Fi: Piccin, servono più finanziamenti a sostegno piccolo commercio
(ACON) Trieste, 23 gen - "Non possiamo lasciare morire i nostri
centri storici: anche la Regione deve fare la sua parte perché le
piccole attività commerciali, già assillate dalla burocrazia
statale, possano rifiorire. Promuoveremo e appoggeremo ogni
modalità di sostegno utile al settore, in particolare una nuova
forma di agevolazione e il rafforzamento delle misure che la
Regione già mette in campo".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Mara Piccin
(Forza Italia).
"Le ultime cattive notizie - osserva la forzista - giungono dal
centro storico di Pordenone, ma ogni centro grande e piccolo
della nostra regione continua a soffrire dell'emorragia di
piccole attività commerciali. Occorre ascoltare la voce di
negozianti ed esercenti in difficoltà, colpiti duramente da una
burocrazia senza freni e dal caro affitti".
"Ribadiamo la nostra contrarietà - aggiunge Piccin -
all'imposizione di misure come lo scontrino elettronico, ma
considerando che è una misura già in vigore vogliamo essere
propositivi: per esempio, va valutata la possibilità di una
copertura della Regione, in forma di contributo diretto, del
rimanente 50 per cento del bonus garantito dall'Agenzia delle
entrate per l'acquisto del registratore telematico o per
l'adattamento del vecchio registratore di cassa".
"Inoltre - continua la consigliera forzista - esistono già dei
canali contributivi regionali a sostegno del terziario, in
particolare delle attività commerciali più piccole, che tengono
già conto degli stringenti vincoli europei in materia di aiuti
agli operatori economici. Misure valide che potrebbero essere
rafforzate, stanziando maggiori risorse e favorendo e
semplificando ulteriormente l'accesso ai fondi da parte delle
imprese".
"Mi riferisco - precisa Piccin - ai contributi per ridurre i
maggiori costi nel commercio dovuti allo svantaggio localizzativo
(si pensi, per esempio, alla montagna) e per lo sviluppo delle
micro, piccole e medie imprese commerciali, turistiche e di
servizio, nonché dei finanziamenti agevolati per il loro
sostegno. Possiamo potenziare queste misure studiandone al
contempo di ulteriori, da valutare con l'apporto delle
associazioni di categoria".
"Ogni serranda definitivamente abbassata in più nei nostri centri
è una sconfitta - conclude la consigliera di maggioranza - in
quanto viene a mancare un fondamentale presidio sociale a
discapito, tra l'altro, della fiscalità regionale. Come
Amministrazione regionale dobbiamo mettere in campo tutte le
misure consentite dalla normativa statale ed europea, nonché
sensibilizzare a tutti i livelli istituzionali una significativa
diminuzione del carico fiscale e un alleggerimento degli
adempimenti che gravano sulle spalle dei nostri commercianti".
ACON/COM/fc