Crpo: convegno Donna e Sport, intervento pres. Annamaria Poggioli (1)
(ACON) Trieste, 23 nov - MPB - Essere donna nel mondo dello sport.
Il tema scelto per celebrare la Giornata internazionale contro la
violenza sulle donne (25/11) - condiviso dalle Commissioni Pari
opportunità di tutta Italia - ha innervato l'incontro che la
Commissione del Friuli Venezia Giulia ha organizzato insieme con
la presidenza del Consiglio regionale coinvolgendo le atlete
della squadra UPC Tavagnacco, della Serie A di calcio femminile,
della pallavolo femminile Libertas Martignacco (Serie A2 volley
femminile) e della Venjulia Rugby Trieste ASD (Coppa Italia
Femminile).
A introdurre i lavori nella sala Tessitori del Consiglio
regionale la presidente della Commissione regionale Annamaria
Poggioli e il presidente dell'Assemblea del Friuli Venezia Giulia
Piero Mauro Zanin, presenti anche il vicepresidente Francesco
Russo e i consiglieri regionali Franco Iacop e Edy Morandini.
Oggi vogliamo dare un segnale coinvolgendo per la prima volta uno
spaccato dello sport - ha esordito la presidente Poggioli
sottolineando come quest'anno in ogni comune della regione siano
state programmate iniziative per celebrare la Giornata
internazionale, segno della volontà di accendere l'attenzione su
questo dramma, e ricordando l'impegno che la Commissione sta
portando avanti anche con iniziative come la brochure "il
silenzio è il tuo nemico" già tradotta in sette lingue, cui
ulteriori 3 si aggiungeranno il prossimo anno per raggiungere il
maggior numero di donne, e distribuita in migliaia di copie
ovunque - comuni, scuole, ospedali, centri antiviolenza,
questure, prefetture - per sensibilizzare a denunciare la
violenza di genere.
Come si riesce a ottenere equità, pari dignità e pari opportunità
anche nel mondo dello sport?
Il problema della parità tra atlete e atleti è un traguardo
ancora lontano, richiede una lunga marcia - ha detto Poggioli
citando quanto affermato da ex atlete, fra le quali Nadine
Kessler pallone d'oro femminile 2014 e oggi rappresentante il
calcio femminile in Uefa -. Le atlete oggi presenti sono
un'eccellenza sportiva della nostra regione: belle persone,
talentuose e piene di potenzialità - ha aggiunto sottolineando
gli aspetti di sperequazione che ancora persistono.
Sono principalmente tre: il mancato riconoscimento dell'atleta
professionista, ben sapendo che il professionismo dà accesso a
garanzie di tipo previdenziale, sanitario e
contrattuale-economico; il mancato riconoscimento dal punto di
vista politico perché poche sono le donne che fanno parte di
staff tecnici e di organismi decisionali; e - terzo punto
attinente al tema della Giornata - le molestie, gli stereotipi e
le logiche sessiste che ancora permeano il mondo dello sport,
silenti e poco indagati, per combattere i quali importante è
anche il ruolo dell'informazione.
Confidiamo nell'intervento dell'Unione europea che si è impegnata
a realizzare entro il 2020 quella equità che ancora manca, perché
- ha concluso Poggioli - è importante che un punto di vista
femminile, una dimensione di genere, diventi un comune patrimonio
non solo nel mondo dello sport ma anche nell'ambito
socio-affettivo e nella vita professionale
(foto su sito:www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)
(segue)