M5S: Capozzella, depositata pdl su disciplina elezioni comunali in FVG
(ACON) Trieste, 29 ott - COM/MPB - E' stata depositata oggi, a
firma dei quattro consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle
Fvg, Mauro Capozzella, Ilaria dal Zovo, Cristian Sergo e Andrea
Ussai la proposta di legge di "Modifica alla disciplina delle
elezioni comunali di cui alla legge regionale 19/2013", una
proposta che interviene sulla vigente disciplina delle elezioni
comunali nella nostra Regione.
"Questa provvedimento - ha spiegato il consigliere regionale
Mauro Capozzella, primo firmatario della proposta - si pone
l'obiettivo fondamentale di consentire a tutte le forze politiche
di poter esprimere veramente il peso politico che hanno sul
territorio ed evitare che il relativo dato venga "falsato" dalla
possibilità di coalizzarsi con altri partiti politici, creando
poi le evidenti difficoltà a governare che ben conosciamo, viste
le diverse anime che spesso contraddistinguono le grandi
coalizioni e che hanno come conseguenza la paralisi legislativa.
"La ratio è una legge che introduca il principio di un solo
candidato sindaco per ogni lista per affermare l'importanza della
stessa come vera espressione di un programma elettorale che si
traduce in azione concreta senza voler limitare il pluralismo e
il civismo, ma anzi recuperando la fiducia degli elettori
introducendo maggior trasparenza, e soprattutto, una reale
rappresentatività degli organi politici amministrativi".
"Sempre in linea con le finalità tracciate, si pongono due
ulteriori modifiche alla legge regionale 19/2013: in primo luogo
non sarà più possibile candidarsi consigliere contemporaneamente
in due comuni o in due circoscrizioni come accade oggi, per cui
in caso di elezione in entrambe, l'eletto deve optare per una
delle cariche ovvero, in caso di mancata opzione, rimane eletto
nel consiglio del comune o della circoscrizione in cui ha
riportato il maggior numero di voti in percentuale rispetto al
numero dei votanti ed è surrogato nell'altro consiglio.
Disposizione che disattende chiaramente l'espressione della
volontà popolare. In secondo luogo viene previsto il divieto di
voto disgiunto anche per i comuni con popolazione superiore a
15.000 abitanti, attualmente consentito, in quanto il voto al
candidato sindaco deve diventare automaticamente anche il voto
alla lista che lo sostiene.
"E' importante evidenziare che questa modifica non è solamente
dettata dalla volontà di voler far sì che i partiti "pesino" per
quello che effettivamente valgono - ha concluso il consigliere
pentastellato - ma è utile per tutte le forze politiche perché è
noto come sia insita nelle coalizioni allargate l'estrema
difficoltà, se non l'impossibilità, a prendere delle decisioni in
piena libertà e tradurle, poi, in atti amministrativi concreti
che si tramutino in azioni efficaci a migliorare la qualità della
vita della cittadinanza".