chiesto
delle 100 classi sperimentali di scuola superiore avviate dal
ministero dell'Istruzione e se la cosa riguardi anche la nostra
regione (verso la montagna c'è attenzione - ha detto la dirigente
- mentre i defibrillatori sono una questione anche di risorse;
non abbiamo classi che rientrino nella sperimentazione).
Roberto Novelli (FI) ha chiesto del numero delle reggenze in
Friuli Venezia Giulia, del problema delle supplenze e di come
avvenga l'inserimento dei docenti nelle scuole di minoranza
slovena, ovvero se l'iter è uguale a quello degli altri docenti
(si è avuta una accelerazione sulle graduatorie quindi dovrebbe
essere calmierato il problema del continuo cambio di docenti -
così la Misso - perché abbiamo iniziato ad agosto invece che a
settembre come l'anno scorso; so che alcune scuole stanno ancora
chiamando i docenti, ma la situazione è decisamente migliore. Se
prossimamente si comincerà a luglio e poi magari a fine giugno,
si riuscirà a partire regolari con le lezioni come avvenne nel
2008. Il reclutamento degli insegnanti delle scuole di lingua
slovena è lo stesso deli altri, ma hanno una graduatoria a parte
perché devono essere di madrelingua).
Se poi Eleonora Frattolin (M5S) ha domandato cosa possa fare la
Regione per i dirigenti vicari, Stefano Pustetto (Misto) ha detto
dei dirigenti costretti a spostarsi da una sede a un'altra (sono
i plessi che sono molti, anche 10 o 11 - gli è stato risposto -,
e il fatto di andare nei diversi plessi è sempre stata attività
del dirigente) e se sarebbe possibile un passaggio di tutte le
competenze scolastiche alla Regione.
Silvana Cremaschi (Pd) ha sollevato la questione degli insegnanti
di potenziamento, dell'impegno dei ragazzi a tempo pieno, delle
scuole speciali che sulla carta non dovrebbero esistere mentre in
FVG non solo ce ne sono 3, ma sono utili e si potrebbe pensare di
aumentarle attraverso una collaborazione scuola/sanità, delle
scuola "verticale" con progetti differenti per le diverse
velocità di apprendimento che hanno i bambini. Il tempo pieno
deve essere richiesto dalle scuole - ha fatto sapere la
responsabile dell'Usr -. Dopo un interesse negli anni '90, ora la
richiesta è molto calata per le diverse attività extra
scolastiche che fanno i ragazzi. Quanto alle scuole speciali,
nate per determinate esigenze, c'è l'intenzione di rivedere la
questione. Mentre al momento non c'è la capacità giuridica di
poter fare vere scuole "verticali".
Mentre al presidente Codega è stato detto che sono solo 4 o 5 le
scuole prive del dirigente Sga e che si sta lavorando sulla
formazione degli assistenti amministrativi, a Barbara Zilli (LN)
è stato risposto che c'è molta attenzione da parte del Miur al
problema degli insegnanti di sostegno, invece quanto alle
attività scolastiche legate al gender, al consenso della famiglia
e al fatto che dovrebbero essere facoltative, la Misso ha fatto
presente che nel Piano triennale dell'offerta formativa c'è
sempre una parte dedicata alla questione della discriminazione e
della differenza di genere, Piano che è approvato dal Consiglio
di istituto (il quale è presieduto da un genitore ed è composto
anche da un certo numero di genitori eletti tra tutti i genitori)
e in cui sono scritte tutte le attività e la loro eventuale
obbligatorietà.
Infine, a Giorgio Ret (AR), preoccupato di come la politica possa
aiutare l'Usr, la dirigente ha confessato che assicurare delle
risorse umane di supporto amministrativo o figure professionali
agli 11 ambiti sarebbe cosa gradita ma anche un'azione innovativa
rispetto a quanto accade sul territorio nazionale. Non da ultimo,
la Regione potrebbe fare una campagna di sensibilizzazione verso
il "Registro nazionale per l'alternanza scuola lavoro", istituito
dal Miur e che in FVG vede la partecipazione solo di 4 soggetti.
Da noi manca la presenza delle grandi aziende ma anche delle
istituzioni (dai musei alle stesse scuole).
La Commissione ha, poi, espresso parere favorevole a maggioranza
(astensione della Zilli) a una serie di esplicitazioni e
semplificazioni presentata dall'assessore regionale Gianni
Torrenti, relativa al regolamento di giugno 2014 sui criteri per
la concessione di contributi per iniziative in ambito culturale a
favore di giovani.
(immagini tv)