Defr: Rendiconto, relazioni Cosolini e Honsell, fine lavori (10)
(ACON) Trieste, 25 lug - RCM - Per il relatore di minoranza
Roberto Cosolini (Pd), il Defr 2020 ricalca la precedente
versione con alcuni aggiustamenti su pochi settori, e appare come
un mero documento obbligatorio per legge. A riprova di ciò, fa
presente che nella parte dedicata all'edilizia scolastica si
prevede ancora un mutuo con provvigione della Banca europea degli
investimenti, ma in Commissione è stato detto che il mutuo Bei è
stato sottoscritto, ma che quella provvista non finanzierà
l'edilizia scolastica. E la fotografia dello stato dell'economia
e della società regionali riporta dati risalenti ancora al 2017.
Per Cosolini, i ripetuti "proseguire" e "continuare" dimostrano
che quanto programmato dalla precedente legislatura rappresenti
una fortunata eredità sulla quale poggiare l'azione
amministrativa, a partire dal sostegno al sistema imprenditoriale
regionale, dove si prevede l'implementazione di "RilancImpresa",
per non parlare del settore turismo dove si elogiano i risultati
ottenuti nel corso del 2018. Se nessuna novità rilevante si
registra per la cultura, la realizzazione del nuovo Piano
strategico del Turismo 2019-2023 è in palese ritardo.
Sull'ambiente non c'è alcuna corrispondenza tra gli annunci di
chiusura dell'area a caldo della Ferriera di Trieste e le
attività programmate nel Defr, dove sono riproposte le medesime
azioni della Giunta Serracchiani. Per le autonomie locali ancora
non appaiono linee di un disegno di riforma; l'aver destrutturato
il sistema tanto contestato delle Uti senza aver disegnato un
sistema alternativo, porterà esiti negativi per le comunità
locali. Per quanto attiene infine al comparto della salute e del
sociale - ha chiosato Cosolini -, siamo sempre più convinti della
positività della riforma del 2014: anche qui vorremmo capire
come, dopo il parziale intervento di fine 2018, si intenda andare
avanti.
"Questo documento riduce il Defr, che dovrebbe essere il
documento programmatico capitale di un'amministrazione, a mero
adempimento burocratico. L'unico merito della Giunta è di non
aver mai cercato di spacciarlo per qualcosa di importante".
Lo ha affermato il secondo relatore di minoranza, Furio Honsell
(OpenFVG), ancora in merito al Documento di economia e finanza
regionale 2020. Le sue osservazioni hanno riguardato diverse
missioni inserite nel documento, tra cui: gli interventi per il
diritto alla casa, ove si afferma che saranno valorizzati gli
anni di residenza in FVG; l'assetto istituzionale che preveda un
nuovo livello di governo intermedio per le funzioni sovracomunali
e di area vasta; la tutela della salute dove le Aziende sanitarie
devono comprendere al loro interno sia l'area territoriale sia
quella ospedaliera.
Le problematiche agroalimentari e ambientali sono affidate a un
Fondo regionale per la gestione delle emergenze in agricoltura,
quando queste dinamiche non sono più emergenziali, ma
strutturali; nulla di nuovo per lo sviluppo sostenibile e la
tutela del territorio e dell'ambiente; assenza di un ragionamento
su come colmare la distanza tra i beneficiari del reddito di
cittadinanza e coloro che beneficiavano di misure di inclusione
attiva; idem per la lotta allo squilibrio e le disparità di
contratto, per la tutela dei lavoratori esternalizzati e in
subappalto.
Dopo il voto di approvazione a maggioranza, il presidente Piero
Mauro Zanin ha dichiarato conclusa la quattro giorni d'Aula
dedicata ai documenti finanziari di metà anno.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it)
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