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Citt: Liguori, Hospice per Isontino e cure palliative a casa per bimbi

05.12.2018
16:32
(ACON) Trieste, 5 dic - COM/RCM - "Meno burocrazia per accedere alle cure in ospedale e a domicilio": così la consigliera dei Cittadini, Simona Liguori, in occasione del dibattito sulla forma sanitaria in discussione in Aula. "Nel nuovo contesto - ha esordito la Liguori -, sarà fondamentale che i presidi ospedalieri di base Spoke di Gorizia e Monfalcone mantengano una strutturazione tale da rispondere alle esigenze di cura dei pazienti. E in questo senso devono poter continuare a svolgere anche quelle funzioni che di norma caratterizzano i presidi ospedalieri di più elevato livello. Se vogliamo concepire un'organizzazione sanitaria regionale tecnologicamente adeguata, attrattiva e con un pool di professionisti di eccellenza, è necessario che gli ospedali isontini e il loro territorio siano organizzati adeguatamente e non diventino un'appendice residuale di un'area vasta.

"L'ospedale - ha sottolineato ancora l'esponente di centrosinistra - è un importante tassello del percorso assistenziale con una concentrazione crescente di tecnologie e complessità di cure, ma a tale concentrazione di servizi specialistici deve corrispondere la diffusione dei servizi sociosanitari di prossimità per facilitarne l'accesso al cittadino.

"I servizi territoriali devono, dunque, essere mantenuti e migliorati per rispettare anche il ruolo delle Aziende sanitarie, le quali, attraverso la loro articolazione, devono assicurare livelli di assistenza: prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale, assistenza ospedaliera. Gli obiettivi sono: una sanità pubblica in rete con quella privata e privato-convenzionata per abbattere le liste di attesa radiologiche, accentrando le indagini complesse negli Hub e quelle a bassa complessità e di follow up negli Spoke; la garanzia di turnover del personale medico e infermieristico; il potenziamento dei servizi domiciliari ad adulti e bambini.

"In tema di tutela dei diritti delle persone fragili - ha concluso la Liguori -, abbiamo segnalato alla Giunta regionale la richiesta che proviene dall'Isontino per l'organizzazione di un Hospice non ubicato nell'ospedale per acuti, che contempli le caratteristiche proprie delle strutture adibite alle cure fine vita. Si porti a compimento una vera rete di cure palliative che operi attraverso il lavoro di equipe multidisciplinari specializzate, strutturata sull'assistenza domiciliare al malato e alla sua famiglia, e una rete della terapia del dolore, concepita oggi solo come servizio ambulatoriale ospedaliero e non come servizio anche al domicilio del malato.

"E abbiamo anche avanzato la richiesta delle comunità udinesi di attivare le cure domiciliari palliative per i piccoli, perché quando un bambino in fase avanzata di malattia chiede al genitore di ritornare nella propria casa possa essere messo nelle condizioni di farlo".



La consigliera regionale Simona Liguori (Citt)