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CR: sostenibilità porto di Trieste, ulteriori interventi (4)

09.03.2018
12:35
(ACON) Trieste, 9 mar - CMC - Lo sviluppo sostenibile delle aree portuali non è una prospettiva, ma un obbligo di legge. Lo ha chiarito Erik Marcone, responsabile Area tecnica ambiente ed efficientamento energetico dell'Autorità di sistema, spiegando come la Valutazione d'impatto ambientale del Piano regolatore e il successivo decreto di compatibilità ambientale abbia di fatto modificato in tal senso le previsioni di sviluppo del porto.

Il Golfo di Trieste - ha aggiunto - è un sito di interesse nazionale, delicato sotto il profilo ambientale, dove le criticità risultano essere la presenza di traffico veicolare e l'avvicinamento e il successivo stazionamento delle navi verso le posizioni di ormeggio. Quanto all'elettrificazione delle banchine, emergono alcune difficoltà legate all'effettiva applicabilità, soprattutto in relazione alla dotazione di impianti nelle strutture esistenti e ai costi legati alla realizzazione.

Risparmi energetici sostanziali si potrebbero conseguire con la velocizzazione delle operazioni di carico e scarico delle navi e la conseguente riduzione del tempo nel quale la nave staziona nelle aree portuali. Lo ha affermato Roberto Prever, ingegnere navale e membro dell'Associazione italiana operatori marittimi AIOM, che nel suo intervento ha anche spiegato quali siano le implicazioni legate allo spegnimento dei generatori di bordo delle navi in porto.

(segue)