Mozione su Spitaleri: Zanin invita capigruppo a riformulare il testo
(ACON) Trieste, 4 giu - MPB - "Nulla può impedire a chi ricopre
ruoli politici, anche all'interno della Commissione paritetica
Stato-Regione FVG, di intervenire nel dibattito politico. A patto
però che ciò avvenga nei limiti di un corretto confronto tra le
diverse posizioni, nel rispetto degli interlocutori".
A dirlo è il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin
che con una lettera indirizzata ai capigruppo del centrodestra,
formalmente invita i presidenti delle forze di maggioranza a
riformulare una parte della mozione n. 89 di censura nei
confronti di Salvatore Spitaleri, componente di nomina regionale
della Commissione paritetica Stato-Regione, in seguito alle frasi
da lui pubblicate sui social durante la campagna elettorale e
giudicate irriguardose nei confronti del presidente della Giunta
e considerate lesive del suo ruolo istituzionale.
A giudizio del presidente del Consiglio la mozione risulta
contenere un punto formulato in maniera non del tutto
conveniente, tale da poter far ricadere il provvedimento nel caso
di inammissibilità in base al regolamento interno del Consiglio.
Così Zanin - riconoscendo quanto afferma Spitaleri nella lettera
che ha inviato oltre che al presidente del Consiglio anche al
presidente della Giunta, ai capigruppo e ai componenti della
Commissione paritetica a proposito del fatto che "esiste un
limite all'attività di sindacato e ispettiva del Consiglio
regionale che non può travalicare, pena conflitto, l'esercizio
dell'attività propria di organi istituzionali distinti" - invita
i capigruppo a precisare al punto 2 del documento che "il
Consiglio regionale in termini generali, qualora dovessero
rilevarsi condotte non in linea con il mandato ricevuto, si
riserva di valutare la possibilità di attivare ogni più opportuna
procedura per la sostituzione dei componenti della Commissione
paritetica, di nomina regionale, che, in ipotesi, se ne fossero
resi responsabili.
"La dialettica politica può essere anche accesa ma deve rimanere
- ribadisce in conclusione Zanin - entro il perimetro di un
dibattito comunque sempre rispettoso, che va tutelato
specialmente nelle sedi istituzionali e soprattutto quando a
essere istituzionali sono i ruoli ricoperti".