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V Comm: approvato ddl 68 su tutela e promozione minoranze linguistiche

21.10.2019
19:37
(ACON) Trieste, 21 ott - RCM - Quarantuno articoli per modificare le leggi regionali 26/2007, 29/2007, 20/2009 e 13/2000 e adeguare la normativa vigente ai cambiamenti dell'assetto istituzionale della Regione e degli enti locali (in primis la soppressione delle Province), aggiornare la normativa di settore e, laddove possibile, armonizzare le leggi regionali attinenti alle lingue minoritarie tutelate nel Friuli Venezia Giulia (slovena, friulana e tedesca), nel rispetto delle rispettive particolarità.

La V Commissione del Consiglio regionale - presidente Diego Bernardis (Lega) - ha approvato a maggioranza il disegno di legge n. 68 come presentato dall'assessore Pierpaolo Roberti. I voti favorevoli sono stati di Lega, FI, FdI e Progetto FVG/Ar, mentre Patto per l'Autonomia, Open-Sinistra FVG e Pd hanno votato contro, ma con Gabrovec (Ssk) che si è unito all'astensione del M5S.

Ecco che la Lr 20/2009 (Norme di tutela e promozione delle minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia) - ha spiegato poi Roberti - è stata aggiornata mediante l'inserimento dei riferimenti normativi concernenti il distacco del Comune di Sappada dalla Regione Veneto e la conseguente aggregazione alla nostra Regione, nonché mediante la citazione della relativa varietà sappadina accanto alle altre varietà linguistiche tedesche.

Per quanto concerne l'armonizzazione, il ddl parifica la disciplina di determinati organi e delle riunioni rappresentative. Ai componenti della Commissione regionale consultiva per la minoranza linguistica slovena è garantito lo stesso trattamento per l'espletamento del relativo incarico, analogamente a quanto già previsto per i membri della Commissione tedesca. Nell'ambito delle Conferenze regionali sulla tutela delle minoranze linguistiche, invece, viene introdotta quella per la minoranza di lingua tedesca. Inoltre, si afferma che le modalità di svolgimento e l'ordine del giorno della Conferenza regionale sulla tutela della minoranza linguistica slovena siano sempre determinati dall'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, ma con l'allargamento ai capigruppo così come già avviene per quella friulana (Lr 29/2007) e anche per quella tedesca prevista da questo ddl. Per la minoranza linguistica tedesca, infine, è istituito uno sportello regionale con funzioni di gestione e di coordinamento delle attività inerenti l'uso della lingua tedesca nella pubblica amministrazione, analogamente a quanto già avviene per le altre due comunità linguistiche.

In relazione alla minoranza linguistica slovena, nello specifico, si semplifica l'iter procedimentale del riparto della quota di accantonamento (ancora Lr 26/2007) ed è recepita la proposta concernente il resiano e le varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale da parte della Commissione regionale consultiva per la minoranza linguistica slovena.

Per quanto attiene alla minoranza linguistica friulana, è istituito l'Albo regionale delle associazioni della minoranza linguistica friulana presso la Direzione regionale competente in materia di lingue minoritarie, la cui disciplina verrà definita con regolamento da emanare entro sei mesi dall'entrata in vigore del ddl n. 68. La norma concernente la Commissione per l'uso sociale della lingua friulana è abrogata in quanto a oggi tale Commissione non è mai stata istituita dall'entrata in vigore della Lr 29/2007, anche perché trattasi di un organo di difficile composizione. La competenza per la compilazione dell'elenco dei soggetti pubblici e privati abilitati al rilascio della certificazione linguistica di conoscenza della lingua friulana passa dalla Regione all'Agenzia regionale per la lingua friulana (Arlef).

Nell'ambito dell'istruzione, la composizione della Commissione permanente per l'insegnamento della lingua friulana viene ampliata al direttore regionale competente in materia di lingue minoritarie e a un componente nominato dall'Arlef. Inoltre, il materiale didattico viene adesso realizzato dall'Arlef, che approva pure le linee alle quali ci si deve attenere nella realizzazione di materiale didattico per l'insegnamento della lingua friulana e nella realizzazione di attività di documentazione, ricerca e sperimentazione didattica per la lingua friulana.

In relazione alla minoranza linguistica tedesca, i relativi enti e organizzazioni rappresentativi sono riconosciuti non più su proposta dell'assessore regionale competente, bensì con decreto del presidente della Regione, previa deliberazione della Giunta regionale. Tra le varietà linguistiche della lingua tedesca è inserita anche quella sappadina, e tutte sono denominate anche con la relativa variante locale.

Infine, sono state quantificate le spese per la "Terza Conferenza regionale sulla tutela della minoranza linguistica friulana" (40mila euro da assegnare all'Arlef) e la "Prima Conferenza regionale sulla tutela delle minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia" (20mila euro per supporto tecnico e scientifico), per verificare lo stato di attuazione degli interventi previsti dalla legge, per raccogliere proposte per il loro adeguamento alle esigenze emerse e per definire nuove linee di indirizzo.

In apertura, l'assessore Roberti aveva accolto la richiesta di Massimo Moretuzzo (Patto) di prevedere che lunedì prossimo (28 ottobre) il Consiglio delle autonomie locali si esprima in merito al ddl 68 sentito anche il presidente della Comunità linguistica friulana.

Relatori per l'Aula, a fine ottobre, saranno il presidente Bernardis di maggioranza, Giampaolo Bidoli (Patto), Furio Honsell (OpenFVG) e Franco Iacop (Pd) di minoranza.

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it)



La V Commissione consiliare presieduta da Bernardis (Lega), presente l'assessore Roberti (foto Acon)