FI: Nicoli, ordine del giorno per competitività stabilimenti balneari
(ACON) Trieste, 21 giu - COM/RCM - Intatta l'intenzione di
Forza Italia di salvaguardare la competitività degli stabilimenti
balneari, sgravando i concessionari dall'onere di pulire il
materiale spiaggiato come le alghe.
Per assecondare le richieste dell'assessore alle Attività
produttive, Sergio Bini, giunte in Aula nel corso dei lavori per
l'approvazione del disegno di legge n. 54 Omnibus, il Gruppo di
Giusepe Nicoli ha trasformato l'emendamento che aveva l'obiettivo
di modificare la legge regionale 22/2006 in materia di demanio
marittimo con finalità turistico-ricreative in ordine del giorno,
ampliando però il campo d'azione a sostegno del comparto.
Lo precisa lo stesso presidente Nicoli: "Lo abbiamo fatto previa
discussione con l'assessore Bini, che ha assicurato che la
questione sarà affrontata in sede di legge di assestamento o
comunque a breve termine".
Nel documento si ricorda come i Comuni, qualificando il materiale
spiaggiato come rifiuto urbano, pongano in capo ai concessionari
degli stabilimenti balneari lo smaltimento, "con oneri altissimi
dal punto di vista economico e ponendo di fatto i nostri
concessionari fuori mercato". Un problema, quello delle alghe,
che è specifico del litorale regionale, soprattutto a Grado e in
misura minore a Lignano e Marina Julia. Inoltre, la Giunta
regionale ha già accolto l'ordine del giorno sul "Sostegno ai
concessionari delle spiagge e degli stabilimenti balneari della
regione".
"La spesa per la pulizia della battigia, dello stoccaggio delle
fanerogame e del loro riposizionamento sulla battigia - sostiene
Nicoli nell'ordine del giorno firmato anche dalla collega Mara
Piccin - non dovrebbe gravare sui concessionari. Riteniamo che la
norma regionale in cui si obbligano i concessionari allo
smaltimento vada modificata, ponendo di fatto, così come previsto
dalla norma nazionale, l'onere in capo ai Comuni per quanto
riguarda le aree di battigia, sul presupposto che i concessionari
non sono né i detentori né i produttori di tali rifiuti. Al costo
per le amministrazioni comunali, non irrilevante, potrà
provvedere la Regione in maniera strutturale con un trasferimento.
"Ricordando l'impegno dei concessionari a migliorare l'offerta
turistica con investimenti - conclude Nicoli - spiace prendere
atto della contrarietà di alcuni sindaci, che con una visione
miope dimenticano che rendere attrattive le spiagge della regione
significa creare nuovi posti di lavoro, aumentare gli introiti
delle attività commerciali, ricettive e di servizio. Anche questi
sindaci devono capire che il comparto produttivo che paga le
tasse va aiutato, per il bene della nostra collettività".