Pres.Zanin a cerimonie ricordo agenti morti nella "strage di Natale"
(ACON) Udine, 23 dic - MPB - "A vent'anni di distanza ricordare
ha un significato amaro perchè non sono stati ancora trovati gli
autori della strage. Questo dà un senso di smarrimento. Ma la
vicinanza della cittadinanza ai familiari degli agenti che
persero la vita e alla Polizia di Stato testimonia che in questa
città e in Friuli Venezia Giulia i valori del rispetto,
dell'onestà, della convivenza civile sono ancora molto forti e
presenti. L'auspicio che rinnoviamo è che si possa dare una
spiegazione a quella tragedia e un nome ai colpevoli: lo dobbiamo
ai familiari e al senso civile di una città come Udine che è
Medaglia d'Oro alla Resistenza ed ha in sè forti i valori della
democrazia. Quell'attentato rappresenta una ferita alla
democrazia: trovare una risposta significa restituire a questi
tre eroi silenziosi, ai loro familiari e alla città un senso di
giustizia fondamentale, senza il quale si rischia che venga meno
quella convivenza civile necessaria per poter progredire".
Il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin, presente
alle cerimonie organizzate a Udine per ricordare i tre agenti
della Polizia di Stato che vent'anni fa, all'alba del 23 dicembre
1998, rimasero vittime dello scoppio di una di bomba appesa alla
saracinesca del Centro autoradio in viale Ungheria, ha così
sottolineato la vicinanza dell'intera comunità regionale ai
familiari di Paolo Cragnolino di Roveredo in Piano, Giuseppe
Guido Zanier di Montegnacco di Cassacco e Adriano Ruttar di
Drenchia, che persero la vita in quella strage di Natale, ma
anche alla Polizia di Stato e a tutte le Forze dell'ordine che si
impegnano sul fronte della sicurezza e della lotta alla
criminalità.
Tre i momenti del ricordo alla presenza di autorità civili e
militari: prima sul luogo della strage, con la deposizione di
fiori da parte dell'assessore regionale Barbara Zilli, presenti
anche i consiglieri regionali Furio Honsell, Franco Iacop e
Mariagrazia Santoro; poi nella chiesa della Beata Vergine del
Carmine in Via Aquileia con la Santa Messa celebrata
dall'Arcivescovo di Udine monsignor Andrea Bruno Mazzocato;
infine - alla presenza del capo della Polizia, direttore generale
della Pubblica sicurezza, prefetto Franco Gabrielli - con
l'intitolazione dell'area verde di via Crispi in prossimità del
tribunale e l'inaugurazione del monumento realizzato dall'artista
friulano Roberto Milan.
E un pensiero, come un fil rouge, per Zanin, lega la riflessione
su questi fatti ancora senza spiegazione e senza colpevoli a
quella sulle recenti indagini anche nella nostra regione, che
alzano l'allarme sulla criminalità organizzata.
"Il Friuli Venezia Giulia è certamente una regione che ha in sé
gli anticorpi democratici per poter combattere la criminalità ma
- avverte il presidente del Consiglio - non bisogna abbassare la
guardia e occorre che oltre alle Forze dell'ordine, che svolgono
in maniera splendida il loro lavoro, si crei una solidarietà tra
tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia per tenere alti i
valori della democrazia, della convivenza, dell'onestà e della
giustizia, e alzare una diga straordinaria nei confronti di chi
vuole penetrare il nostro tessuto sociale con i germi della
criminalità.
"Una alleanza trasversale su tutto il territorio per denunciare
qualsiasi tentativo che ci fosse di infiltrazione nel nostro
tessuto sociale. Solo così - per Zanin - riusciremo a mantenere
alti quei livelli di democrazia e convivenza civile per i quali
il Friuli Venezia Giulia rappresenta uno standard non solo per il
nostro Paese ma per l'intera Europa.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it)