FdI/An: bene emendamento per sostegno alla natalità in Stabilità 2019
(ACON) Trieste, 12 dic - COM/RCM - Il Gruppo consiliare di
Fratelli d'Italia si complimenta con la Giunta regionale e
appoggia in pieno l'emendamento a sostegno della natalità e delle
famiglie con più figli in Friuli Venezia Giulia, che l'Esecutivo
stesso ha previsto per la legge di Stabilità 2019 all'esame
dell'Aula in questi giorni.
"L'importo che la Regione stanzierà a supporto delle mamme e dei
papà - spiegano Alessandro Basso e Claudio Giacomelli - sarà
destinato al pagamento delle rette degli asili nido, con
contributi a beneficio di nuclei con un Isee entro i 50mila euro.
Viene, dunque, allargato il contributo anche ai nuclei familiari
del ceto medio fino a oggi escluso dell'accesso all'abbattimento
delle rette.
"Siamo molto soddisfatti della decisione della Giunta, che si
dimostra una volta in più sensibile e attenta nei confronti della
famiglia, cardine della società - commentano ancora i due
consiglieri -, così centrale nei valori sostenuti dal nostro
partito. L'abbiamo sottolineato più volte e fatto presente con un
ordine del giorno presentato in Consiglio regionale a luglio
scorso, la cui importanza siamo grati sia stata evidenziata da
questa decisione della Giunta.
"La famiglia, come già presentato nel programma di governo del
presidente Fedriga, assume carattere di centralità in ogni sua
declinazione anche all'interno della gestione amministrativa dei
Comuni. Prendendo, infatti, a esempio il 'quoziente Pordenone',
ovvero quella formula politico-amministrativa sostenuta e
applicata dal sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani
relativamente all'accesso ai servizi della prima infanzia del suo
territorio, il Gruppo consiliare regionale di FdI/An - ricordano
i due esponenti - la scorsa estate aveva chiesto che la Giunta si
assumesse l'impegno di adeguare le tariffe al 'quoziente
familiare', che comprendesse il numero di figli componenti il
nucleo familiare, il numero di figli frequentanti le scuole della
prima infanzia, il numero di figli frequentanti scuole
dell'obbligo di ogni ordine e grado e la presenza nel nucleo
familiare di figli portatori di handicap. Oltre a ciò, di rendere
accessibili entro l'esercizio finanziario di ciascun anno
scolastico i contributi prescritti alle scuole paritarie, onde
permettere loro di espletare un regolare funzionamento senza
gravare sulla comunità ed in particolare sulle famiglie".