Pd: impegno Regione su problemi Ufficio immigrazione Questura Pn
(ACON) Trieste, 3 feb - "La situazione di difficoltà che si
crea quasi quotidianamente nell'Ufficio immigrazione della
Questura di Pordenone, con file interminabili di stranieri, va
risolta attraverso un confronto di tutte le parti in gioco. Oggi
abbiamo acceso i riflettori su un problema sollevato anche dagli
stessi cittadini, portando la questione in Consiglio regionale e
ottenendo la dovuta attenzione della Regione affinché venga fatto
ordine e venga data pari dignità a tutti".
A dirlo in una nota sono il capogruppo del Pd in Consiglio
regionale, Sergio Bolzonello e i consiglieri regionali Nicola
Conficoni e Chiara Da Giau che in Aula hanno presentato un ordine
del giorno (collegato al ddl 78 Disposizioni concernenti la
realizzazione di nuovi locali della Questura di Trieste), per
impegnare il presidente della Regione Fvg a intervenire sulle
"difficoltà logistiche per lo svolgimento dei servizi
dell'ufficio immigrazione della Questura di Pordenone".
"Da tempo - ricordano i consiglieri dem - davanti alla Questura
di Pordenone sono state rilevate sia da parte degli utenti, sia
da parte di altri cittadini (che si stanno attivando anche con
una petizione rivolta al questore), difficoltà logistiche nella
gestione dei flussi di cittadini stranieri che si rivolgono agli
sportelli degli uffici immigrazione per lo svolgimento delle
pratiche varie, come il rinnovo di permessi, domande di
cittadinanza, ricongiungimenti familiari".
La questione, sottolineano Da Giau, Bolzonello e Conficoni,
"riguarda disagi che toccano non solo una situazione generale di
disordine dovuta alle ridotte dimensione dei locali, ma
soprattutto una questione di dignità: quotidianamente, decine di
utenti, compresi anziani, donne e bambini sono costretti a lunghe
file in attesa del proprio turno all'esterno della Questura in
qualsiasi stagione e con qualsiasi condizione meteorologica".
Secondo i consiglieri, "è necessario superare le difficoltà
imposte dai locali, da una gestione non informatizzata degli
appuntamenti e dall'assenza o ridotta presenza di mediatori
linguistici. Per questo abbiamo chiesto l'intervento della
Regione perché approfondisca la problematica, valutando
l'eventuale necessità di intervento in aiuto alla risoluzione".
ACON/COM/mpb