Citt: Liguori, la salute sia immune dalla contesa politica
(ACON) Trieste, 12 dic - COM/RCM - "Lievita la spesa sanitaria
e sociale, che nel 2019 sfiorerà i 3 miliardi di euro: mettiamo
da parte inutili polemiche e pensiamo a migliorare i servizi
anche misurando la qualità percepita dai cittadini."
Nell'ambito del dibattito sulla legge di stabilità che in questi
giorni tiene banco in Aula, è intervenuta anche la consigliera
regionale dei Cittadini, Simona Liguori. La rappresentante del
movimento civico ha posto l'accento sulla previsione di spesa
riferita al settore sanitario e sociosanitario, che passa dai
2,62 miliardi dell'inizio del 2018 ai 2,97 miliardi del 2019.
"Un incremento di 350 milioni - ha sottolineato la Liguori - che
porta la spesa annuale alla ragguardevole cifra dei quasi 3
miliardi, ovvero ai due terzi del totale delle spese manovrabili
che ammontano a poco più di 4,5 miliardi. Più del 10% rispetto
all'esercizio precedente. Un impegno di spesa a dir poco
significativo, che chiama tutti noi a un atto di responsabilità.
È necessario, infatti, che il delicato settore della salute resti
immune da ogni forma di contesa politica e che si faccia un esame
approfondito delle ragioni di questo enorme incremento di spesa.
Esame che non può attendere la piena operatività dell'istituenda
Azienda regionale di coordinamento per la salute (Arcs), ma che
deve essere svolto immediatamente perché l'incremento della spesa
sanitaria non si accompagna a un incremento dell'efficienza e
della qualità dell'assistenza percepite da parte degli utenti.
"L'invecchiamento della popolazione e l'avanzamento della
fragilità - ha aggiunto l'esponente di centrosinistra -
richiederà sempre di più un orientamento del Servizio sanitario
regionale, dalla modalità organizzativa di erogazione della
singola prestazione all'intero percorso assistenziale, con
l'obiettivo che questo possa svolgersi in modo unitario anche se
le singole prestazioni sono assicurate da strutture diverse.
L'ospedale è un importante tassello del percorso assistenziale,
con una concentrazione crescente di tecnologie e complessità di
cure e conseguentemente dei costi. È collocato all'interno delle
reti cliniche-assistenziali nelle quali, appunto, alla
concentrazione di servizi specialistici ospedalieri deve
corrispondere la diffusione dei servizi sociosanitari di
prossimità per facilitare nel territorio l'accesso al cittadino".