Cr: ddl stabilità, relatore di minoranza Honsell (8)
(ACON) Trieste, 11 dic - MPB - Per il relatore di minoranza
Furio Honsell, esponente di Open-Sinistra FVG, i tre disegni di
legge che compongono la manovra di bilancio finanziaria
confermano la mancanza di una visione e di strategie innovative e
si chiede se la Giunta riuscirà a mantenere nella nostra regione
l'alto livello di qualità della vita lasciato in eredità dal
precedente esecutivo.
Se la Regione Friuli Venezia Giulia poteva giocare un ruolo a
livello nazionale ed europeo, era proprio quello di laboratorio,
di modello di buone pratiche innovative sul fronte del benessere
e della qualità della vita, della sostenibilità ambientale,
dell'innovazione tecnologica e della governance multilivello
integrata. Invece, nulla di quello che ci presentano queste leggi
va in queste direzioni - afferma Honsell che denuncia una
riduzione dell'impegno finanziario su settori strategici quali lo
sviluppo economico, la politica abitativa, le politiche del
lavoro, la promozione dell'inclusione e della solidarietà; ma
anche una corruzione dei valori di coesione sociale e di
universalità dei servizi, che inevitabilmente si rifletterà in
una crescita delle disparità in Regione e dunque sulla salute,
benessere e qualità sin qui goduti nella nostra società; le
cosiddette riforme degli Enti Locali e della Sanità sin qui
delineate, rischiano di far fare un salto nel buio alle nostre
amministrazioni, azzerando senza sostituire nulla a quegli enti e
organismi. Nulla c'è poi sui temi decisivi dello sviluppo
sostenibile rispetto ai 17 obiettivi delle Nazioni Unite o a
quelli dell'Ue per il 2030.
Se il giudizio è complessivamente negativo, gli elementi
condivisibili sono essenzialmente quelli che consistono nel
proseguimento delle iniziative avviate in passato, per Honsell
che, denunciando "la tessitura dell'intarsio normativo" di queste
leggi "esemplari per la loro opacità referenziale", propone una
critica costruttiva offrendo contributi concretati in emendamenti
e ordini del giorno.
Così, sottolineando che il disegno di legge collegata, che
dovrebbe presentare norme intersettoriali, è invece fortemente
gravato da una visione a "canne d'organo" per cui ad esempio non
c'è concertazione e integrazione tra Ambiente e Salute, tra
Energia e Attività Produttive, tra Attività Produttive e Lavoro,
Honsell passa in rassegna l'articolato in parallelo sui ddl 34
(stabilità) e 33 (collegata).
Sulle attività produttive, mancano nuove ed efficaci misure volte
alla promozione dell'innovazione o a settori emergenti ad alto
contenuto di conoscenza e nulla vi è per la cosiddetta "silver
economy", ovvero le attività economiche "per e degli anziani"
che, visto l'andamento demografico della nostra regione,
sarebbero urgenti.
Di tipo palliativi gli interventi sulle risorse agroalimentari,
forestali e ittiche mentre le misure per ambiente ed energia sono
totalmente insufficienti a promuovere una cultura, stili di vita
e di attività economica sostenibili, volti all'efficientamento
energetico e alla riduzione delle emissioni di gas serra
derivanti dall'uso di fonti energetiche da combustibili fossili.
Gravissimo, inoltre, che non vi siano contributi per il 2019 che
promuovano presso gli enti locali la stesura di Piani Attuativi
per l'Energia Alternativa e il Clima (PAESC), mentre è
preoccupante il ripristino degli onerosi contributi regionali per
il sostegno all'acquisto di carburante anche ai veicoli che era
previsto ne fossero esclusi, perché troppo inquinanti.
In fatto di trasporti e diritto alla mobilità, non è affrontato
in modo organico il tema del completamento e della manutenzione
della rete per la mobilità ciclabile nella nostra Regione, né
tantomeno della progettazione di metropolitane leggere per
ridurre il traffico di pendolari, urbani e interurbani, e la
riduzione del traffico parassita o passivo. Gli interventi sono
di ordinaria amministrazione o di nicchia come quello dei servizi
ferroviari con materiale storico (anche se di questo passo presto
non sarà più di nicchia).
Quanto agli investimenti previsti per abbattere i costi sostenuti
dalle famiglie per il trasporto dei figli alle sedi scolastiche e
universitarie, per Honsell la misura crea discriminazione tra
giovani con più o meno di 5 anni di residenza nella nostra
regione, non pone criteri di reddito per accedervi, non è
coordinata con nessuna misura di dimensionamento scolastico e,
infine, va a confliggere con la politica di attrazione che le
Università della Regione hanno sempre condotto verso popolazioni
studentesche extra-regionali, quali quelle del Veneto Orientale e
del Cadore, e con le esigenze di coloro che sono obbligati a
trasferirsi in Regione a seguito di concorsi di ammissione
nazionali (vedi medicina e lauree sanitarie).
In tema di salute, politiche sociali e disabilità) viene
mantenuto in modo transitorio il reddito di cittadinanza, però
con un tetto all'importo economico, mentre manca qualsiasi misura
volta a promuovere l'integrazione dei soggetti coinvolti nel
raccordo ospedale-territorio ovvero medici e pediatri di base,
medici ospedalieri, medici del distretto, farmacisti, operatori
sociali. Mancano anche misure specifiche di "medicina di
iniziativa".
Quanto a beni e attività culturali, sport e tempo libero, Honsell
sottolinea l'assenza di progetti di promozione dello sport di
cittadinanza, inteso come attività sportiva di partecipazione
invece che di competizione, e trova ingiustificata l'eliminazione
della candidatura della Città di Grado quale Sito Unesco.
Ambivalente la norma relativa a lavoro, formazione, politiche
giovanili e famiglia, con modesti interventi di politiche attive
del lavoro e priva di nuovi strumenti per contrastare in modo
efficace i gravi fenomeni degli inattivi, degli scoraggiati nella
ricerca di un impiego e dei Neet, mentre appaiono ridotte le
risorse per l'inclusione degli espulsi dal mondo del lavoro.
Critico il relatore sul previsto investimento per promuovere il
valore della diversità tra uomo e donna quale elemento essenziale
per lo sviluppo e la coesione sociale, che potrebbe invece andare
contro le pari opportunità che tendono invece a promuovere
l'"uguaglianza" tra i generi. Preoccupato anche per la radicale
modifica alla gestione del progetto Docuscuele senza il
coinvolgimento dell'Università che è prioritariamente
deputata alla formazione degli insegnanti.
C'è - avverte Honsell - una meticolosa ricerca di ripristinare
con cura filologica, quasi maniacale, i meccanismi di
finanziamento agli enti locali risalenti al periodo pre-UTI, ma
non arrivano risorse in più rispetto all'anno precedente, e
certamente non viene affrontato il gravissimo problema della
carenza di personale; a fronte degli ulteriori cospicui
investimenti a favore di telecamere, sistemi di videosorveglianza
e altri interventi volti a garantire la "sicurezza delle
abitazioni private", il relatore lamenta che non si pensa alla
"sicurezza nelle abitazioni private" con politiche attive per
ridurre incidenti domestici e cadute, che soprattutto per gli
anziani sono la prima causa di disabilità permanente.
Infine, per Honsell, grave e contraddittorio che siano state
tolte nell'articolo relativo al volontariato tutte le risorse
riferite alla promozione del diritto al gioco e all'attività
ludico-motoria-ricreativa" ovvero sul gioco di cittadinanza,
poichè il gioco sano è l'unico vero antidoto alla dipendenza dal
gioco d'azzardo patologico e strumento per superare barriere e
promuovere stili di vita sani e sostenibili.
I lavori della seduta antimeridiana dell'Aula si sono così
conclusi. Riprenderanno alle 14.30 con la discussione generale.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)
(segue)