Patto: Moretuzzo, sostenere le piccole botteghe
(ACON) Trieste, 1 ott - COM/RCM - Pieno appoggio da Massimo
Moretuzzo e Giampaolo Bidoli (Patto per l'Autonomia) alla
richiesta di ricondurre alla Regione la competenza primaria nel
settore del commercio, e dunque la possibilità di decidere sulla
regolamentazione delle aperture domenicali e festive in base alle
necessità del territorio.
"Inoltre - afferma Moretuzzo, a margine dei lavori d'Aula odierni
- condividiamo la scelta di procedere con norme stringenti
rispetto alle aperture festive, nel rispetto del diritto dei
lavoratori al riposo e nel sostegno di un modello culturale che
concilia lavoro e affetti, e incentiva la qualità delle relazioni
tra i cittadini: persone, prima che consumatori".
Soddisfazione anche per l'approvazione di un emendamento del
Gruppo a sostegno della piccola distribuzione, sempre più in
difficoltà per la presenza di tanti centri commerciali.
"Siamo per supportare in modo forte i piccoli negozi, in
particolare quelli presenti nei Comuni montani e in quelli di
piccole dimensioni. In questi casi - così ancora il capogruppo
del Patto - le botteghe non sono solo delle attività economiche
in grado di garantire i servizi di prossimità indispensabili, ma
diventano veri e propri presidi di welfare di comunità.
"In questo senso - spiega Moretuzzo - abbiamo depositato un
progetto di legge che prevede l'erogazione di finanziamenti
regionali per i piccoli Comuni (ovvero entro i 3mila abitanti),
finalizzati a sostenere i 'buoni spesa solidali'. Questi,
sull'esempio di una riuscita sperimentazione del Comune di Mereto
di Tomba poi replicata con successo anche da altre
amministrazioni comunali, andrebbero assegnati ai nuclei
familiari per essere spesi negli esercizi commerciali presenti
sul territorio comunale e convenzionati con il Comune stesso.
"L'iniziativa realizzerebbe in tal modo un duplice obiettivo: da
un lato permetterebbe di incrementare l'indotto economico di
questi negozi, riconoscendone inoltre il rilevante ruolo sociale
per la coesione delle comunità locali; dall'altro aumenterebbe il
potere di acquisto delle famiglie, offrendo loro nel concreto un
importante sostegno economico. La norma offre, quindi, la
possibilità ai Comuni che intendano avviare questa iniziativa di
ricevere un aiuto economico dalla Regione pari alla cifra che
essi stessi destineranno all'erogazione dei buoni spesa per le
famiglie, secondo modalità e forme in gran parte stabilite
autonomamente dai Comuni.
"Accanto a questa norma si aggiungerà a breve una seconda misura,
che prevede un finanziamento ad hoc per gli esercizi commerciali
di vicinato per spese da sostenere ai fini di miglioramenti
strutturali o di tipo tecnologico. Anche in questo caso, la
volontà è di fornire un aiuto economico concreto ai piccoli
esercizi (pure ubicati in contesti urbani più grandi), dando loro
modo di continuare a svolgere la funzione di presidio sociale sul
territorio.
"Crediamo fortemente - conclude l'esponente di opposizione -, e
ci impegneremo in questo senso, nella costruzione di una rete di
economia solidale, basata sui principi della sostenibilità
sociale e ambientale".