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III Comm: Piano regionale salute mentale 2018-2020, i contenuti

20.02.2018
11:59
(ACON) Trieste, 20 feb - RCM - La III Commissione del Consiglio regionale si è riunita per ascoltare l'illustrazione del "Piano regionale salute mentale - infanzia, adolescenza ed età adulta - anni 2018-2020" formulato dalla Giunta in base alla legge regionale 17/2014, e a seguire le considerazioni dei maggiori portatori di interesse.

Il documento spazia dal contesto internazionale dei disturbi mentali a quello italiano, per scendere nel dettaglio dello scenario del Friuli Venezia Giulia quanto a servizi per la salute mentale dell'adulto (orientati non solo a costruire una rete di offerta territoriale, di accessibilità e della presa in carico, ma anche percorsi integrati di cura e di inclusione sociale e a garantire le opportunità di ripresa individuale e di realizzazione dei diritti di cittadinanza) e servizi per l'età evolutiva (con un'offerta che si è andata sviluppando in maniera disomogenea). Questo perché - è stato spiegato - nell'ambito della salute mentale, molto più che in altri settori sanitari, è richiesta una presa in carico integrata della persona e l'adozione di un approccio assistenziale che associ, accanto alla dimensione clinico-terapeutica, il miglioramento del funzionamento sociale delle persone e interventi finalizzati all'inclusione sociale e al coinvolgimento della comunità.

Se, poi, la Regione FVG rappresenta, per la salute mentale dell'adulto, un modello di riferimento e un unicum a livello nazionale ed europeo, una ricognizione effettuata nel 2014 relativa al quadro organizzativo delle attività di neuropsichiatria dell'infanzia e adolescenza sul territorio regionale, propedeutica al riordino del Sistema sanitario regionale, ha messo in evidenza alcuni elementi negativi, come una disomogenea presenza sul territorio di neuropsichiatri, la necessità di una maggiore interazione dei servizi preposti alla salute mentale in età evolutiva tra loro e con gli attori della rete, la mancanza di un osservatorio epidemiologico dedicato.

Quanto ai dati epidemiologici riferiti al triennio 2013-2015, si è appreso che il totale delle persone seguite dai servizi nelle Aziende sanitarie del FVG è di circa 20.000 (dunque quasi 2 ogni 100 abitanti hanno contatti con le strutture di salute mentale), di cui 60% donne. Le classi di età maggiori in entrambi i sessi sono quelle tra i 30 e 49 anni e tra i 50 e 69 anni, con una leggera prevalenza di quest'ultima. Le persone sopra i 70 anni sono percentualmente più del doppio rispetto ai giovani con meno di 30 anni (20% contro il 10%), sebbene questa differenza sia più marcata nelle femmine rispetto ai maschi. I dati risultano sono stabili nelle varie Aziende e non vi sono differenze rilevanti nel periodo considerato.

Dal Piano emergono anche altre peculiarità territoriali, come il fatto che i tassi di accoglienza nel Centri di salute mentale sulle 24 ore sono molto diversi nell'ambito delle varie Aziende regionali: l'Asuits (Trieste) e l'Aas 2 (Basso Friuli e Isontino) hanno i tassi più alti, sia rispetto alla popolazione residente (quasi 300 accoglienze su 100.000 abitanti) che rispetto all'utenza (più di 160 utenti su 1000 nell'Aas 2 e sopra i 120 su 1000 nell'Asuits); l'Aas 5 (Friuli occidentale) registra tassi molto più bassi (dalle 4 alle 10 volte inferiori) di accoglienza in Centro Diurno (CD) e Day Hospital (DH) rispetto alle altre Aziende; l'Aas 3 (Alto Friuli, collinare e medio) presenta, invece, la media più bassa di giorni di presenza in CD/DH (circa 20 giorni).

Le diagnosi prevalenti sono quelle relative ai disturbi dello spettro psicotico, le sindromi affettive e infine quelle legate allo spettro ansioso, che da sole rappresentano più dei tre quarti di tutte le diagnosi.

Un altro aspetto che è stato evidenziato è il decremento, nel 2015, dei tassi suicidari in tutte le Aziende sanitarie rispetto all'anno precedente.

I Servizi territoriali preposti alla tutela della salute mentale e del neurosviluppo in età evolutiva - è stato fatto notare - provvedono in maniera autonoma alla raccolta e organizzazione dei dati, a volte utilizzando strumenti informativi locali non reciprocamente interfacciabili. Ne deriva la mancanza di un'unica base di dati e l'impossibilità di gestione integrata di tutte le informazioni utili.

Non da ultimo, la Regione ha presentato al ministero della Salute un programma di utilizzo delle risorse finanziarie che prevede tre strutture sanitarie, inserite in strutture sanitarie pre-esistenti dei Dipartimenti di salute mentale, definite Rems (per complessivi 10 posti letto a regime), utilizzando parte delle risorse per interventi strutturali, ovvero per il potenziamento dei servizi di salute mentale e parte delle risorse per la realizzazione di percorsi terapeutico-riabilitativi per favorire misure alternative all'internamento e di prevenzione dell'invio in Rems. In quest'ottica, i servizi di salute mentale che hanno in carico la persona accolta in Rems sono responsabili del progetto terapeutico riabilitativo individualizzato.

Fanno parte del Piano gli strumenti della riabilitazione psicosociale (dal Progetto terapeutico riabilitativo individualizzato ai budget individuali di salute, dall'abitare inclusivo ai tirocini inclusivi) ma non da meno la formazione e la ricerca.

Quanto alle aree strategiche di intervento, si considerano l'integrazione tra cure primarie e Dipartimenti di salute mentale; la rete integrata di servizi per i disturbi neuropsichici in età evolutiva; i percorsi di transizione delle cure dai servizi per l'età evolutiva a quelli per l'età adulta e i percorsi di presa in carico integrata dell'adolescente/giovane adulto con esordio psicotico; l'organizzazione dei Servizi e i programmi di abilitazione, riabilitazione, formazione e integrazione sociale; le emergenze in salute mentale; la prevenzione del suicidio; l'interazione tra disturbi psichici e l'uso di sostanze psicotrope e la patologia da dipendenza; lo sviluppo del sistema informativo.

In chiusura, la tabella "Voci di costo salute mentale adulti per Azienda (Fonte: censimento 2015)" ci mostra che, considerate le spese che maggiormente pesano nei budget aziendali per garantire la cura e i percorsi di presa in carico delle persone8 personale, convenzioni sanitarie, appalti, sussidi, tirocini, farmaci e altri prodotti), per l'Asuits si parla di 15.001.574 euro, 12.635.719 euro per l'Aas 2, 9.269.738 euro per l'Aas 3, 12.925.650 euro per l'Asiud e 13.607.225 euro per l'Aas 5, pari a un totale regionale di 63.439.906 euro. Inoltre, il costo pro capite dei residenti aventi dai 18 anni in su è di 74 euro per l'Usuits, 59 per l'Aas 2, 64 per l'Aas 3, 60 per l'Usuiud e 52 per l'Aas 5; il costo pro capite degli utenti del Dipartimento di salute mentale è, invece, di 3.402 euro per l'Asuits, 3.139 per l'Aas2, 2.699 per l'Aas 3, 3.559 per l'Asuiud e 2.847 per l'Aas 5.

(immagini tv)