News


V Comm: pdl referendum, approvazione al 10 gennaio 2018

20.12.2017
16:37
(ACON) Trieste, 20 dic - RCM - La V Commissione consiliare, presieduta da Vincenzo Martines (Pd), alla presenza del presidente del Consiglio regionale Franco Iacop e dell'assessore Paolo Panontin, ha deciso di rinviare alla seduta calendarizzata per il 10 gennaio 2018 la votazione del testo di sintesi delle proposte di legge numeri 16 e 159 del M5S (prima firmataria Elena Bianchi), 156 di Barbara Zilli (LN), 153 di AP (primo firmatario Alessandro Colautti) e 164-01 ancora della Zilli con Luca Ciriani (FdI/AN), tutte volte a modificare la legge regionale n. 5 del 2003 relativamente alla richiesta, indizione e svolgimento dei referendum abrogativo, propositivo e consultivo e l'iniziativa legislativa popolare.

Dall'appuntamento odierno è emerso il desiderio dei consiglieri di arrivare all'Aula con un testo il più condiviso possibile. Ecco, allora, che sono stati depositati alcuni emendamenti e raccolti suggerimenti da parte di Lauri (Sel-FVG), Colautti, Ret (AR), Bianchi (M5S) su questioni, tra l'altro, legate al numero delle categorie dei componenti la Commissione di garanzia per i procedimenti referendari (magistrati a riposo, specifici docenti universitari, avvocati con almeno 15 anni di esercizio, aggiungendo gli ex consiglieri regionali), al numero minimo delle firme da raccogliere per l'iniziativa popolare, alla previsione dell'iniziativa da parte dei Comuni in sostituzione delle Province ormai abrogate, al come stabilire la validità dell'esito referendario (ad esempio legarlo a una quota percentuale del numero dei votanti le ultime elezioni regionali invece che al numero degli aventi diritto), a quale deve essere il quorum per i referendum propositivi e quale il quorum per i referendum abrogativi, alla possibilità di estendere le categorie dei soggetti a cui affidare l'autentica delle firme.

Non da ultimo, l'assessore Panontin ha depositato due emendamenti con i quali suggerisce di modificare l'articolo 20 della LR 5/2003 sulle proposte di legge di istituzione di un nuovo Comune: la fine di una legislatura - ha ricordato Panontin - si sa che fa decadere ogni progetto di legge; con questo emendamento faremmo sì che, però, rimanga valida la consultazione referendaria che ha deciso per la nascita del nuovo Comune. Seconda richiesta di economicità, qualora la consultazione referendaria abbia avuto ad oggetto la fusione di tre o più Comuni e solo una parte di questi abbia votato a favore, si tenga conto di tale esito e si permetta a quei Comuni di proseguire l'iter della fusione senza rifare il referendum.

Il presidente Martines si è fatto carico per il 10 gennaio di sottoporre ai consiglieri delle proposte di modifica che tengano conto dei desiderata oggi emersi, proposte su cui cercheranno, come detto, di trovare un'ampia intesa, lasciando per l'Aula i punti più strettamente politici e per i quali il voto unanime è più difficile.

(immagini tv)