Pd: Moretti-Santoro, su Ferriera maggioranza destituisce il Consiglio
(ACON) Trieste, 6 set - COM/MPB - "Sulla Ferriera la
maggioranza destituisce il Consiglio e invece di occuparsi del
problema passa la palla alla Giunta e prosegue a colpi di
ingannevoli slogan".
A dirlo sono i consiglieri regionali del Pd, Diego Moretti e
Mariagrazia Santoro presenti oggi all'audizione in IV Commissione
dei firmatari della petizione "Ferriera di Servola (Trieste):
dismissione e riconversione dell'area a caldo".
"Una questione complessa e delicata come l'ipotesi di chiusura
dell'area a caldo della Ferriera di Servola va affrontata avendo
un quadro chiaro e completo e un confronto con tutti i soggetti
coinvolti" - sostengono Moretti e Santoro -. "Non è pensabile
lasciare il Consiglio all'oscuro di un pezzo fondamentale della
vicenda, ossia l'incontro riservato avvenuto qualche giorno fa
tra il presidente Fedriga e il cavalier Arvedi. E così, mentre il
Pd cerca di approfondire la questione, la maggioranza illude i
cittadini di Servola "pagando" una promessa elettorale (quella
della chiusura dell'area a caldo), senza avere un quadro
complessivo della questione e del percorso per arrivare a tale
risultato".
"Assieme a tutte le opposizioni abbiamo proposto - dicono i due
consiglieri dem - di audire, dopo il Comitato Nosmog, anche il
presidente Fedriga, la proprietà di Siderurgica Triestina e i
sindacati dei lavoratori, ma la maggioranza ha ritenuto di non
farlo, scegliendo la strada semplice e pilatesca di accogliere e
spedire la petizione alla giunta, votazione alla quale come Pd
non abbiamo voluto partecipare considerandola un inganno.
"Petizione che prevede l'impegno del presidente a mettere
immediatamente in atto le procedure per la dismissione dell'area
a caldo della Ferriera e la sua riconversione in attività
compatibili, dimenticando che esiste un accordo della Regione con
ministero e proprietà del novembre 2014 e un'autorizzazione
integrata ambientale che permette oggi a Siderurgica triestina di
produrre a determinate condizioni. Di fronte a tanta e tale
superficialità vogliamo evitare per l'ente Regione l'avvio di
inutili e costosi contenziosi che non porterebbero da nessuna
parte".