Lega: Turchet, incentivi auto non propedeutici a svolta ecologica
(ACON) Trieste, 12 dic - COM/RCM - "Ritengo apprezzabile e
condivisibile lo sforzo che questa amministrazione di
centrodestra intende portare avanti con 11 milioni di euro
stanziati anche in favore degli incentivi per le auto elettriche,
massima attenzione però deve essere rivolta anche al loro
concreto e fattivo utilizzo".
Ad affermarlo è il consigliere della Lega Stefano Turchet,
durante la discussione in Aula sulla nota di aggiornamento del
Documento di economia e finanza regionale 2019.
"Bisogna fare attenzione agli interessi delle multinazionali
dell'energia - aggiunge Turchet - che vorrebbero spingerci a
tutti i costi ad acquistare auto elettriche prodotte in altri
Paesi, e di cui non è effettivamente comprovato il risparmio in
termini di inquinamento ambientale complessivo. Per produrre le
batterie utili alle auto elettriche, molto spesso si sfruttano
lavoratori sottopagati e si depredano interi territori delle
risorse naturali. Basti pensare all'Africa, dove le principali
miniere di approvvigionamento del litio vedono impiegati
lavoratori sottopagati che per ottenere 1 chilogrammo del
prezioso materiale devono setacciare manualmente 6 tonnellate di
terreno.
"Come se tutto ciò non bastasse - continua il leghista -, vi sono
numerosi interessi sovranazionali nel business della cosiddetta
Green economy o dell'economia circolare, basti pensare che la
corsa all'approvvigionamento dei materiali per la mobilità
elettrica, litio rame e cobalto, è già iniziata e gli speculatori
hanno fiutato l'affare che nei prossimi anni assumerà dimensioni
esponenzialmente più significative. A tutto ciò va aggiunto che
studi recenti sugli effetti dei campi elettromagnetici sull'uomo
hanno già dimostrato la correlazione tra gli stessi e alcune
gravi patologie: come dire che con l'auto elettrica rischieremo
di toglieremo di torno l'aria inquinata dai fumi e dalle polveri
per avvolgerci di elettrosmog.
"Dunque - conclude il consigliere della Lega - invito la Giunta
regionale a porre grande attenzione su come questi incentivi
verranno utilizzati. Non vorrei che facessimo esclusivamente il
gioco di aziende o di interessi internazionali che tentano di
intrufolarsi subdolamente all'interno delle amministrazioni
pubbliche italiane, magari facendo credere che i loro veicoli
sono l'unica soluzione all'inquinamento ambientale".