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Cr: ddl assetto Servizio sanitario, relatore di minoranza Ussai (4)

05.12.2018
11:04
(ACON) Trieste, 5 dic - RCM - Ridurre da 5 a 3 il numero delle Aziende sanitarie per razionalizzare la spesa e avere un'organizzazione coerente con i percorsi di cura non era nel programma del centrodestra, ma è la proposta che il M5S ha portato alle ultime elezioni regionali e ricalca l'emendamento presentato già nel 2014 e bocciato dall'allora maggioranza di centrosinistra.

Lo ha fatto presente all'Assemblea legislativa regionale il pentastellato Andrea Ussai, relatore di minoranza del disegno di legge n. 27.

Bisognava sicuramente intervenire sull'assetto della sanità regionale - ha affermato il consigliere - perché un'importante criticità riguarda i perimetri delle Aziende, che sono stati tracciati non tenendo conto dei percorsi di salute seguiti dai cittadini e della consolidata programmazione per area vasta, penalizzando così la collaborazione tra gli ospedali del territorio e i rispettivi ospedali di alta specializzazione, che adesso si trovano, con l'eccezione di Pordenone, in Aziende diverse.

Con questa riforma, quindi, si recuperano le Aree vaste, ma soprattutto si mantengono le Aziende ospedaliere e territoriali integrate, un modello organizzativo aspramente criticato dal centrodestra, che voleva invece promuovere la separazione della gestione sanitaria delle grandi realtà ospedaliere da quella del territorio. Dopo le consultazioni però ha dovuto cambiare idea - così ancora l'esponente del M5S -, accogliendo le nostre sollecitazioni e presentando una revisione della governance che, oltre a facilitare l'auspicata integrazione tra tutti gli attori del sistema salute, avrà sicuramente un costo riorganizzativo inferiore perché non stravolge l'attuale assetto, ma lo ottimizza. Siamo felici di questa scelta, perché altrimenti si sarebbe messo ulteriormente in crisi un sistema e dei professionisti già fortemente provati dalla precedente riforma sanitaria.

In ogni caso servono coordinamento, percorsi condivisi, controlli e accompagnamento della riforma. È per questo che salutiamo con favore la nascita della cosiddetta "Azienda zero", che rafforzerà il governo e la valutazione del nuovo Sistema sanitario regionale (Ssr) che in questi anni sono stati carenti. Bisognerà capire, però, non appena l'Azienda regionale di coordinamento per la salute sarà operativa, quanto l'accentramento di alcune funzioni possa depotenziare il ruolo delle diverse Aziende, che non possono ridursi a mere esecutrici perché devono rispondere a esigenze di salute e di territori molto diversi. Sarà pertanto con spirito collaborativo, ma critico, che monitoreremo i passi che definiranno in maniera più puntuale l'operatività di questo nuovo organo. Auspichiamo diventi un luogo di confronto e sintesi delle migliori professionalità presenti in regione - ha detto Ussai - e non l'ennesimo carrozzone dove sistemare gli amici degli amici.

Si vuole rivedere solamente la governance del Ssr, però mancano discontinuità rispetto ai tagli previsti dalla precedente riforma e quindi i necessari presupposti per il potenziamento degli ospedali di rete (in difficoltà), così come un reale sviluppo dei distretti e delle strutture intermedie tra l'ospedale e il domicilio per le cure meno complesse. Inoltre non è abrogata la previsione di ospedali su più sedi, perciò chiediamo che in legge sia ribadito che ogni stabilimento ospedaliero e distrettuale si veda garantita non solo l'autonomia organizzativa, gestionale e contabile, ma anche funzionale, con risorse economiche e professionali dedicate.

Fondamentale inoltre - ha aggiunto il portavoce del M5S - è lo sviluppo e la valorizzazione delle professioni sanitarie e dei medici di medicina generale anche per fronteggiare l'aumento delle patologie croniche legate all'invecchiamento della popolazione e per attuare l'indispensabile integrazione socio-sanitaria.

Dopo l'approvazione di questa legge - ha chiosato Ussai - , mi auguro che ci si metta subito al lavoro per risolvere i problemi più sentiti dai cittadini: le lunghe liste di attesa, i tempi interminabili al Pronto soccorso, un sistema dell'emergenza che presenta ancora molte criticità, il rafforzamento (promesso e mai realizzato) dei servizi erogati sul territorio, nonché la carenza degli organici, del sistema informatico e del sistema manageriale sulle cui gambe dovrà camminare questa riforma.

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)

(segue)



Il consigliere regionale Ussai (M5S), relatore di minoranza del ddl n. 27 (Assetto Servizio sanitario regionale) ph. ARC Montenero