Comitato Regioni: Iacop, approvato parere allargamento Ue
(ACON) Trieste, 6 dic - COM/RCM - "La prospettiva di aderire
all'Unione europea sta portando cambiamenti positivi e importanti
agli aspiranti Stati membri - in particolare nei Balcani
occidentali -, anche se troppo lentamente e solo in alcuni
punti".
Lo afferma il relatore del pacchetto riguardante l'allargamento
all'Unione europea ai Balcani occidentali e alla Turchia, il
consigliere regionale Franco Iacop membro del Comitato delle
Regioni per il Friuli Venezia Giulia.
"È necessario un cambiamento più rapido, più ampio e più profondo
per i cittadini che dovrebbero essere i beneficiari finali
dell'intero processo. Al Comitato delle Regioni - continua Iacop
- siamo pienamente consapevoli che il prossimo allargamento
potrebbe essere appena tra sei anni (2025) e che un'attenzione
inadeguata viene ancora rivolta a due livelli di governo locali e
regionali e che tuttavia interessano i due terzi della
legislazione europea.
"I Paesi candidati e quelli potenziali sono sempre più consci che
il governo locale e regionale sarà responsabile dell'attuazione
di molti cambiamenti richiesti dall'appartenenza al club europeo.
Tuttavia, ad esempio, non vi è un capitolo specifico nei colloqui
di adesione che affronti il processo di decentramento, l'Ue ha
disattivato alcuni preziosi programmi utilizzati in precedenti
allargamenti e gli stati nella regione potrebbero decentralizzare
alcune responsabilità ma non stanno decentralizzando abbastanza i
finanziamenti.
"La preoccupazione sull'inquinamento atmosferico è diffusa tra i
membri presenti e futuri dell'Unione, la gestione dei rifiuti
risulta essere problema prioritario per quasi tutte le città - fa
repsente il consigliere -, mentre il turismo è una delle
principali fonti di speranza economica per molte Regioni. Questi
sono esempi di questioni reali che riguardano la vita quotidiana
delle persone e in cui le autorità locali e regionali hanno un
ruolo fondamentale da svolgere. L'esperienza dimostra che i
cittadini giudicheranno l'utilità di aderire all'Ue con progressi
in tali settori, quindi è fondamentale che l'Unione europea, per
senso pratico e politico, inizi a lavorare a stretto contatto con
i politici locali e regionali ben prima che i loro Paesi
aderiscano ad essa.
"Il parere oggi approvato dal Comitato delle Regioni - conclude
Iacop -, oltre a valutare positivamente i progressi verso
l'adesione all'Ue effettuati dai singoli Paesi, dal punto di
vista della governance locale e regionale, stabilisce chiaramente
un punto imprescindibile e non derogabile per l'allargamento a
questi nuovi Paesi che si affacciano al Mediterraneo. Al centro
di tutto il processo di allargamento non può che esserci il tema
dello lo Stato di diritto, la giustizia, i diritti fondamentali,
il rispetto e la protezione delle minoranze, tutti argomenti non
solo formali ma che devono essere considerati identitari di chi
vuole far parte dell'Europa".
RC