Fase 2: ok V Comm a ddl 90, subito 39 mln euro per sistema Fvg
(ACON) Trieste, 7 mag - Otto milioni ai Comuni del Friuli
Venezia Giulia per ristorare il minor gettito conseguente alla
riduzione o esenzione della Tari per le utenze non domestiche;
tre milioni, invece, per fare fronte alle minori entrate
conseguenti alla riduzione della Tosap o del Cosap. Altri 28
milioni per il sostegno alle attività produttive previsto dalla
legge regionale 3/2020 "Prime misure urgenti per far fronte
all'emergenza epidemiologica da Covid-19".
La V Commissione consiliare presieduta da Diego Bernardis (Lega)
ha approvato a maggioranza (sì compatto del Centrodestra; no di
M5S e Open-Sinistra FVG; astensione di Pd, Cittadini e Patto per
l'autonomia) il disegno di legge 90 in materia di autonomie
locali, funzione pubblica, lavoro e formazione presentato
dall'assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo
Roberti. Relatori per l'Aula saranno Lorenzo Tosolini (Lega),
Claudio Giacomelli (FdI) e Mauro Di Bert (ProgettoFVG/Ar) di
maggioranza, Francesco Russo (Pd), Mauro Capozzella (M5S) e Furio
Honsell (OpenFVG) di minoranza.
"L'obiettivo non è reperire risorse nuove per finanziare la norma
- ha spiegato da subito Roberti ai consiglieri di opposizione, in
quanto affermavano si stesse esaminando una legge di variazione
di bilancio a tutti gli effetti - ma fare in modo che quelle già
assegnate vengano spese dai Comuni, per un'opera o per un'altra
non importa, l'importante è far girare i soldi sul territorio. In
ogni caso, non pregiudichiamo all'ente locale la futura
realizzazione di quell'intervento per il quale continui a
manifestare interesse".
Ecco, allora, proroghe di termini volte a dilazionare alcune
scadenze che altrimenti non sarebbero rispettate, tanto nel
processo per il superamento delle Unioni territoriali
intercomunali (Uti), quanto nel procedimento per la nomina dei
componenti degli organi di revisione dei Comuni e delle Uti per
le quali, in particolare, è prevista la proroga degli incarichi
di revisione economico-finanziaria per il completamento delle
attività connesse al loro scioglimento o trasformazione.
A questo proposito, Roberti ha esplicitato che si attribuiscono
le quote della società in liquidazione Stu Mako al Comune di
Cordenons; si ripartisce la partecipazione dell'Uti del Noncello
in Pordenone Fiere (precedentemente delle ex Province di
Pordenone e Udine) in parti uguali tra tutti i Comuni dell'area
territoriale dell'Uti con l'aggiunta del Comune di Fontanafredda;
si attribuiscono le quote di partecipazione dell'Uti Giuliana e
dell'Unione Collio-Alto Isonzo nel GAL Carso ai Comuni soci della
medesima società in parti uguali; si attribuiscono al Comune di
Trieste le partecipazioni dell'Uti Giuliana nell'Azienda pubblica
di servizi alla persona Pro Senectute e nell'Azienda pubblica di
servizi alla persona Rittmeyer per ciechi.
Il disegno di legge conferma, inoltre, i contributi pluriennali
agli enti locali a copertura delle rate di ammortamento;
introduce disposizioni in materia di funzione pubblica collegate
alla legge regionale 21/2019 "Esercizio coordinato di funzioni e
servizi tra gli enti locali del Friuli Venezia Giulia e
istituzione degli enti di decentramento regionale" e volte a
superare difficoltà nell'individuazione dei componenti delle
delegazioni trattanti pubbliche di comparto; infine reca
disposizioni in materia di lavoro e formazione.
Ma sono stati soprattutto due emendamenti per previsioni nuove, a
sollevare il dibattito dei consiglieri, a cominciare da quello in
cui si afferma che i Comuni che, per il 2020, deliberano
riduzioni o esenzioni della tassa sui rifiuti (Tari) o della
tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (Tosap) o del
canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (Cosap),
possono disporre la copertura del relativo minor gettito o minore
entrata anche ricorrendo a risorse derivanti dall'avanzo
disponibile, nonché da trasferimenti regionali. Inoltre, la
Regione concorre a sostenere tali Comuni con un parziale ristoro
delle minori entrate attraverso un Fondo speciale in cui sono
allocati 11 milioni, ovvero 8 per il ristoro della Tari e 3 per
quello di Tosap e Cosap.
"Il meccanismo - ha spiegato Roberti - consiste nel creare un
Fondo attraverso il quale la Regione determina un contributo
massimo per ogni Comune. In base alle riduzioni/esenzioni reali
che ogni Comune determinerà, le risorse saranno assegnate in
misura pari alla metà delle mancate entrate e, comunque, nei
limiti della somma massima prestabilita. Di fatto, attraverso
questo strumento potrebbero essere previste riduzioni ed
esenzioni complessive, nel sistema comunale del FVG, di 22
milioni di euro".
Il sostegno al settore economico deve competere a Regione e
Stato, non ai Comuni o significherebbe metterli in difficoltà, ha
però affermato per primo Franco Iacop (Pd), mentre il collega di
partito, Russo, ha parlato di "ricatto" in quanto si tratta di
risorse che i Comuni avrebbero potuto utilizzare in modo autonomo
e, inoltre, devono poter scegliere da soli chi aiutare. Un
concetto, questo, espresso anche da Gianpaolo Bidoli (Patto), da
Tiziano Centis (Citt) e da Capozzella, per il quale ai Comuni
viene chiesto un sacrificio per ristrutturare il bilancio della
Regione. E che "la legge non deve essere opaca, ma va scritto
chiaro che si tratta di un'astuzia contabile del momento e poi i
soldi saranno restituiti a luglio" lo ha aggiunto Honsell,
contrario al metodo di intervento.
Per l'aiuto alle attività produttive inserito nella Lr 3/2020,
invece, come già accennato si interviene con un altro emendamento
in cui si prevedono 28 milioni per il 2020.
"Sono soldi presi a prestito - ha detto ancora l'assessore - da
capitoli per spese che, al momento, non servono e non ha senso
tenerli fermi".
Se i consiglieri delle Opposizioni si sono detti confusi sulle
cifre, esprimendosi in termini di mancanza di un reale sostegno
tanto al reddito quanto al lavoro, "a parte l'agevolazione per
gli affitti commerciali che, però, rimane vaga nella sostanza" ha
detto Capozzella, Giacomelli ha affermato che il disegno di legge
non esprime una scelta su "cosa tagliare perché non si taglia
nulla, ma non solo si rimettono in gioco somme che altrimenti
andrebbero sprecate perché non utilizzabili entro luglio, ma
verranno poi restituite. Saranno i Comuni a tarare gli interventi
stabilendo le realtà che più ne hanno bisogno".
"Infatti si dà maggiore flessibilità a risorse già vincolate e
che oggi svincoliamo - gli ha fatto eco Roberti -. Tutti i Comuni
del FVG, a parte un paio, hanno la capacità finanziaria di
coprire lo sforzo richiesto. Anzi, evidenziamo che sono proprio
quelli piccoli ad avere maggiore avanzo di bilancio. Poiché la
Regione mette i finanziamenti, è logico che mantenga su di sé un
ruolo di indirizzo. Spesso - ha concluso l'assessore alle
Autonomie locali - sono somme bloccate per interventi che non
interessano più; la Regione se le riprende e intanto saranno
destinate per altro".
ACON/RCM-fc