CR: dibattito dichiarazioni programmatiche Fedriga (9)
(ACON) Trieste, 7 giu - MPB - Claudio Giacomelli (FdI/An)
esprime piena fiducia al programma che - afferma - è esattamente
quello che chiedevamo: quelli che alcuni chiamano titoli per noi
sono principi, sono delle stelle polari. Una legislatura è lunga
e le emergenze e le situazioni finanziarie possono variare, ma i
principi devano restare: concertazione, infrastrutture, lavoro
come base per la dignità umana, qualità delle imprese, fiscalità,
esigenza di modificare la sanità, tutela della nostra terra e
della nostra gente, sostegno della famiglia e della possibilità
di avere dei figli. Plaude Giacomelli anche all'impegno del
presidente a presentarsi con le altre regioni per fare massa
critica sull'autonomia: il FVG ha ragioni storiche per rimanere
speciale. Quanto a immigrazione e sicurezza sicuramente ci sono
competenze precise della regione che è l'unica ad avere una
immigrazione della rotta balcanica, di etnia afghana e pakistana,
mentre il resto è in violazione del trattato di Dublino.
Per Andrea Ussai (M5S) una discontinuità era necessaria dopo
cinque anni di riforme frettolose calate dall'alto, dalla sanità
agli enti locali. E come a Roma anche qui - aggiunge - ci sono
punti che ci uniscono: la necessità di rivedere il programma
sanitario, di modificare le Uti, e inoltre di rilanciare la
centralità della regione, il riequilibrio dei rapporti con lo
Stato, l'introduzione di punti franchi, la valorizzazione del
patrimonio culturale e paesaggistico, la tutela ambientale e la
salute attraverso la dismissione di realtà impattanti per
promuovere un modello di sviluppo sostenibile, i rimborsi ai soci
delle cooperative: però - sottolinea - non si capisce come e
quando agire.
E ancora, come si può produrre un modello di accoglienza come il
Cie? la priorità non può essere costruire grandi centri bensì
velocizzare i riconoscimenti, coinvolgendo gli enti locali nei
percorsi di integrazione. Infine Ussai propone una serie di
priorità: prima le persone oneste; prima chi ha più bisogno; non
risposte uguali a bisogni diversi; prima la competenza. E
conclude: la nostra ambizione è migliorare la qualità di vita dei
cittadini.
Mauro Di Bert (Progetto FVG) esprimendo condivisione sul
programma si è soffermato sulla responsabilizzazione e la
motivazione del personale. Ma oltre a condividere gli obiettivi
contenuti nel programma sottolinea la volontà di condividere
anche il metodo di lavoro, senza smettere mai di spiegare alla
gente le scelte, una modalità operativa considerata fondamentale.
Per Piero Mauro Zanin (FI) il programma nasce dalla pluralità di
progetti e può essere migliorato e integrato, nella coerenza. Fra
i punti di intervento, il consigliere indica la semplificazione
come la vera scommessa per il Consiglio regionale, perchè essa è
il vantaggio competitivo su tutta la declinazione del governo
regionale: dalla sanità alle Uti, alla specialità e autonomia su
cui in particolare ha auspicato una posizione "aggressiva" del
presidente Fedriga verso lo Stato per tutelarla.
(segue)