CR: leggi finanziarie, relatrice di minoranza Bianchi (7)
(ACON) Trieste, 12 dic - CMC - Nonostante i reiterati proclami
sulla ripresa economica, i numeri di questa manovra per Elena
Bianchi (M5S) evidenziano entrate correnti, relative all'economia
prodotta del territorio, inferiori a quelle del 2017 e anche se
il divario non è sconvolgente - circa un centinaio di milioni -
bisogna confidare in un positivo rinnovo del patto
Padoan-Serracchiani per recuperare la differenza.
Fatta questa premessa, la consigliera del MoVimento Cinque Stelle
ha evidenziato in Aula alcune criticità a suo giudizio presenti
nell'articolato, tra le quali figura l'acquisizione da parte
della Regione delle casse di colmata della zona industriale Aussa
Corno, investimento milionario dell'ex Consorzio ZIAC, cedute al
Commissario delegato per la laguna di Grado e Marano alla cifra
simbolica di dieci euro e la realizzazione della città del Cibo a
Udine, operazione che appare priva di qualsiasi contenuto
progettuale.
Sulle attività produttive le scelte compiute con leggi di
settore, come la cosiddetta Rilancimpresa, hanno manifestato nel
tempo alcuni punti critici e restano irrisolte problematiche
quali la mancata digitalizzazione delle infrastrutture e delle
procedure, una burocrazia elefantiaca, un accesso al credito
ancora difficoltoso.
Ancora carenti appaiono gli stanziamenti a sostegno di politiche
ambientali, mentre sull'assetto del territorio pur prendendo atto
che dopo le reiterate richieste del M5S siano state previste
norme di contenimento dell'aumento del canone di locazione per i
soggetti unici occupanti gli alloggi Ater, ma restano insolute le
difficoltà di altre tipologie familiari che si trovano con
affitti lievitati.
Nel settore lavori pubblici se positivo è lo stanziamento per la
ciclovia Trieste-Lignano-Sabbiadoro, Bianchi ha evidenziato
l'immancabile finanziamento però a favore della ristrutturazione,
l'ampliamento e la straordinaria manutenzione di edifici
religiosi e opere di culto.
Singolari sono poi definitive alcune disposizioni specifiche,
caratterizzate da "tempismo singolare", come il contributo
all'Associazione comunità croata di Trieste e il riconoscimento
istituzionale dell'Associazione unione emigranti sloveni del
Friuli Venezia Giulia, con conseguente assegnazione di fondi.
La consigliera del MoVimento Cinque Stelle passa poi
all'istruzione, settore nel quale il Friuli Venezia Giulia è
ancora lontano da un modello di sviluppo che preveda istruzione,
formazione, ricerca e università all'apice delle priorità di
investimento. Non è stata dimostrata l'attenzione dovuta alla
scuola pubblica e al suo arricchimento e sui progetti educativi
sbagliato è giudicato il metodo di individuazione dei destinatari.
Preoccupazione viene poi espressa per una sanità che anche grazie
anche all'operato di questa Giunta, costa sempre di più senza
garantire servizi migliori. Sono passati tre anni
dall'approvazione della Riforma - ha affermato Bianchi - e non si
percepisce il potenziamento a livello territoriale, ma solamente
i tagli alla rete dei servizi ospedalieri. La sostenibilità del
Servizio sanitario regionale è sempre più caratterizzata da un
equilibrio instabile che continua a rimandare gli investimenti.
L'ultima riflessione è dedicata alla riforma delle Autonomie
locali: i dati sui risparmi riportati dall'Esecutivo non sono
sufficienti a proclamare riuscita la missione. Gli Enti locali si
trovano in un generale stato di confusione i cui effetti si
dispiegheranno in modo evidente nei prossimi mesi.
In tutti questi anni - ha detto Bianchi - ci siamo spesi e
battuti per proposte e suggerimenti che avrebbero aiutato e
supportato i cittadini della nostra Regione, ma è stata fatica
dispersa al vento: il 99,9 per cento delle proposte non è stato
preso in considerazione e talvolta addirittura denigrato. Per
questa ragione il M5S ha deciso di non portare avanti nessuna
battaglia sulla legge di stabilità limitandosi a presentare
emendamenti giudicati sostanziali.
Vigileremo sulle scelte della maggioranza, sugli emendamenti che
verranno presentati in Aula - ha concluso Bianchi - e ci
opporremo alle poste puntuali, contro le quali ci siamo sempre
battuti e alla cui distribuzione non abbiamo mai partecipato.
I lavori della mattinata si sono così conclusi; riprenderanno
alle 16.00.
(immagini tv)
(segue)