Crpo: assemblea annuale con le associazioni femminili del FVG
(ACON) Trieste, 17 dic - RCM - Si è tenuto a Trieste, nella
sala che ospita le sedute del Consiglio regionale, l'annuale
appuntamento della Commissione regionale per le pari opportunità
(Crpo) con le associazioni e i movimenti delle donne del Friuli
Venezia Giulia. L'incontro - ha spiegato la presidente, Annamaria
Poggioli - rientra tra le finalità istituzionali della
Commissione e rappresenta uno dei momenti più importanti
dell'attività della Crpo FVG perché consente di condividere le
tante progettualità con le realtà associative dei territori. A
breve la Commissione sarà aggiornata nelle sue componenti e
questa volta vedrà il 30% di presenza maschile, voluta perché il
percorso verso la parità deve essere sempre più condiviso tra
uomini e donne. Ascolteremo proprio da voi a che punto è arrivato
questo cammino verso la parità, ma intanto è giusto far presente
che c'è molta condivisione da parte degli uomini soprattutto
quando si tratta di affrontare il problema della violenza sulle
donne.
A Pordenone - ha così reso noto la Poggioli - si è creato "In
prima persona", team di uomini che si impegna a organizzare e
promuovere incontri e manifestazioni o collaborare con le
associazioni dei Comuni, per dire basta alla violenza sulle
donne. E questa presa di posizione è presente anche nelle altre
province, anche se magari in forma più latente. Perciò bene
questo 30% di componente maschile.
La Poggioli ha quindi elencato i diversi temi approfonditi dalla
Crpo FVG nei suoi ultimi 5 anni di attività sul territorio,
attraverso manifestazioni e convegni sempre informativi, non
ultimo quello di novembre scorso in cui si è parlato delle
disparità uomo/donna nel mondo dello sport. E si è complimentata
per le numerosissime iniziative portate avanti da tantissimi
Comuni della regione, iniziative che sono state di conforto
all'agire della Crpo e che dimostrano che le nuove generazioni
sono particolarmente sensibili alle tematiche della violenza e
della disparità di genere.
Una disparità - ha aggiunto la presidente - che si segnala
soprattutto ancora nel mondo del lavoro "dove il problema più
cogente è quello della conciliazione, che causa molte donne
disoccupate". Per questo ambito, la Commissione si è mossa con
azioni positive come convegni formativi e ha messo in atto buone
pratiche, mettendo a confronto lavoratrici, imprenditrici e
sindacaliste.
Altri appuntamenti sono stati rivolti alla salute della donna:
"Speriamo che si portino avanti le iniziative già abbozzate con
la medicina di genere - si è augurata la Poggioli -. I centri
anti violenza si stanno mobilitando perché i consultori sono
stati marginalizzati, invece desideriamo che riacquistino il
vecchio ruolo di supporto delle donne e dei loro bambini.
"Importante anche il linguaggio di genere, dove abbiamo coinvolto
giornalisti e giornaliste perché si sappia parlare nei termini
giusti e con le giuste parole di violenza sulle donne. A luglio
2015 è nata la Carta di Pordenone, modello da esportare perché
documento che si occupa del linguaggio di genere, protocollo
d'intesa per promuovere una rappresentazione rispettosa della
dignità della persona nell'ambito dell'informazione e della
comunicazione".
La presidente ha poi fatto un riferimento alle molte azioni
contro gli stereotipi, nonché alla traduzione della brochure "Il
silenzio è il tuo nemico - Uscire dalla violenza si può", già
tradotta in 7 lingue e che nel 2019 diventeranno 11, tra cui il
serbo.
A fare gli onori di casa, il vicepresidente del Consiglio
regionale, Francesco Russo, che ha esordito con una battuta:
"Sono lieto di essere qui oggi in minoranza, perché solitamente
quest'Aula ospita più uomini che donne. Sono, infatti, solo 6 le
consigliere regionali a fronte di 43 consiglieri, e il loro
numero è pure in calo rispetto alla passata legislatura così come
è calato in Parlamento. E questo non è un buon segnale che diamo
all'esterno, perché è vero che come istituzione siamo lo specchio
della società, siamo l'espressione della scelta democratica dei
cittadini, ma sta a noi dare il buon esempio ed essere
formatori".
Sua la proposta di legge n. 10 di luglio scorso - ha ricordato
Russo alle presenti -, che intende modificare l'articolo 25 della
legge regionale 17/2007 sulla determinazione della forma di
governo della Regione FVG e del sistema elettorale regionale,
attraverso l'introduzione della doppia preferenza di genere nelle
elezioni regionali per favorire la presenza femminile nella
politica; un progetto però fermo alla sua illustrazione in sede
di Commissione di merito. "Confido che il suo processo
legislativo riprenda - si è augurato - e che sia accompagnato da
tutte voi e da uomini consapevoli. Perché il cammino dei diritti
non è un cammino che non rischia di incepparsi o di fare passi
indietro, prova ne è il calo del numero delle presenze femminili
tra gli eletti".
Il vicepresidente ha quindi detto del molto fatto e del molto
ancora da fare, dal lavoro femminile alle parole ostili riferite
alle donne, ad azioni rivolte alle nuove generazioni e allo
smettere di utilizzare stereotipi oggi purtroppo presenti nella
quotidianità.
Infine, una sollecitazione proprio alle donne, prima di lasciare
loro la parola e dare il via all'assemblea annuale: "Devono
arrivare segnali e richieste precisi al mondo legislativo. Fate
una pressione forte dal basso, non siate timide, perché la
politica da sola non ce la può fare. Fateci arrivare la vostra
voce forte e chiara".
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)