Citt: Liguori/Centis, doppia preferenza di genere, opportunità negata
(ACON) Trieste, 22 ott - COM/MPB - Ennesimo stop alla doppia
preferenza di genere in occasione delle elezioni regionali, con
buona pace del Gruppo dei Cittadini che fin dalla scorsa
legislatura si batte in Consiglio regionale per vedere approvata
una norma che in altre Regioni d'Italia è ormai una prassi
consolidata. Ultima in ordine di tempo la regione Marche, dove
qualche settimana fa, all'unanimità, è stata introdotta la doppia
preferenza di genere. In Friuli Venezia Giulia, però, le cose
sono andate diversamente e il centrodestra ha deciso che la
doppia preferenza di genere, ovvero l'opportunità e non l'obbligo
di poter votare un secondo candidato purché di
genere diverso dal primo, non potrà essere tra le opzioni a
disposizione degli elettori regionali. Un "no" che punisce, è
inutile nasconderlo, soprattutto le donne che con questa norma
avrebbero avuto sicuramente una chance in più di vedersi
rappresentate ed elette in Regione come avviene già nei Comuni.
"Nel mio intervento in Aula - ha spiegato Simona Liguori dei
Cittadini - ho ricordato le testimonianze delle associazioni,
delle Consulte femminili e delle Commissioni pari opportunità
presenti nella nostra regione a favore della doppia preferenza di
genere. Donne che come me non si sentono "quote rosa", che non
hanno bisogno di corsie preferenziali, ma che ritengono invece
che vi sia bisogno di un cambio di mentalità promosso anche dalla
doppia preferenza di genere perché riteniamo che questa
opportunità possa portare con sè i temi fondamentali dei tempi di
conciliazione lavoro-famiglia e della presenza delle donne nelle
istituzioni. E a sostegno della doppia preferenza
di genere - ha concluso Liguori - va ricordato anche l'impegno
della Comunità europea nella composizione delle liste elettorali
e la promozione nell'ambito degli Stati dell'adozione di misure
utili alla parità di genere. Non essere andati in questa
direzione, significa essere rimasti indietro".
"In Friuli Venezia Giulia - ha aggiunto il capogruppo dei civici
Tiziano Centis - vi è la necessità di una maggiore garanzia di
sensibilità rispondente alle reali esigenze delle nostre Comunità
perché in politica le porte alle donne
sono rimaste per troppo tempo chiuse".