Cr: inaugurata mostra autonomismo e regionalismo
(ACON) Trieste, 13 dic - MPB - La nascita della Regione Friuli
Venezia Giulia in 20 pannelli, dalle premesse maturate lungo i
secoli fino a quei due anni tra il 1945 e il 1947 che portarono
al riconoscimento da parte dell'Assemblea Costituente dello
Statuto di Autonomia e Specialità, rimasto però congelato fino al
1963, quando finalmente venne approvato, ma in grado, pur in
quella dimensione sospesa, di animare il nuovo autonomismo.
Un percorso scandito individuando innanzitutto i profili
dell'autonomismo: istintivo, storico, religioso, culturale,
linguistico, letterario, identitario - ovvero della Patria -,
politico, dialettale, per arrivare poi ai fermenti rafforzatisi
fra le due guerre mondiali fino, appunto, a quel biennio
decisivo, soffermandosi sui contributi di quanti in quel progetto
credettero.
E' quanto racconta la rassegna storica "Autonomismo e
regionalismo" allestita dalla Società Filologica Friulana, e
inaugurata oggi in Consiglio regionale, nella pausa dei lavori
d'Aula, dal presidente Piero Mauro Zanin inseme con il presidente
della SFF, Federico Vicario e con il curatore Gianfranco Ellero
che l'ha illustrata, presenti numerosi consiglieri.
Questi pannelli - ha detto Zanin - hanno il senso di una pietra
d'inciampo perchè danno supporto materiale a quello che è stato
un sogno, l'aspirazione realizzata di genti sottomesse a
esprimere una volontà di riscatto, all'autodeterminarsi, ad
assumersi la responsabilità di governare da sole con la capacità
di pensare al bene delle proprie comunità. Fu una sfida vinta a
tenere vicine realtà, lingue, identità, culture e tradizioni
diverse, che per decenni ha avuto uno straordinario influsso
positivo per lo sviluppo di questa terra.
La nascita della Regione è un fatto storico circostanziato che
nutre costantemente le potenzialità e le prospettive di questa
terra, interpellando l'intera società oltre che la classe
politica e istituzionale sulla stretta relazione tra il suo
essere e il suo divenire, per questo riflettere su quel grande
risultato, sul lavoro e la determinazione visionaria e
lungimirante delle personalità che ne hanno permesso il
raggiungimento è un'operazione storico-culturale protesa al
futuro. Ho riscontrato un afflato simile a quello - ha
sottolineato Zanin - nel momento del terremoto quando si è
realizzata una alleanza straordinaria tra comunità e istituzioni.
E' il frutto di una collaborazione virtuosa con le istituzioni -
ha sottolineato il presidente Vicario, annunciando che un
ulteriore capitolo di riflessione sarà offerto nel 2019, in
occasione del centenario della fondazione della Società
Filologica Friulana, mentre Gianfranco Ellero ha fatto sapere che
è in corso di preparazione un analogo progetto dedicato a
Trieste, perchè - ha sottolineato - questa regione è fatta di due
identità: vicine, osmotiche, forti, ma diverse.
La mostra resterà aperta fino al 25 gennaio 2019; sarà visitabile
dal lunedì al giovedì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle
17.30 e il venerdì dalle 9.30 alle 13.30.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)