Gm: Zalukar, migliorare condizioni medici e assumere specializzandi
(ACON) Trieste, 13 dic - COM/RCM - "La mancanza di medici è uno
dei problemi irrisolti della sanità, che si aggrava di giorno in
giorno e sta compromettendo la continuità delle cure, ma,
nonostante la gravità e complessità del problema, la soluzione
prioritariamente prospettata dai vertici della sanità regionale
sembra essere la riassunzione dei medici in quiescenza,
provvedimento prontamente bocciato sia dagli Ordini dei medici,
sia dalle rappresentanze sindacali della dirigenza medica".
E' quanto rileva Walter Zalukar, consigliere regionale del Gruppo
misto, in un'interrogazione rivolta alla Giunta Fedriga.
"Non sembra che il correttivo adeguato - prosegue Zalukar - sia
dare priorità al rientro in servizio di medici anziani, piuttosto
che frenare l'esodo di chi già lavora nel servizio sanitario
regionale e nel contempo incentivare l'assunzione di medici
specializzandi. Nella nuova legge di riforma non c'è nulla sulle
politiche del personale, nessun riferimento su arruolamento,
formazione, valorizzazione e incentivazione dei professionisti.
"La prima preoccupazione dovrebbe consistere nel limitare la fuga
degli specialisti dai nostri ospedali. Per far questo bisogna
migliorare le condizioni di lavoro, anche dal lato retributivo, e
soprattutto smettere di considerare e trattare i professionisti
della salute alla stregua di meri fattori di produzione, se non
addirittura irriderli, mutuando lo stile di chi aveva definito i
primari ospedalieri 'poltrone'. Si dovrebbe finalmente
riconoscere che il personale rappresenta la risorsa più preziosa
di un'Azienda sanitaria. C'è il bisogno immediato di colmare i
vuoti di organico medico - afferma ancora Zalukar - e a questo
fine la strada maestra è assumere gli specializzandi degli ultimi
anni di corso, che rappresentano una risorsa certa, affidabile e
rapidamente utilizzabile.
"Mentre non pare che ci siano dati sicuri sul numero dei sanitari
in quiescenza disponibili a rientrare, sulle modalità d'impiego,
sui tempi di attuazione, per cui non vi è certezza sull'efficacia
del provvedimento. In una prospettiva di più ampio respiro -
conclude il consigliere - bisognerà anche calcolare il fabbisogno
reale di medici specializzandi nelle varie discipline e
finanziare le conseguenti borse di studio, ma gli effetti, cioè
gli specialisti al lavoro, si vedranno solo tra 5 anni. Mentre le
criticità sono attuali e ingravescenti, vanno affrontate subito.
Per far questo, gli unici provvedimenti realmente adeguati sono
il miglioramento delle condizioni di lavoro dei medici in
servizio e l'assunzione di specializzandi".