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II Comm: convegno su cimice asiatica, come contrastarla

26.10.2019
13:01
(ACON) Codroipo, 26 ott - RCM - L'eradicazione della cimice asiatica non la vedremo mai, ma cercare di contenere la presenza di questo insetto infestante sì. E la soluzione potrebbe essere un organismo antagonista non autoctono (alloctono), il cui utilizzo però deve essere autorizzato dal Governo.

Lo ha affermato l'assessore regionale Stefano Zannier a Villa Manin di Passariano, dove la II Commissione consiliare presieduta da Alberto Budai (Lega) ha promosso il convegno "La cimice asiatica marmorata: situazione attuale e scenari futuri", organizzandolo in collaborazione con Paolo Tonello e Iris Bernardinelli del servizio fitosanitario e chimico, ricerca, sperimentazione e assistenza tecnica dell'agenzia regionale per lo sviluppo rurale (Ersa). Ai lavori, hanno preso parte anche il consigliere regionale del M5S Cristian Sergo e il consigliere comunale di Codroipo con delega all'Agricoltura, Giacomo Mizzau, che ha sottolineato quanto il problema sia purtroppo sentito nel Codroipese.

"Si tratta di una problematica che pareva essere circoscritta a qualche focolaio, invece è esplosa in tutto il Friuli Venezia Giulia", ha detto il presidente Budai coordinando i lavori del convegno.

"La presenza della cimice asiatica si è estesa a macchia d'olio, causando il crollo della produttività delle nostre aziende agricole. A settembre, come II Commissione abbiamo ascoltato le opinioni dei rappresentanti di settore e degli amministratori locali. Abbiamo capito che c'era l'esigenza di spiegare sul territorio cosa e quanto la Regione stia facendo, amministrativamente, tecnicamente ed economicamente, per contrastare questo insetto e i danni che sta causando. Ecco perché questo convegno", ha spiegato preannunciando che a febbraio/marzo 2020 "organizzeremo un secondo appuntamento inerente i risultati della ricerca e delle sperimentazioni iniziate in questi mesi, nonché sulle iniziative decise pro futuro".

L'assessore Zannier ha, quindi, fatto la cronistoria dal 2014 a oggi delle azioni intraprese dalla Regione, ovvero da quando il problema si è presentato in Friuli Venezia Giulia partendo dalla Svizzera, dove la cimice asiatica è arrivata attraverso materiali edili, dunque non in derrate alimentari o prodotti agricoli come si era pensato inizialmente, e ora ha trovato casa anche in Veneto, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Lombardia ed è arrivata sino in Piemonte.

"Perciò la situazione è conclamata e non locale", ha rimarcato Zannier, che ha parlato dei 3 milioni di euro stanziati nel 2017 quale aiuto una tantum per indennizzare le imprese dalle produzioni perse, ma anche degli 1,8 mln messi in legge regionale di stabilità per coprire il 100% della spesa sostenuta dalle aziende per l'acquisto di reti di copertura, sino alla decisione di aprire l'accesso al Fondo agricolo di rotazione.

Il passaggio ulteriore - ha chiosato l'assessore - vede tutte le Regioni interessate dal fenomeno intervenire presso il Governo, da cui stiamo attendendo il via libera a utilizzare antagonisti non autoctoni. Oggi però il danno da cimice marmorata è stato classificato al pari del danno da grandine: è assicurabile, questo blocca le Regioni nel prevedere sostegni economici. Intanto è stato chiesto l'accesso al Fondo di solidarietà nazionale (al momento si parla di 90 mln, ma già si sa che sono insufficienti - ha detto Zannier). Ai funzionari dell'Ersa il compito di illustrare la situazione regionale 2019 del contrasto alla cimice asiatica, rendendo noti i risultai della sperimentazione con gli antagonisti naturali avvenuta attraverso il lancio di insetti Anastatus bifasciatus su ovature sentinella e ovature spontanee, nonché la scoperta nel 2018 della presenza del Trissolcus, parassitoide autoctono delle uova delle cimici marmorate. Non da ultimo, cosa si sta preparando per essere pronti nel caso in cui il Governo conceda il lancio di parassitoidi alloctoni. A questo proposito, sarà chiamata a collaborare tutta la popolazione attraverso la raccolta e consegna di esemplari vivi di cimici.

Dai presenti, la domanda di quali scelte intraprendere nell'immediato e nei prossimi anni da parte di quelle piccole e medie aziende che con la coltivazione degli ortaggi e con i frutteti ha potuto mantenere la famiglia, mentre oggi si trova a non sapere se deve estirpare tutto piuttosto che vendere i terreni e sperare di guadagnare abbastanza per sopravvivere sino alla pensione.

(foto su www.consiglio.regione.fvg.it; immagini alle tv)



Budai, Zannier, Bernardinelli e Tonello (foto Acon)
Il convegno sulla cimice asiatica (foto Acon)
Budai e Zannier (foto Acon)