Lega: Bordin, la sanità a Latisana e Palmanova ritornerà friulana
(ACON) Trieste, 5 dic - COM/MPB - "La Sanità è uno dei settori
del Friuli Venezia Giulia che presenta le maggiori criticità.
Durante i confronti con i cittadini, gli operatori e le
associazioni interessate ci è stata palesata una situazione di
grande difficoltà e il livello del servizio sanitario è percepito
negativamente dagli utenti, a cui si aggiunge l'insoddisfazione
per la disomogeneità territoriale".
Lo dice il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Mauro
Bordin, durante la discussione in Aula sul disegno di legge n.27
che ridefinisce l'assetto istituzionale ed organizzativo del
Servizio Sanitario regionale.
"La riforma ha come obiettivo finale - commenta Bordin - dare
risposte certe ai cittadini, risolvere la carenza del personale e
riportare la qualità ai servizi. Siamo chiamati a decidere e
quindi a legiferare proprio alla luce di tutte queste criticità e
a ricercare i correttivi necessari. Guardiamo agli interessi dei
cittadini, assumendo le decisioni alla luce di questo percorso di
ascolto e confronto che questa maggioranza ha sempre ritenuto
prioritario. Non abbiamo stravolto nulla, ma siamo intervenuti
con decisione su criticità che sono sotto gli occhi di tutti.
"Siamo stati chiamati a rivedere i confini delle aziende
sanitarie. Le realtà di Latisana e di Palmanova - aggiunge Bordin
- fanno parte di un ragionamento sul territorio della provincia
friulana e fanno riferimento a Udine proprio come il Friuli vuole
e non certo a Monfalcone e Gorizia come avviene oggi, pur tenendo
conto del territorio ampio e di tutte le sue peculiarità.
"La sfida - continua l'esponente della maggioranza - è certamente
quella di promuovere la massima specializzazione negli ospedali
Hub garantendo dignità agli ospedali del territorio che devono
essere in grado di dare risposte concrete ai cittadini. Gorizia e
Monfalcone avranno i giusti spazi di autonomia e operatività
rispetto a Trieste, razionalizzando le risorse.
"Oggi stiamo costruendo l'architettura della riforma e nei
prossimi mesi saremo impegnati nelle scelte che dovranno ridare
efficienza al sistema. I costi della sanità sono pari a 2
miliardi e 700mila euro e negli ultimi anni sono lievitati in
modo importante, quasi intono al 10%. L'azienda zero avrà anche
lo scopo - conclude Bordin - di controllare i costi strutturali
così da razionalizzarli e orientarli per ottenere maggiori
risorse a servizio del cittadino".