III Comm: relazione assessore Riccardi su Nue 112 e elisoccorso
(ACON) Trieste, 6 mar - CMC - Nel dibattito seguìto alla
relazione su Nue 112 e servizio di elisoccorso notturno, che
l'assessore regionale Riccardo Riccardi ha tenuto nella III
Commissione consiliare presieduta da Ivo Moras (Lega), è stato il
consigliere Andrea Ussai (M5S) a prendere la parola per primo,
ricordando innanzitutto che sarebbe stato opportuno coinvolgere
sui temi presi in esame anche le organizzazioni sindacali di
settore.
Quindi sul Numero unico emergenze, dopo aver registrato
politicamente che il centrodestra non sembra più orientato, come
annunciato nel programma di governo, a ripristinare il 118, ha
voluto conoscere tempi ed eventuali miglioramenti del sistema non
tanto raffrontati alle altre realtà a livello nazionale, quanto
al passato, prima cioè che entrasse in funzione il Nue 112 sul
territorio regionale. Sull'elisoccorso notturno, Ussai ha chiesto
se sia stata compiuta un'attenta valutazione su costi e benefici
del servizio, presupposto quest'ultimo indispensabile per dare un
giudizio complessivo sull'operato e contemplare, se necessario,
soluzioni alternative praticabili.
Anche per il consigliere Claudio Giacomelli (FdI), politicamente
contrario all'introduzione del Numero unico e favorevole alla
riattivazione della chiamata diretta al 118, sarebbe stato più
utile conoscere dati legati al territorio regionale e confrontare
i tempi di intervento prima e dopo l'introduzione del Nue.
L'esponente di Fratelli d'Italia ha quindi chiesto di conoscere i
costi complessivi del servizio di elisoccorso, sia diurno che
notturno.
Nicola Conficoni (Pd), dopo aver ricordato i toni e i giudizi
drastici e negativi espressi in passato dal centrodestra sulla
scelta della precedente amministrazione di attivare il Nue,
scelta - ha detto - di cui oggi evidentemente se ne riconoscono
gli aspetti positivi, ha chiesto di conoscere se sia migliorata
la copertura del segnale che in alcune zone del territorio non
consente di effettuare chiamate di emergenza.
Ha chiuso gli interventi Furio Honsell (Open Sinistra FVG)
chiedendo all'assessore se abbia intenzione di mantenere con
pieno convincimento il Numero unico emergenze, poiché in passato
ne era stato accanito oppositore, e analogamente se, terminata la
sperimentazione, abbia intenzione di prorogare il servizio di
elisoccorso notturno.
Difficile un raffronto sui dati relativi al periodo precedente
all'introduzione del Nue, perché non sempre disponibili e quelli
esistenti disomogenei a livello territoriale e non comparabili
sotto il profilo tecnico e procedurale, ha spiegato l'assessore
Riccardi replicando ai consiglieri, affiancato in Commissione da
Francesco Nicola Zavattaro responsabile dell'Azienda regionale di
coordinamento per la salute (Arcs), Amedeo Aristei direttore
della Protezione civile regionale e Michele Chittaro direttore
Egas.
Quanto al percorso che ha portato all'attivazione del Nue 112 -
ha detto - vi è stata una responsabilità politica della
precedente amministrazione nel voler velocizzare i processi e
anticipare i tempi di realizzazione. Una scelta che ha portato a
deficit di natura tecnologica e a mesi di lavoro per individuare
una soluzione.
Sull' elisoccorso, il cui costo per il servizio diurno e notturno
è stimato in circa 6 milioni di euro, prosegue la fase di
sperimentazione e di studio dei risultati attesi, ma le
prestazioni risultano già competitive rispetto a eventuali
soluzioni alternative, quali ad esempio un sistema di ambulanze e
auto medicalizzate che copra il territorio regionale e che, come
nel caso dell'elicottero, abbia una équipe medica a bordo.
E se su Nue ed elisoccorso - ha concluso l'assessore -
l'amministrazione sta procedendo con investimenti e interventi di
tipo tecnologico, procedurale e di potenziamento del personale,
un'altra sfida complessa attende la sanità regionale, ed è quella
legata alla frammentazione del sistema organizzativo successiva
alla chiamata di emergenza, che necessita di una filiera unica e
integrata con governance unitaria da studiare e ricostruire, per
evitare disomogeneità sul territorio sia dal punto di vista
qualitativo che quantitativo, delle erogazioni fornite.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)