Cr: ddl n.55, assestamento, relatore di minoranza Centis (9)
(ACON) Trieste, 23 lug - MPB - Il Gruppo consiliare dei
Cittadini non può esprime un parere favorevole generale sulla
manovra finanziaria di mezza estate, pur riconoscendo che essa
contiene delle linee guida condivisibili.
E' quanto affermato dal relatore di minoranza Tiziano Centis,
capogruppo, che ha passato in rassegna diversi settori di
intervento del ddl n.55 sottolineando in premessa che rappresenta
la più significativa fase di avanzamento della programmazione
annuale, possibile solo dopo l'approvazione del Rendiconto 2018
che accerta l'avanzo reale dell'esercizio trascorso. Avanzo che
complessivamente ammonta a 743 milioni e che, sul piano delle
risorse effettivamente disponibili, si riducono a 93,5 milioni, a
cui si aggiungono rifinanziamenti e definanziamenti di capitoli
che, nel loro complesso, devono essere a saldo zero - ricorda
Centis sottolineando come non sia stato chiarito come si passi
all'importo impiegabile dichiarato dalla Giunta di 155 milioni e
come appaia misterioso anche il cosiddetto tesoretto di cui va
ancora determinato l'impiego e che ammonterebbe a circa 30
milioni.
Quanto ai diversi settori di intervento interessati dalla manovra
finanziaria, il relatore ha sottolineato la necessità di
migliorare la governance complessiva del sistema sanitario e di
garantire in particolare il controllo della spesa sanitaria non
certo - ha precisato - con vincoli ulteriori. E se la costante
diminuzione della popolazione in età attiva è un fattore
strutturale del mercato del lavoro regionale, è necessario
proseguire nel potenziamento delle politiche attive del lavoro
anche attraverso misure di sostegno all'autoimprenditorialità.
Al proposito Centis evidenza che la manovra contiene misure
adeguate rispetto agli importi stanziati e ravvisa in questo
campo di azione una positiva continuità con quanto fatto nel
corso della scorsa legislatura. Da Rilancimpresa a Sviluppo
Impresa annunciato in questa manovra, l'importante è che ci siano
azioni legislative e regolamentari di sostegno e consolidamento
oltre che semplificazione per le imprese esistenti giovanili e
femminili, come fondamentale è garantire un accesso al credito
più facile per le piccole e medie imprese, non solo Spa ma anche
Srl e individuali, così da facilitare la crescita sia delle Pmi
che delle microimprese.
Altra priorità il miglioramento delle infrastrutture stradali per
snellire il traffico, rendere più sicure le strade e ridurre
l'inquinamento. Così, accogliendo positivamente la decisione di
realizzare lo studio di fattibilità per completare a
Sequals-Gemona, Centis indica anche la Gronda Nord di Pordenone,
la "ciclovia del Tagliamento", la progettazione della SS 13 e
della SR 56, il superamento dell'utilizzo del semaforo a Casarsa
che costituisce il maggior ostacolo al traffico della Pontebbana.
In tema di servizi ferroviari attesi, l'esponente dei Cittadini
segnala l'elettrificazione della linea Casarsa-Portogruaro e
plaude alla posta di bilancio per l'acquisizione dei sedimi della
linea Pinzano-Casarsa per recuperare una infrastruttura da
trasformare in pista ciclabile.
Quanto alle politiche abitative, sono ritenute insufficienti le
somme messe a bilancio anche se è considerato positivo il passo
compiuto per il recupero di Palazzine ex militari destinando
questo patrimonio alle necessità di alloggi Ater.
Nel settore delle attività culturali, poi, l'idea di porre alla
base delle iniziative più disparate dei temi determinati dalla
Regione rischia di rappresentare per l'immensa rete di
Associazioni presenti in FVG un ostacolo al mantenimento delle
proposte.
Infine, l'architettura istituzionale delle autonomie locali:
fermo restando, per Centis, che né i cittadini, né i Comuni
vogliono il ritorno delle Province bensì più servizi e risorse
per la macchina amministrativa locale, è sconcertante l'aver
sentito dall'assessore Roberti in Commissione che il Fondo di
perequazione - avviato la scorsa legislatura per sanare l'iniqua
attribuzione delle risorse ai Comuni basata sul finanziamento
storico - era congegnato per "affamare" i piccoli Comuni così da
costringerli ad aderire alle UTI.
Centis al proposito ricorda che i meccanismi del Fondo di
perequazione sono stati il frutto di un lungo processo di
concertazione che ha avuto il Cal e l'Anci attori principali e
che alla fine è stato approvato con consenso corale.
I criteri che determinano il riparto del Fondo possono essere
affinati - conclude Centis evidenziando che ciò non è ancora
stato fatto -, e se l'assessore con questo assestamento è stato
in grado di reperire ulteriori 3 milioni di euro da assegnare a
un certo numero di Comuni, ciò ben venga, ma non è accettabile
che lo faccia disconoscendo l'autentico significato del Fondo di
perequazione.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)
(segue)