Cr: unanimità all'adesione al Manifesto delle persone diabetiche (3)
(ACON) Trieste, 23 ott - RCM - Recepire il Manifesto dei
diritti e dei doveri della persona con diabete, in modo da
consentire una migliore e omogenea presa in carico e gestione dei
pazienti sul territorio, in risposta alle esigenze espresse in
tale documento dalle associazioni dei diabetici; dare seguito
agli impegni contenuti nel documento, garantendo ai pazienti
diabetici diagnosi e terapie appropriate, con uniformità sul
territorio; proseguire le campagne di sensibilizzazione e di
informazione sul tema.
Questi i tre impegni per la Giunta regionale ottenuti dal
consigliere Furio Honsell di Open-Sinistra FVG attraverso una
mozione, poi sottoscritta anche da tutti gli altri Gruppi del
Consiglio regionale e al cui parere favorevole si è unito
l'assessore alla Salute, Riccardo Riccardi.
Secondo i dati dell'Istat riferiti al 2016 - aveva reso noto
Honsell -, gli italiani affetti da diabete rappresentano il 5,3%
della popolazione (5,4% negli uomini, 5,2% nelle donne), pari a
oltre 3 milioni e 200 mila persone, e il 16,5% della popolazione
sopra i 65 anni, con oneri ingenti sul bilancio del Sistema
sanitario regionale. Secondo proiezioni sempre dell'Istat, se
l'attuale trend verrà mantenuto, il numero di persone affette in
Italia potrebbe raggiungere la cifra di 20 milioni nel 2050,
divenendo una vera e propria pandemia.
La diffusione in Italia del diabete - aveva aggiunto Honsell - è
quasi raddoppiata negli ultimi trent'anni (coinvolgeva il 2,9%
della popolazione nel 1980) e rispetto al 2000 i soggetti
diabetici sono 1 milione in più: ciò è dovuto sia
all'invecchiamento della popolazione sia ad altri fattori, tra
cui l'anticipazione delle diagnosi (che porta in evidenza casi
prima sconosciuti) e l'aumento della sopravvivenza dei malati di
diabete (la mortalità per diabete si è ridotta di oltre il 20% in
tutte le classi di età).
Inoltre, il 90% dei casi di diabete mellito è di tipo 2
(cosiddetto diabete urbano) ed è fortemente correlato
all'adozione di stili di vita non appropriati (in particolare
sedentarietà e stili alimentari non corretti) e quindi spesso
collegato a fattori di disagio socio-economico dei soggetti
colpiti.
Il principio fondante del Manifesto - aveva chiosato Honsell - è
quello secondo cui i diritti delle persone con diabete sono gli
stessi di tutti gli altri esseri umani, e comprendono la parità
di accesso all'informazione, all'educazione terapeutica, al
trattamento del diabete e alla diagnosi e cura delle sue
complicanze. La nuova versione tiene in considerazione il
concetto dei doveri, in quanto le stesse associazioni fra persone
con diabete sono sempre più coscienti delle loro responsabilità
verso la sostenibilità della spesa, dei doveri di appropriatezza
e aderenza degli esami e delle terapie.
Non da ultimo, il documento è stato già recepito da cinque
Regioni (Toscana, Marche, Sicilia, Sardegna e Basilicata) e da
numerose Aziende sanitarie locali.
A condividere gli spunti della mozione era stato anche
l'assessore Riccardi, facendo presente l'indubbia incidenza degli
stili di vita ma al contempo evidenziando che il problema è più
strutturale. In Friuli Venezia Giulia - aveva riflettuto -, su
1,2 milioni di abitanti, 500mila hanno delle cronicità e queste
possono essere vinte solo con il trapianto. Questo è dunque un
elemento di un tema molto più complesso, dove più di un terzo
della nostra popolazione regionale deve convivere con una
patologia e il diabete è certamente una di queste.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)
(segue)