Vicepres. Mazzolini presenta fiaccolata del Lussari del 1/1/2019
(ACON) Trieste, 21 dic - RCM - La prima porta la data 1 gennaio
1974 e da allora non solo non si è mai fermata, ma via via si è
arricchita di nuovi partecipanti, sino ad arrivare all'attuale
quota 250, tutti in rigoroso costume tradizionale.
E' la fiaccolata del Lussari, che ogni primo dell'anno si snoda
lungo la pista Di Prampero, la più lunga (più di 4 chilometri)
che venga coperta da fiaccolatori in Europa.
La fiaccolata - è il pensiero espresso dal vicepresidente del
Consiglio regionale Stefano Mazzolini alla conferenza stampa di
presentazione a Trieste nel Palazzo di Piazza Oberdan -
rappresenta l'incrocio di tre culture: la slovena, la carinziana
e la friulana, divise dalla lingua ma legate a loro volta dal
simbolo della cristianità ben rappresentato dal Santuario che
sorge sul Lussari, voluto nel 1360 dall'allora Patriarca
d'Aquileia, Ludovico della Torre. Questo appuntamento, atteso
ogni anno e che si ripresenta puntuale con ogni clima, può essere
viatico per far conoscere oltre confine tutto il territorio
regionale. Per parteciparvi, si comincia a prepararsi da piccoli
come sostenitori, poi da maggiorenni e provetti sciatori si può
diventare uno dei suoi fiaccolatori, il cui numero comunque è
chiuso per motivi di sicurezza.
Dall'assessore regionale al Turismo, Sergio Emidio Bini, un
saluto a distanza ma sentito. Tingere il cielo stellato e la
pista Di Prampero con centinaia di fiaccole - ha fatto sapere
Bini - apre ormai da tradizione l'anno che viene, contribuendo a
rendere ancora più magico il luogo per coloro che lo abitano e
per coloro che lo hanno scelto per le vacanze. Si tratta di uno
spettacolo unico ed emozionante.
Giallo, allora, come le stelle e come il colore di Camporosso,
come la pista che si "incendia" con il fuoco delle torce della
fiaccolata - ha spiegato il segretario dell'Unione sportiva
Camporosso, Maurizio Lattisi -. E giallo, se vogliamo, come il
colore del Vaticano, perché effettivamente Camporosso ha un forte
legame con la Chiesa, che gli viene da storia e leggenda, come
quella del ritrovamento appunto sul monte Lussari, e per due
volte, di una madonnina da parte di un pastore e da lì alla
costruzione del Santuario in quel luogo da parte dei
Camporossiani. Perché la nostra è - da secoli - storia di
incroci, dall'Impero romano a quello asburgico, sino alle genti
dell'Unione europea.
Ricco il palinsesto degli eventi a Camporosso, che cominciano già
domenica 30 dicembre alle 17.00 con l'Après-ski, presso la
tensostruttura riscaldata del campo sportivo e la presentazione
della Scuola di sci Tarvisio. Lunedì 31 dicembre altri
appuntamenti, tra cui alle 17.00 il concerto dell'Accademia
lirica di Santa Croce di Trieste presso la chiesa di Sant'Egidio
e poi altra musica dal vivo, piatti tradizionali e Festa del buon
augurio. Martedì 1 gennaio 2019 alle 14.00 mostra mercato lungo
la via Valcanale, alle 14.30 concerto lirico sempre
dell'Accademia di Santa Croce presso il Santuario, alle 16.30
fiaccolata dei bambini lungo le vie di Caporosso, mentre alle
18.00 gli attesissimi 250 fiaccolatori in abiti storici
compariranno sul muro finale della pista Di Prampero dove si
accenderà il grande numero luminoso che saluta ufficialmente il
nuovo anno. Per l'occasione, la telecabina del Monte Lussari
rimarrà aperta fino alle 20.00 così da permettere a tutti di
poter ammirare anche dall'alto l'avvenimento.
Dal consigliere Danilo Slokar, presente alla conferenza stampa,
l'idea di pensare, il prossimo anno, a coniugare un evento come
la Barcolana di Trieste con Tarvisio, uno dei luoghi più
accessibili della regione - ha detto Slokar - sia in estate sia
in inverno, dove l'offerta turistica è amplia, dal trekking alla
bici, allo sci. Perché lì c'è veramente il turismo di confine, un
turismo che deve cominciare ad essere collegato, partendo dal
mare e passando per il Carso, il Collio, le Valli del Natisone e
su fino a Tarvisio, perché noi siamo davvero l'Europa.
Partecipando anche lui alla conferenza stampa, il consigliere
regionale Giuseppe Ghersinich ha infine rivolto un grazie ai
volontari, "perché senza di loro - ha fatto presente - il Paese
non andrebbe da nessuna parte. E anche noi, oggi, se possiamo
parlare di questa fiaccolata è solo grazie al loro impegno
preziosissimo".
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)