CR: Aula commemora senatore Mario Toros (1)
(ACON) Trieste, 7 giu - MPB - Il vicepresidente del Consiglio
regionale Stefano Mazzolini ha aperto la seduta d'Aula
commemorando la figura del senatore Mario Toros, spentosi pochi
giorni fa a Udine, all'età di 95 anni: "Una delle personalità che
hanno caratterizzato, dal secondo dopoguerra, la storia politica
e istituzionale della nostra regione", ha esordito il
vicepresidente.
"Nato in una famiglia di origini contadine di Feletto Umberto,
frequentò le scuole professionali e si formò come autodidatta
frequentando l'Azione cattolica e le ACLI. Entrò giovanissimo nel
mondo del lavoro, maturando per diversi anni alle Fonderie
Bertoli di Udine una esperienza operaia che non dimenticò mai e
che anzi fu fondamentale in scelte successive.
"Fu tra i protagonisti, nel 1950, della fondazione della CISL
dopo la scelta della Democrazia Cristiana e delle ACLI di puntare
a un'organizzazione sindacale autonoma. Pochi anni prima aveva
partecipato, nelle file della Brigata Osoppo-Friuli, alla lotta
di liberazione stringendo legami e vivendo esperienze che
segnarono il suo impegno politico e sindacale nei decenni
seguenti.
"Venne eletto consigliere comunale prima a Tavagnacco e poi a
Manzano, fu in seguito assessore della Provincia di Udine per poi
essere eletto dal 1958, per tre legislature, alla Camera dei
Deputati. E' del 1972 la sua elezione al Senato della Repubblica
dove concluse la sua attività con sette legislature parlamentari
consecutive.
"Nel corso della sua lunga esperienza romana fu nominato
sottosegretario al Lavoro con tre diversi presidenti del
Consiglio e più volte ministro della Repubblica, prima alle
Regioni e poi al Lavoro e alla Previdenza Sociale.
"Mario Toros è stato uno degli artefici della legislazione della
ricostruzione del Friuli devastato dal sisma del 1976. Assieme al
presidente della Regione Antonio Comelli e ai rappresentanti di
tutte le forze politiche fu convinto sostenitore della delega ai
sindaci dei Comuni colpiti, responsabilizzando le popolazioni nel
processo della ripresa e dello sviluppo, anticipando nei fatti
un'impostazione autonomistica che divenne patrimonio comune
diversi anni dopo.
"In questo contesto va sottolineato il suo impegno, assieme agli
onorevoli Arnaldo Baracetti e Loris Fortuna, per l'istituzione
dell'Università di Udine, riuscendo a coinvolgere nel sostegno
alle leggi della ricostruzione una larga e trasversale
maggioranza di parlamentari.
"Con fermezza si spese molto, assieme ai politici della sua
generazione, per difendere l'autonomia e la specialità della
Regione, convinto assertore del doveroso esercizio della
responsabilità nelle istituzioni e della valorizzazione
dell'identità e dei valori autentici della sua terra.
"Seppe coerentemente portare avanti con naturale semplicità e
umiltà la sua lunga attività di parlamentare, dentro e fuori
dalla politica, mantenendo sempre un atteggiamento di grande
disponibilità accompagnato da un modo di porsi umile nelle
relazioni interpersonali.
"Il senatore Toros ha sempre vissuto il suo impegno con dedizione
e rigore, con la semplicità di chi frequentava persone e amici
nella loro dimensione quotidiana avendo ben chiare le sue origini.
"Ritiratosi dalla politica attiva si dedicò per oltre 20 anni
all'Ente Friuli nel Mondo contribuendo a rafforzare i legami con
le Comunità degli emigranti friulani che, durante la sua
presidenza, si sentivano idealmente nel cuore e nei sentimenti
della Piccola Patria. In questo ruolo divenne anche presidente
nazionale dell'Unione delle Associazioni di immigranti ed
emigranti di cui era stato uno dei fondatori.
"Amava sottolineare come fosse stato possibile per lui, da
operaio di una fonderia, diventare Ministro del Lavoro, un
incarico espletato nel migliore dei modi in anni di forti
tensioni sociali e di larghe contestazioni sindacali ma che la
dura esperienza maturata fin dai 14 anni come operaio contribuì a
sostenere.
"L'attaccamento di Toros agli ideali e ai valori dell'impegno
sociale, condivisa con molti esponenti della Democrazia
Cristiana, lo portò a essere il principale riferimento del gruppo
di Forze Nuove che sollecitava un maggior impegno del Partito sul
versante della condizione dei lavoratori e delle battaglie del
sindacato.
"L'impegno che lo gratificò maggiormente fu senza dubbio quello
di titolare del dicastero del Lavoro che seppe portare avanti con
impegno e stile mantenendo sempre grande rispetto nei tavoli
negoziali per le rappresentanze sindacali diverse dalla sua" - ha
ricordato infine il vicepresidente esprimendo il cordoglio del
Consiglio regionale alle figlie Carla e Franca e ai cinque nipoti
che Mario Toros ha avuto sempre accanto dalla morte della moglie
Alice.
(foto, immagini tv)
(segue)