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Cr: ddl stabilità, relatore di minoranza Honsell (8)

11.12.2018
13:33
(ACON) Trieste, 11 dic - MPB - Per il relatore di minoranza Furio Honsell, esponente di Open-Sinistra FVG, i tre disegni di legge che compongono la manovra di bilancio finanziaria confermano la mancanza di una visione e di strategie innovative e si chiede se la Giunta riuscirà a mantenere nella nostra regione l'alto livello di qualità della vita lasciato in eredità dal precedente esecutivo.

Se la Regione Friuli Venezia Giulia poteva giocare un ruolo a livello nazionale ed europeo, era proprio quello di laboratorio, di modello di buone pratiche innovative sul fronte del benessere e della qualità della vita, della sostenibilità ambientale, dell'innovazione tecnologica e della governance multilivello integrata. Invece, nulla di quello che ci presentano queste leggi va in queste direzioni - afferma Honsell che denuncia una riduzione dell'impegno finanziario su settori strategici quali lo sviluppo economico, la politica abitativa, le politiche del lavoro, la promozione dell'inclusione e della solidarietà; ma anche una corruzione dei valori di coesione sociale e di universalità dei servizi, che inevitabilmente si rifletterà in una crescita delle disparità in Regione e dunque sulla salute, benessere e qualità sin qui goduti nella nostra società; le cosiddette riforme degli Enti Locali e della Sanità sin qui delineate, rischiano di far fare un salto nel buio alle nostre amministrazioni, azzerando senza sostituire nulla a quegli enti e organismi. Nulla c'è poi sui temi decisivi dello sviluppo sostenibile rispetto ai 17 obiettivi delle Nazioni Unite o a quelli dell'Ue per il 2030.

Se il giudizio è complessivamente negativo, gli elementi condivisibili sono essenzialmente quelli che consistono nel proseguimento delle iniziative avviate in passato, per Honsell che, denunciando "la tessitura dell'intarsio normativo" di queste leggi "esemplari per la loro opacità referenziale", propone una critica costruttiva offrendo contributi concretati in emendamenti e ordini del giorno.

Così, sottolineando che il disegno di legge collegata, che dovrebbe presentare norme intersettoriali, è invece fortemente gravato da una visione a "canne d'organo" per cui ad esempio non c'è concertazione e integrazione tra Ambiente e Salute, tra Energia e Attività Produttive, tra Attività Produttive e Lavoro, Honsell passa in rassegna l'articolato in parallelo sui ddl 34 (stabilità) e 33 (collegata).

Sulle attività produttive, mancano nuove ed efficaci misure volte alla promozione dell'innovazione o a settori emergenti ad alto contenuto di conoscenza e nulla vi è per la cosiddetta "silver economy", ovvero le attività economiche "per e degli anziani" che, visto l'andamento demografico della nostra regione, sarebbero urgenti.

Di tipo palliativi gli interventi sulle risorse agroalimentari, forestali e ittiche mentre le misure per ambiente ed energia sono totalmente insufficienti a promuovere una cultura, stili di vita e di attività economica sostenibili, volti all'efficientamento energetico e alla riduzione delle emissioni di gas serra derivanti dall'uso di fonti energetiche da combustibili fossili. Gravissimo, inoltre, che non vi siano contributi per il 2019 che promuovano presso gli enti locali la stesura di Piani Attuativi per l'Energia Alternativa e il Clima (PAESC), mentre è preoccupante il ripristino degli onerosi contributi regionali per il sostegno all'acquisto di carburante anche ai veicoli che era previsto ne fossero esclusi, perché troppo inquinanti.

In fatto di trasporti e diritto alla mobilità, non è affrontato in modo organico il tema del completamento e della manutenzione della rete per la mobilità ciclabile nella nostra Regione, né tantomeno della progettazione di metropolitane leggere per ridurre il traffico di pendolari, urbani e interurbani, e la riduzione del traffico parassita o passivo. Gli interventi sono di ordinaria amministrazione o di nicchia come quello dei servizi ferroviari con materiale storico (anche se di questo passo presto non sarà più di nicchia).

Quanto agli investimenti previsti per abbattere i costi sostenuti dalle famiglie per il trasporto dei figli alle sedi scolastiche e universitarie, per Honsell la misura crea discriminazione tra giovani con più o meno di 5 anni di residenza nella nostra regione, non pone criteri di reddito per accedervi, non è coordinata con nessuna misura di dimensionamento scolastico e, infine, va a confliggere con la politica di attrazione che le Università della Regione hanno sempre condotto verso popolazioni studentesche extra-regionali, quali quelle del Veneto Orientale e del Cadore, e con le esigenze di coloro che sono obbligati a trasferirsi in Regione a seguito di concorsi di ammissione nazionali (vedi medicina e lauree sanitarie).

In tema di salute, politiche sociali e disabilità) viene mantenuto in modo transitorio il reddito di cittadinanza, però con un tetto all'importo economico, mentre manca qualsiasi misura volta a promuovere l'integrazione dei soggetti coinvolti nel raccordo ospedale-territorio ovvero medici e pediatri di base, medici ospedalieri, medici del distretto, farmacisti, operatori sociali. Mancano anche misure specifiche di "medicina di iniziativa".

Quanto a beni e attività culturali, sport e tempo libero, Honsell sottolinea l'assenza di progetti di promozione dello sport di cittadinanza, inteso come attività sportiva di partecipazione invece che di competizione, e trova ingiustificata l'eliminazione della candidatura della Città di Grado quale Sito Unesco.

Ambivalente la norma relativa a lavoro, formazione, politiche giovanili e famiglia, con modesti interventi di politiche attive del lavoro e priva di nuovi strumenti per contrastare in modo efficace i gravi fenomeni degli inattivi, degli scoraggiati nella ricerca di un impiego e dei Neet, mentre appaiono ridotte le risorse per l'inclusione degli espulsi dal mondo del lavoro. Critico il relatore sul previsto investimento per promuovere il valore della diversità tra uomo e donna quale elemento essenziale per lo sviluppo e la coesione sociale, che potrebbe invece andare contro le pari opportunità che tendono invece a promuovere l'"uguaglianza" tra i generi. Preoccupato anche per la radicale modifica alla gestione del progetto Docuscuele senza il coinvolgimento dell'Università che è prioritariamente deputata alla formazione degli insegnanti. C'è - avverte Honsell - una meticolosa ricerca di ripristinare con cura filologica, quasi maniacale, i meccanismi di finanziamento agli enti locali risalenti al periodo pre-UTI, ma non arrivano risorse in più rispetto all'anno precedente, e certamente non viene affrontato il gravissimo problema della carenza di personale; a fronte degli ulteriori cospicui investimenti a favore di telecamere, sistemi di videosorveglianza e altri interventi volti a garantire la "sicurezza delle abitazioni private", il relatore lamenta che non si pensa alla "sicurezza nelle abitazioni private" con politiche attive per ridurre incidenti domestici e cadute, che soprattutto per gli anziani sono la prima causa di disabilità permanente.

Infine, per Honsell, grave e contraddittorio che siano state tolte nell'articolo relativo al volontariato tutte le risorse riferite alla promozione del diritto al gioco e all'attività ludico-motoria-ricreativa" ovvero sul gioco di cittadinanza, poichè il gioco sano è l'unico vero antidoto alla dipendenza dal gioco d'azzardo patologico e strumento per superare barriere e promuovere stili di vita sani e sostenibili.

I lavori della seduta antimeridiana dell'Aula si sono così conclusi. Riprenderanno alle 14.30 con la discussione generale.

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)

(segue)