V Comm: approvato ddl 68 su tutela e promozione minoranze linguistiche
(ACON) Trieste, 21 ott - RCM - Quarantuno articoli per
modificare le leggi regionali 26/2007, 29/2007, 20/2009 e 13/2000
e adeguare la normativa vigente ai cambiamenti dell'assetto
istituzionale della Regione e degli enti locali (in primis la
soppressione delle Province), aggiornare la normativa di settore
e, laddove possibile, armonizzare le leggi regionali attinenti
alle lingue minoritarie tutelate nel Friuli Venezia Giulia
(slovena, friulana e tedesca), nel rispetto delle rispettive
particolarità.
La V Commissione del Consiglio regionale - presidente Diego
Bernardis (Lega) - ha approvato a maggioranza il disegno di legge
n. 68 come presentato dall'assessore Pierpaolo Roberti. I voti
favorevoli sono stati di Lega, FI, FdI e Progetto FVG/Ar, mentre Patto per
l'Autonomia, Open-Sinistra FVG e Pd hanno votato contro, ma con
Gabrovec (Ssk) che si è unito all'astensione del M5S.
Ecco che la Lr 20/2009 (Norme di tutela e promozione delle
minoranze di lingua tedesca del Friuli Venezia Giulia) - ha
spiegato poi Roberti - è stata aggiornata mediante l'inserimento
dei riferimenti normativi concernenti il distacco del Comune di
Sappada dalla Regione Veneto e la conseguente aggregazione alla
nostra Regione, nonché mediante la citazione della relativa
varietà sappadina accanto alle altre varietà linguistiche
tedesche.
Per quanto concerne l'armonizzazione, il ddl parifica la
disciplina di determinati organi e delle riunioni
rappresentative. Ai componenti della Commissione regionale
consultiva per la minoranza linguistica slovena è garantito lo
stesso trattamento per l'espletamento del relativo incarico,
analogamente a quanto già previsto per i membri della Commissione
tedesca. Nell'ambito delle Conferenze regionali sulla tutela
delle minoranze linguistiche, invece, viene introdotta quella per
la minoranza di lingua tedesca. Inoltre, si afferma che le
modalità di svolgimento e l'ordine del giorno della Conferenza
regionale sulla tutela della minoranza linguistica slovena siano
sempre determinati dall'Ufficio di presidenza del Consiglio
regionale, ma con l'allargamento ai capigruppo così come già
avviene per quella friulana (Lr 29/2007) e anche per quella
tedesca prevista da questo ddl. Per la minoranza linguistica
tedesca, infine, è istituito uno sportello regionale con funzioni
di gestione e di coordinamento delle attività inerenti l'uso
della lingua tedesca nella pubblica amministrazione, analogamente
a quanto già avviene per le altre due comunità linguistiche.
In relazione alla minoranza linguistica slovena, nello specifico,
si semplifica l'iter procedimentale del riparto della quota di
accantonamento (ancora Lr 26/2007) ed è recepita la proposta
concernente il resiano e le varianti linguistiche delle Valli del
Natisone, del Torre e della Val Canale da parte della Commissione
regionale consultiva per la minoranza linguistica slovena.
Per quanto attiene alla minoranza linguistica friulana, è
istituito l'Albo regionale delle associazioni della minoranza
linguistica friulana presso la Direzione regionale competente in
materia di lingue minoritarie, la cui disciplina verrà definita
con regolamento da emanare entro sei mesi dall'entrata in vigore
del ddl n. 68. La norma concernente la Commissione per l'uso
sociale della lingua friulana è abrogata in quanto a oggi tale
Commissione non è mai stata istituita dall'entrata in vigore
della Lr 29/2007, anche perché trattasi di un organo di difficile
composizione. La competenza per la compilazione dell'elenco dei
soggetti pubblici e privati abilitati al rilascio della
certificazione linguistica di conoscenza della lingua friulana
passa dalla Regione all'Agenzia regionale per la lingua friulana
(Arlef).
Nell'ambito dell'istruzione, la composizione della Commissione
permanente per l'insegnamento della lingua friulana viene
ampliata al direttore regionale competente in materia di lingue
minoritarie e a un componente nominato dall'Arlef. Inoltre, il
materiale didattico viene adesso realizzato dall'Arlef, che
approva pure le linee alle quali ci si deve attenere nella
realizzazione di materiale didattico per l'insegnamento della
lingua friulana e nella realizzazione di attività di
documentazione, ricerca e sperimentazione didattica per la lingua
friulana.
In relazione alla minoranza linguistica tedesca, i relativi enti
e organizzazioni rappresentativi sono riconosciuti non più su
proposta dell'assessore regionale competente, bensì con decreto
del presidente della Regione, previa deliberazione della Giunta
regionale. Tra le varietà linguistiche della lingua tedesca è
inserita anche quella sappadina, e tutte sono denominate anche
con la relativa variante locale.
Infine, sono state quantificate le spese per la "Terza Conferenza
regionale sulla tutela della minoranza linguistica friulana"
(40mila euro da assegnare all'Arlef) e la "Prima Conferenza
regionale sulla tutela delle minoranze di lingua tedesca del
Friuli Venezia Giulia" (20mila euro per supporto tecnico e
scientifico), per verificare lo stato di attuazione degli
interventi previsti dalla legge, per raccogliere proposte per il
loro adeguamento alle esigenze emerse e per definire nuove linee
di indirizzo.
In apertura, l'assessore Roberti aveva accolto la richiesta di
Massimo Moretuzzo (Patto) di prevedere che lunedì prossimo (28
ottobre) il Consiglio delle autonomie locali si esprima in merito
al ddl 68 sentito anche il presidente della Comunità linguistica
friulana.
Relatori per l'Aula, a fine ottobre, saranno il presidente
Bernardis di maggioranza, Giampaolo Bidoli (Patto), Furio Honsell
(OpenFVG) e Franco Iacop (Pd) di minoranza.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it)