Zanin:Premio Epifania il Nobel del Friuli,tra tradizione e innovazione
(ACON) Udine, 9 dic - MPB - Il "Premio Epifania", giunto alla
65° edizione all'interno delle manifestazioni e degli eventi
epifanici che a Tarcento si rinnovano dal 1928, può essere
considerato "il Nobel del Friuli" per il concorso di istituzioni
che lo sostengono e per le personalità che ogni anno individua
per l'assegnazione di un riconoscimento che non è in denaro ma
che vuole esprimere l'ammirazione e il ringraziamento dell'intera
comunità a chi in ogni campo di attività si è distinto operando a
vantaggio del Friuli.
A definirlo così il presidente del Consiglio regionale Piero
Mauro Zanin alla presentazione a Udine, nella sede della Regione
di via Sabbadini, insieme con il sindaco di Tarcento Mauro
Steccato, l'assessora alla cultura Beatrice Follador e il
presidente della Pro Loco tarcentina Nazareno Orsini, del
programma di iniziative predisposto per la 92esima edizione
dell'Epifania Friulana che si svolgerà dal 4 al 6 gennaio.
Tre giornate all'insegna del folclore, delle tradizioni e dei
riti più remoti e suggestivi ma aperte all'innovazione e al
futuro, proprio attraverso il Premio Epifania che la sera di
sabato 4 gennaio sarà consegnato al giornalista e critico Licio
Damiani, autore di importanti volumi sull'arte del Novecento in
Friuli, e al team formato dalle studentesse Arianna Busolini,
Silvia Del Tin e Arianna Nanino della classe 5° CBA, sezione
chimica e biotecnologie ambientali dell'Istituto "Arturo
Malignani" di Udine per il progetto "GraPen - Inchiostro
conduttivo a base di grafene" che le tre ragazze hanno presentato
lo scorso marzo alla 31° selezione italiana degli studenti
eccellenti per il Concorso dell'Ue dei giovani scienziati e per i
più prestigiosi eventi internazionali.
Una grande personalità del mondo culturale come Licio Damiani che
ha avvicinato all'arte intere generazioni e tre giovani
studentesse che hanno concretizzato un'idea geniale: la scelta
della giuria - ha sottolineato Zanin - apre la strada giusta
riconoscendo figure esemplari della nostra realtà e nuovi talenti.
Plauso del presidente per il lavoro della Pro Loco che per
realizzare le manifestazioni legate ai riti epifanici compie un
grande sforzo di coordinamento delle oltre duecento persone che
si dedicano alla riuscita dell'evento.
Le pro Loco sono preziose e vanno sostenute - ha aggiunto il
presidente ricordando la legge varata quest'anno dal Consiglio
regionale che affronta anche gli aspetti della sicurezza delle
manifestazioni che esse organizzano.
Gli organizzatori, oltre a tracciare il profilo dei premiati,
hanno illustrato il programma di appuntamenti in calendario:
l'incontro, al tramonto della domenica 5 gennaio, dei
"pignarulars" (gli uomini che allestiscono le cataste e le pire e
accendono i falò sui monti, sui colli e nelle borgate intorno a
Tarcento) con il Vecchio Venerando, per ricevere da lui il fuoco
per l'accensione del pignarul epifanico e, quindi, il loro corteo
con la festosa fiaccolata per le strade del centro e la
spettacolare corsa dei carri infuocati per la conquista del Palio
dei Pignarulars; il 6 gennaio, sul far della sera il corteo
storico a ricordo delle antiche epifanie medievali e la salita
del Vecchio Venerando lungo l'erta di Coja per l'accensione del
Pignarul Grant, cui seguirà l'accensione sui colli intorno di
tutti gli altri fuochi.
"Tutti guardano a questo vaticinio per immaginare quale può
essere il futuro: questo appuntamento fa di Tarcento la capitale
dell'Epifania in Friuli Venezia Giulia", ha concluso Zanin
augurando che le iniziative e il Premio, in primis,
contribuiscano a far crescere la coscienza del Friuli di poter
rappresentare un esempio importante anche in un'ottica europea.
(foto su www.consiglio.regione.fvg.it)
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