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Crpo: assemblea annuale con le associazioni femminili del FVG

17.12.2018
17:32
(ACON) Trieste, 17 dic - RCM - Si è tenuto a Trieste, nella sala che ospita le sedute del Consiglio regionale, l'annuale appuntamento della Commissione regionale per le pari opportunità (Crpo) con le associazioni e i movimenti delle donne del Friuli Venezia Giulia. L'incontro - ha spiegato la presidente, Annamaria Poggioli - rientra tra le finalità istituzionali della Commissione e rappresenta uno dei momenti più importanti dell'attività della Crpo FVG perché consente di condividere le tante progettualità con le realtà associative dei territori. A breve la Commissione sarà aggiornata nelle sue componenti e questa volta vedrà il 30% di presenza maschile, voluta perché il percorso verso la parità deve essere sempre più condiviso tra uomini e donne. Ascolteremo proprio da voi a che punto è arrivato questo cammino verso la parità, ma intanto è giusto far presente che c'è molta condivisione da parte degli uomini soprattutto quando si tratta di affrontare il problema della violenza sulle donne.

A Pordenone - ha così reso noto la Poggioli - si è creato "In prima persona", team di uomini che si impegna a organizzare e promuovere incontri e manifestazioni o collaborare con le associazioni dei Comuni, per dire basta alla violenza sulle donne. E questa presa di posizione è presente anche nelle altre province, anche se magari in forma più latente. Perciò bene questo 30% di componente maschile.

La Poggioli ha quindi elencato i diversi temi approfonditi dalla Crpo FVG nei suoi ultimi 5 anni di attività sul territorio, attraverso manifestazioni e convegni sempre informativi, non ultimo quello di novembre scorso in cui si è parlato delle disparità uomo/donna nel mondo dello sport. E si è complimentata per le numerosissime iniziative portate avanti da tantissimi Comuni della regione, iniziative che sono state di conforto all'agire della Crpo e che dimostrano che le nuove generazioni sono particolarmente sensibili alle tematiche della violenza e della disparità di genere.

Una disparità - ha aggiunto la presidente - che si segnala soprattutto ancora nel mondo del lavoro "dove il problema più cogente è quello della conciliazione, che causa molte donne disoccupate". Per questo ambito, la Commissione si è mossa con azioni positive come convegni formativi e ha messo in atto buone pratiche, mettendo a confronto lavoratrici, imprenditrici e sindacaliste.

Altri appuntamenti sono stati rivolti alla salute della donna: "Speriamo che si portino avanti le iniziative già abbozzate con la medicina di genere - si è augurata la Poggioli -. I centri anti violenza si stanno mobilitando perché i consultori sono stati marginalizzati, invece desideriamo che riacquistino il vecchio ruolo di supporto delle donne e dei loro bambini.

"Importante anche il linguaggio di genere, dove abbiamo coinvolto giornalisti e giornaliste perché si sappia parlare nei termini giusti e con le giuste parole di violenza sulle donne. A luglio 2015 è nata la Carta di Pordenone, modello da esportare perché documento che si occupa del linguaggio di genere, protocollo d'intesa per promuovere una rappresentazione rispettosa della dignità della persona nell'ambito dell'informazione e della comunicazione".

La presidente ha poi fatto un riferimento alle molte azioni contro gli stereotipi, nonché alla traduzione della brochure "Il silenzio è il tuo nemico - Uscire dalla violenza si può", già tradotta in 7 lingue e che nel 2019 diventeranno 11, tra cui il serbo.

A fare gli onori di casa, il vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Russo, che ha esordito con una battuta: "Sono lieto di essere qui oggi in minoranza, perché solitamente quest'Aula ospita più uomini che donne. Sono, infatti, solo 6 le consigliere regionali a fronte di 43 consiglieri, e il loro numero è pure in calo rispetto alla passata legislatura così come è calato in Parlamento. E questo non è un buon segnale che diamo all'esterno, perché è vero che come istituzione siamo lo specchio della società, siamo l'espressione della scelta democratica dei cittadini, ma sta a noi dare il buon esempio ed essere formatori".

Sua la proposta di legge n. 10 di luglio scorso - ha ricordato Russo alle presenti -, che intende modificare l'articolo 25 della legge regionale 17/2007 sulla determinazione della forma di governo della Regione FVG e del sistema elettorale regionale, attraverso l'introduzione della doppia preferenza di genere nelle elezioni regionali per favorire la presenza femminile nella politica; un progetto però fermo alla sua illustrazione in sede di Commissione di merito. "Confido che il suo processo legislativo riprenda - si è augurato - e che sia accompagnato da tutte voi e da uomini consapevoli. Perché il cammino dei diritti non è un cammino che non rischia di incepparsi o di fare passi indietro, prova ne è il calo del numero delle presenze femminili tra gli eletti".

Il vicepresidente ha quindi detto del molto fatto e del molto ancora da fare, dal lavoro femminile alle parole ostili riferite alle donne, ad azioni rivolte alle nuove generazioni e allo smettere di utilizzare stereotipi oggi purtroppo presenti nella quotidianità.

Infine, una sollecitazione proprio alle donne, prima di lasciare loro la parola e dare il via all'assemblea annuale: "Devono arrivare segnali e richieste precisi al mondo legislativo. Fate una pressione forte dal basso, non siate timide, perché la politica da sola non ce la può fare. Fateci arrivare la vostra voce forte e chiara".

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)



Il vicepresidente del Consiglio regionale, Russo, e la presidente della Crpo, Poggioli (foto Arc/GM)
La presidente Poggioli apre l'assemblea annuale delle associazioni femminili (foto Acon/RCM)
Alcune delle partecipanti all'assemblea annuale delle associazioni femminili (foto Arc/GM)