CR: sì pdl minori scomparsi, fine lavori (5)
(ACON) Trieste, 20 nov - RCM - La proposta di legge n. 192,
votata dall'Assemblea legislativa del FVG nel pomeriggio a
maggioranza (astensione di AR e FI ad eccezione di Bruno Marini
che ha votato a favore), contiene disposizioni per sostenere
percorsi scolastici atti a promuovere azioni di supporto nel caso
di scomparsa di minori.
Il progetto originale - aveva spiegato il relatore unico, Armando
Zecchinon (Pd) -, pur trattando lo stesso tema, e cioè la
scomparsa dei minori, ha riscontrato delle osservazioni relative
agli articoli riguardanti i settori socio-sanitari e i reati
connessi alla scomparsa dei minori, articolo quest'ultimo che
poteva invadere la competenza statale. Inoltre lo stesso termine
"scomparsi" ha ingenerato alcuni fraintendimenti in quanto la
tutela non si limitava, come poi è stato inteso, ai minori
stranieri non accompagnati, ma a tutti i tipi di scomparsa, quali
le fughe da casa o da istituti, la sottrazione da parte di un
genitore, l'allontanamento volontario. Pertanto, sono state
necessarie modifiche che hanno posto l'attenzione sul sostegno
scolastico in caso di scomparsa di minore, allargando il campo
delle azioni anche ad altre fattispecie che si possono verificare
a scuola con ripercussioni nella classe, quali la prematura morte
del minore o gravi patologie invalidanti. Nel contempo, sono
state soppresse tutte le indicazioni che riguardavano
specificatamente azioni che potevano esulare dalle competenze
regionali.
Pertanto, la norma approvata indica chiaramente la definizione di
"minori scomparsi" nell'accezione ampia del termine: che si
allontanano volontariamente dalla famiglia; sottratti contro la
propria volontà; prematuramente deceduti; che a causa di grave
patologia sospendono per lunghi periodi la frequenza scolastica e
al ritorno a scuola mostrano evidenti segni di malattia, ma anche
di grave trauma (specifica ottenuta da Silvana Cremaschi del Pd).
E indica altrettanto chiaramente i suoi destinatari: gli istituti
scolastici e i soggetti pubblici non territoriali e privati,
senza scopo di lucro, che abbiano tra i propri fini istituzionali
la formazione e siano accreditati.
L'errore più grave - aveva detto ancora Zecchinon - è costituito
dal rischio del silenzio. La Scuola ha bisogno di un approccio al
problema molto attento e capace di rispondere alle esigenze che
si presentano sempre diverse, per questo motivo la proposta
prevede un Fondo per interventi di supporto alle istituzioni
scolastiche pari a 30mila euro per il 2018 e altrettanti per il
2019. Inoltre, la Regione può stipulare tanto accordi con
soggetti del Terzo settore che abbiano specifiche competenze
pedagogiche e che collaborino con i consultori e i servizi
sociali dei Comuni per gli aspetti sanitari e
socio-assistenziali, quanto intese per attività in collaborazione
con la polizia locale.
Negli articoli - aveva chiosato Zecchinon -, si richiama spesso
il ruolo della famiglia, che non può non essere coinvolta e che
ha il dovere di essere informata e al contempo accompagnata nel
percorso individuato.
Segnalando il timore di un appesantimento burocratico del settore
con questa legge, durante il dibattito generale Eleonora
Frattolin del M5S aveva esplicitato la non partecipazione al voto
da parte del suo Gruppo.
Alessandro Colautti (AP) aveva, invece, ottenuto che un suo
emendamento, firmato anche da Zecchinon, Vittorino Boem (Pd) e
Roberto Revelant (AR), inerente però il Codice regionale
dell'edilizia - dunque slegato dalla legge in esame - sia
trattato con modalità d'urgenza dalla Commissione consiliare
competente per essere discusso in questa sessione.
(immagini tv)
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