FdI: Giacomelli, difendere comparto regionale pesca da limitazioni Ue
(ACON) Trieste, 7 gen - "Il Gruppo consiliare di Fratelli
d'Italia si è attivato per difendere il comparto regionale della
pesca, minacciato dalle nuove e ulteriori limitazioni imposte
dalla Commissione europea che, soprattutto in Friuli Venezia
Giulia, produrranno un'ennesima perdita di posti di lavoro".
Così si esprime in una nota Claudio Giacomelli, capogruppo di
FdI, in merito alle notizie apparse sulla stampa riguardo alle
nuove regole per la pesca imposte da Bruxelles.
"Ancora una volta - sottolinea il consigliere regionale - la Ue
penalizza gli interessi economici italiani, imponendo regole
incomprensibili che non tengono conto delle nostre specialità.
Queste limitazioni, come sottolineano gli addetti ai lavori della
regione, non tengono infatti conto delle peculiarità dei
territori e metteranno dunque ulteriormente a dura prova un
settore già penalizzato negli ultimi anni da altri interventi
comunitari".
"Non si possono applicare - aggiunge Giacomelli - gli stessi
criteri valutativi del Mare del Nord per fissare le riduzioni dei
giorni di pesca nell'Alto Adriatico. La filiera della pesca
impiega nella nostra regione migliaia di lavoratori, ma si tratta
di cifre in costante calo. Secondo gli operatori del settore, le
nuove limitazioni e l'aumento dei giorni di fermo pesca
costeranno al Fvg centinaia di posti di lavoro in meno. In questo
modo, inoltre, si rischia di penalizzare anche il settore della
ristorazione con cadute pesanti anche nelle zone turistiche del
litorale regionale".
"Per non disperdere un patrimonio professionale di antica e
preziosa tradizione - evidenzia l'esponente di Maggioranza - come
Gruppo regionale di Fratelli d'Italia abbiamo voluto attivarci
per la difesa dell'interesse nazionale nelle sedi comunitarie,
dove sulle regole economiche gli interessi dell'Italia sono
penalizzati e non difesi a sufficienza".
A livello regionale, si legge nella nota, FdI ha predisposto una
mozione che impegna il governatore Fedriga affinché il Friuli
Venezia Giulia faccia sentire la propria voce a Bruxelles per la
tutela della pesca nell'Alto Adriatico. Analoghe iniziative,
ricorda Fdi, sono state adottate a livello nazionale attraverso
una mozione e a livello comunitario con un'interrogazione alla
Commissione europea.
ACON/COM/rcm-fc