PrFvg/Ar: tutelare legalmente medici e infermieri che ora eroi
(ACON) Trieste, 30 mar - "Serve un'azione di tutela nei
confronti dei medici e degli infermieri che stanno operando in
una situazione di emergenza che non ha precedenti nell'epoca
moderna e della quale dovremo ricordarci quando torneremo alla
normalità".
Lo afferma in una nota il gruppo consiliare regionale di Progetto
Fvg per una Regione Speciale/Ar, in linea con l'iniziativa
intrapresa da Fismu (Federazione italiana sindacale medici
uniti), attraverso un documento inviato al Governo, al presidente
del Consiglio, al ministro della Salute e al Parlamento per
chiedere l'apertura di un confronto sull'introduzione di uno
strumento di immunità, da concedere ai professionisti della
sanità, durante tutto il periodo dell'emergenza Covid-19, per
consentire loro di operare a favore dei cittadini senza essere
gravati dall'angoscia di futuri procedimenti a loro carico.
In tal senso, oggi è stata sottoscritta e depositata una mozione
(firmata dai consiglieri regionali Mauro Di Bert, Edy Morandini,
Emanuele Zanon e Giuseppe Sibau) per chiedere un impegno della
Regione Fvg affinché "vengano adottate tutte quelle misure
ritenute utili a scongiurare che gli operatori sanitari, ai quali
adesso tutti plaudono, un domani possano essere chiamati a
rispondere della loro attività, senza tener conto della
situazione discriminante nella quale ora si trovano a operare".
"Quando questa emergenza passerà - sottolinea la nota del gruppo
PrFvg/Ar - dovremo ricordarci della situazione nella quale stanno
operando i professionisti della sanità, medici e infermieri, fra
turni massacranti, un sistema in difficoltà, posti letto che non
bastano e attrezzatura insufficiente. Non vorremmo mai che questi
operatori, oggi in prima linea, possano diventare oggetto di una
ricerca di responsabilità, attraverso azioni civili, o
addirittura penali, riferite all'operatività da loro prestata in
questo periodo eccezionale".
Nella mozione, sottoscritta dall'intero gruppo, i consiglieri
spiegano come vi sia "la necessità di porre in essere dei
provvedimenti che scongiurino il realizzarsi di tale ipotesi.
Auspichiamo che anche la Regione si faccia portavoce di quella
che è una forte preoccupazione manifestata dagli stessi
operatori".
ACON/COM/db-fc